Questa intervista è un romanzo. Lo è per lunghezza. Lo è per struttura narrativa. Lo è per come, partendo da fatti puramente biografici (e quindi narrativi), permette di allargare via via l’obiettivo …
Alva Noto, Byetone: nel cuore della Raster-Noton
Prendi un posto di una bellezza maestosa, l’Accademia Tedesca a Roma, negli spazi di Villa Massimo. Prendi una delle label più rispettate in assoluto al mondo nel campo dell’elettronica/techno più “ar…
“Etna. A portrait”. Il nuovo progetto di Murcof, e di Manu Ros, raccontato da lui stesso
[tabgroup layout=”horizontal”] [tab title=”Italiano”]Life Observing Life sono Murcof e Manu Ros: i due insieme esplorano le tante possibili combinazioni tra musica, immagini e …
Il coraggio dell’onestà e del dire di no: intervista con Niccolò Contessa (I Cani)
I Cani sono stati una delle inaspettate e sorprendenti storie di successe nel mondo della musica indipendente italiana: non parliamo di stadi e cifre enormi, assolutamente, ma in un contesto dove ogni…
AD Bourke: il funk degli anni ’80, il Pigneto e la Stella Artois
AD Bourke è un ragazzo metà romano e metà londinese con un’esperienza musicale importantissima: il Rialto e la 24 Carat prima, la RBMA del 2010, una presenza al Dissonanze e al Sonar in mezzo, una man…
Quel pomeriggio in macchina con Hawtin, grazie Giorgio.
“L’importante è ricordarsi sempre che tanto qualunque cosa ci si inventi o si provi a fare, lui l’ha fatto, o anche solo pensato, prima di tutti.“ Questa è una delle frasi più …
Ciò che resta
Poco più di un anno fa, le pagine di Soundwall restavano oscurate per un giorno, in segno di lutto. Un anno passa in fretta: la vita continua, l’urgenza di vedere, conoscere, sopravvivere, scopr…
Bangface Weekender, maneggiare con cura
Forse voi non dovreste leggere queste righe. E noi non dovremmo scriverle. Forse sarebbe meglio un rigoroso silenzio, affidarsi solo al passaparola sotterraneo – sperando per giunta che quest’ul…
Soundwall Podcast #99: Gabriel Ananda
Da uno che è passato dai Nirvana alla techno, non ci si può che aspettare un pezzo come “Doppelwhipper”, tra i più belli e malati del filone minimal. Stiamo ovviamente parlando di Gabriel …
“Ame: Live”
Ho inziato una dozzina di volte questa frase e, nonostante i ripetuti tentativi, non so ancora se sono partito col piede giusto. Eh sì, Frank Wiedemann e Kristian Beyer hanno detto tanto e tanto ancor…