Puoi fare le cose essenzialmente per guadagnarci, e pensi a massimizzare il profitto; e poi puoi fare le cose per passione, perché ti piace il bello, il rischio, la scoperta, perché ti piace l’idea di dare qualcosa di forte alla tua comunità – soprattutto se è una comunità fuori dai soliti giri di grandi eventi, di serate di peso, di club consolidati, di movida metropolitana. Outer Festival sta di sicuro nel secondo gruppone. Però ha delle particolarità: perché la zona tra Reggio, Modena e Bologna ha una tradizione eccezionale, perculiare, la seconda metà degli anni ’90 è stata una “onda lunga” durata fino all’inizio del nuovo millennio che aveva l’epicentro nel Link di Bologna e nel Maffia di Reggio Emilia, ma anche ciò che ci stava geograficamente in mezzo “respirava” faccende notevoli, grazie a dj radiofonici come Soneek Max, locali come Vibra e More (e il Vox dei bei tempi, quello che faceva i live di Portishead, Massive Attack, Roni Size, Gallano, Bran Van 3000), realtà come i Negroni Taste Department. O anche Feste dell’Unità, tipo quella di Carpi che faceva i Lamb, tanto per capirci, mentre oggi cara grazia se c’è qualche ex divetto da talent o Mannarino. L’esperienza strepitosa di Node Festival, in questi ultimi anni, è parsa più una eccezione virtuosa che il ripartire di una regola.
Quindi ecco, parliamo in ogni caso di zone che hanno una tradizione. Tradizione che si è un po’ sopita (perché va così, perché passa il tempo, perché la gente se ne va, perché cambiano le mode e restano solo i veri appassionati che son sempre pochi, per mille motivi…) ma che realtà come il progetto speciale Mediterranea e ora Outer Festival riportano in auge, con tutte le coordinate giuste: visione attenta al presente e rivolta al futuro, grande gusto nelle scelte, attenzione a non cadere in scelte facili e commerciali, respiro “umano”. Onore al merito, quindi. Davvero tanto onore al merito.
Quest’anno poi Outer Festival, rispetto alle passate edizioni, fa ancora un passo in avanti, la line up della giornata del 28 settembre parla da sé: Donato Dozzy (uno che seleziona attentamente le date in cui suonare), Not Waving, Imaginary Part, nella atipica cornice della Chiesa Santi Filippo e Giacomo, a Panzano di Castelfranco Emilia. Tanta roba. Ma in realtà tanta roba vi aspetta anche sette giorni prima, il 21 settembre, fra le comode mura del Teatro Dadà di Castelfranco Emilia, col set del georgiano Gacha Bakradze, al debutto assoluto in Italia, artista di orbita R&S ed esponente di una scena che fin dai tempi di Tusia Beridze / TBA seguiamo ed amiamo, e col progetto “Night Movie” del sempre bravissimo Billy Bogus (leggetevi assolutamente questa intervista), un viaggio tra cinematicità, ambient e psichedelia accompagnato anche dal sax di Luca Cacciatore e dagli ispiratissimi visuals di Cinzia Ascari. Che poi, Billy Bogus era back in the days una delle forze trainanti dei già citati Negroni Taste Department: non è un caso, segno che davvero ci sono fili forti che resistono. Tutte le info su Outer le trovate qui, l’ingresso è gratuito, l’offerta artistica è sopraffina. Volete altro? Per invogliarvi ancora di più, ecco il teaser di “Night Movie”.