Ci avevamo creduto, in Young Signorino. Se seguite queste pagine da un po’ sapete che avevamo speso epiteti forti, causando anche un po’ d…
Che “Persona” è: dove Marracash fa veramente la differenza
Era il disco più atteso di quest’anno e finalmente è uscito: dopo quattro anni dall’ultimo disco solista e a tre dal joint project con Gue Pequeno “Sa…
I Chemical Brothers non riscrivono la geografia: ma è un male?
I Chemical Brothers di “geography”, nel mondo della musica elettronica, ne hanno sempre avuta pochissima: come sarebbe possibile inquadrar…
Dove gli occhi non arrivano: lo scontro tra Rkomi e il pop
Ascoltare “Dove gli occhi non arrivano” per qualsiasi fan di Rkomi è un’esperienza quantomeno strana. Nessun ascoltatore di rap italiano si sarebbe ma…
Apparat con “LP5” ha lavorato a lungo, ha lavorato a fondo
Non è stato un processo semplice, arrivare ad “LP5”. Lo dice la cronologia stessa: era da “The Devil’s Walk”, anno 2011, che non c’erano suoi album so…
James Blake è bravo (perché la musica di oggi è un po’ moscia)
Non se lo meriterebbe, Blake; non se lo meriterebbe, perché comunque di tutti i personaggi che si aggirano per il mainstream è comunque uno dei più fr…
Semplicemente Earl
Prima della consacrazione di Kendrick Lamar come il più grande liricista vivente, un altro rapper sembrava dover ereditare quel titolo: Earl Sweatshir…
“Playlist”: la summa del percorso di Salmo
“Playlist” era uno dei dischi più attesi di quest’anno. C’è poco da fare, Salmo è una super star del rap italiano, e qualunque suo progett…
È tempo della “Powerhouse” di Planningtorock
Per quanto se ne fosse parlato parecchio sin dai tempi di “W”, del 2011, il successo era arrivato soprattutto con il precedente “All Love’s Legal”, de…
“No Tourists” dei Prodigy: o muori da eroe, o vivi abbastanza a lungo da diventare Vasco Rossi
Dopo un periodo di silenzio piuttosto lungo, sembra che i Prodigy siano tornati prolifici più che mai, col terzo album in sei anni, ma siamo sicuri ch…