Arturo Capone è davvero vulcanico, chi lo conosce e ci ha a che fare lo sa. Non si ferma davanti a nulla. Si è fermato obtorto collo davanti alla pandemia, questo sì, com’era giusto che fosse; ma il lungo stop ce lo ha fatto ritrovare carico come sempre, appassionato come sempre, con i gusti e gli amori di sempre. Al momento la magica esperienza di Palazzo Lepri è messa in pausa – non ci sarebbero le condizioni logistiche, sempre per i limiti da Covid – ma lui ha fatto esattamente quello che dovrebbero fare in tanti: ovvero, reinventarsi ed adattarsi con gusto e fantasia. Della sua avventura estiva avevamo già parlato; ma figuriamoci se ci lasciava senza delizie anche in questa fase invernale.
Il concept è sempre quello della “qualità a trecentosessanta gradi”, con la formula della cena e poi del ballo, in un luogo tra l’altro storico come il ristorante Bellavista di Chieti. E se già adesso segnaliamo che senza tema di smentita uno dei migliori capodanni d’Italia in quanto a spessore di deejaying e creatività quest’anno sarà da lui, con il meraviglioso Vladimir Ivkovic ai piatti, è assolutamente necessario spendere qualche parola su cosa avverrà sabato questo, il 27 novembre.
Per chi non lo sapesse, A Love From Outer Space è la piccola oasi privata che Andrew Weatherall e Sean Johnston avevano creato per sé e per le persone più “like-minded”. Un concept dove consumare clubbing rilassato, cosmico, lontano dalle mode e dagli hype, con una dimensione di famiglia (qui anche la “piazza” virtuale) e non da mega-evento. AFOS aveva proprio trovato negli eventi di Arturo una “casa” italiana prediletta, cementando una amicizia che non era solo a base di contratti e booking fee, tutt’altro; eventualmente l’unica forma di corruzione materiale è stata la gastronomia abruzzese (se seguite Capone su Facebook, sapete che le sue foto “nutrizionali” sono leggenda).
Il vuoto che lasciato Weatherall, uno dei più incredibili e geniali gentiluomini abbia mai attraversato il pianeta della club culture e della musica in generale, è immenso. Ma proprio per colmare questo vuoto di gioia e di voglia di stare bene – “Sail we must!” – la tradizione di A Love From Outer Space che viene a visitare l’Abruzzo non si interrompe. Qui trovate tutte le informazioni. Quello che non trovato, è il feel assolutamente unico che si ricrea in questa serate, che sono davvero “lontani dal logorìo del clubbing moderno“, tanto per fare una citazione doverosamente vintage e parafrasare il Cynar. I posti sono limitatissimi (qui la prevendita on line), nel momento in cui scriviamo non è nemmeno detto che ce ne siano ancora, l’evento merita in caso un viaggio. Non una veglia funebre, non una serata di reduci mugugnanti che si lamentano di quanto ora i tempi siano pessimi e commercializzati (Andrew non l’ha mai fatto!), ma una celebrazione dello spirito più alto e al tempo stesso più rilassato del clubbing. Non troverete A Love From Outer Space nei grandi annunci, nei grandi festival, fra i grandi nomi: lo troverete nel cuore di uno zoccolo duro, durissimo di appassionati. Entrate a farne parte, per una sera o per una vita. Ne varrà la pena.