Roy Gilles
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Roy Gilles, born and raised in Italy, near Florence, with a strong interest in music, so he decided to approach her passion and started playing at age 17, fascinated by the world of night the music club. In 2001 the first real warm upper console as resident in one of the most renowned club in the Italian underground scene, which made the history of house music. His music can be defined as an infectious groove, a sound that combines dark rhythm, melody, percussion and sounds that rediscover the roots of old school house music. These are maybe the best words to describe Roy, young musician of worldwide's underground music scene. It's the tale of a child full of dreams, a tale about his love for drums grew up til today, becoming a true complete symbiosis with only kind of music. Today his music is appreciated and supported by the biggest professionists and lovers of the international underground scene; a clear sign that the role of this musician in the future's global panorama will be as an absolute protagonist.

Amir Alexander “Outersider Music EP”

Voglio essere sincero, quando mi è stato proposto di argomentare su questo EP, ero scettico, ed è per questo che ho deciso di farlo, per vincere questo mio limite iniziale e non me ne sono affatto pentito. Deep Vibes Recordings,…

Cuthead “Brother EP”

Dopo la prima recensione da me scritta nel maggio scorso, sulle note del Various numero quattro del catalogo Uncanny Valley, voglio tornare nuovamente a parlare dell’ormai affermata label di Dresda, stavolta con un EP singolo. Il capitolo numero sette ha…

Portable “Into Infinity”

Quando mi viene chiesto di parlare di musica (e non solo), non mi faccio mai influenzare dalle mode del momento e allo stesso tempo non seguo un filo logico nelle mie review, lo faccio e basta. Partiamo da un punto…

“Back On Track” Nicholas: Nu Groove

Allarghiamo un po’ gli orizzonti musicali e per una volta diamo ascolto a ciò che ci trasmette quello che sentiamo, abbandonando i nostri limiti in materia e quello che ci impone il clubbing italiano. Sì perché questa review non voglio…

Manik “Armies Of The Night”

Voglio iniziare questa review con una citazione: “God save the queen”. Non inteso come inno nazionale del Regno Unito e neppure per rievocare i Sex Pistols, ma per ringraziare il “Queens”, mitico distretto di New York dove è cresciuto l’artista…

Rio Padice “Woodland EP”

Ci sono musicisti che per noi impersonano quasi un modello artistico da seguire ed ogni qual volta vediamo apparire il loro nome su di una traccia o una release, siamo sicuri che appena ascolteremo il loro lavoro, chiuderemo gli occhi…

V.A. “Uncanny Valley 004”

Premetto che questa oltre che una recensione è quasi un inno di lode ad una delle etichette che mi stanno appassionando di più negli ultimi mesi. Sicuramente in pochi di voi conosceranno  questa label giunta alla sua quarta release nel…

Sailor Mood “Jareth Balls EP”

Oramai siamo tutti d’accordo su questo: ascoltare i promo è come innescare bombe ad orologeria, capaci di far esplodere letteralmente la nostra attenzione oppure disinnescarsi automaticamente con l’ennesima cilecca. In questo caso l’EP che voglio illustrarvi è risultato una piacevole…