In barba alla scaramanzia, ecco che questo venerdì Suoni & Battiti è felice di presentarvi diciassette EP. Si tratta di lavori tra i più validi usciti e in uscita in queste settimane, musica dai connotati più disparati che ci permette di spaziare tra le sonorità che amiamo con una varietà e una leggerezza che mai, con ogni probabilità, avevamo potuto vantare fin qui. Così esce fuori una puntata ricca, anzi ricchissima, all’interno della quale si alternano i remix di Claudio PRC e Donato Dozzy per Semantica e quello di Mano Le Tough per i Vermont, il nuovo Dial di Roman Flügel e i FJAAK; l’EP che segna il ritorno di Steve O’Sullivan, la triplice quinta uscita per Mistress e il venticinquesimo Hemlock. E poi ancora i Polar Inertia, Eduardo De La Calle e Paula Temple che danno il loro tocco a, rispettivamente, Synthek & Audiolouis, al basco e El_Txef_A e a Fink; la ristampa di uno dei primi EP di Konstantin Sibold, l’ultimo di Perseus Traxx e un various made in Detroit da brividi.
Mettetevi comodi, insomma: oggi Suoni & Battiti ha fatto il pieno.
[title subtitle=”V.A. – Mistress 05 (Mistress)”][/title]
La bionda, la bruna e la roscia: ecco le mistress di Zak Khutoretsky per questo triplo gustosissimo pronto all’uscita sulla sua label dall’orientamento “meno techno”, per utilizzare un eufemismo. DVS1 ci consegna dodici lavori, quattro per ciascun 12”, che oltre a contraddistinguersi per l’ormai notoria tensione che caratterizza la sua selezione musicale, sia che si tratti di scelte discografiche che di selezioni per i suoi dj set, rappresentano una chiara apertura verso una dozzina di artisti dalle fortune discografiche (fin qui) ancora prive di grossissime soddisfazioni. “Mistress 05”, quindi, fa un po’ da manifesto e un po’ da raccoglitore, vivendo in modo impeccabile questa ambivalenza: caricati a bordo nomi più o meno noti (tra i più celebri figurano ASOK e Juxta Position) viene cavalcato il credo dell’artista di Minneapolis, ultimamente sempre più aperto ai territori più caldi e profondi. Con le varie “Thesdub”, “Worl Domination”, “Cutting”, “Incursion” e “Xenix” ci si spettina solo a tratti, è vero, ma questo tridente ha tutte le carte in regola per finire nelle vostre borse. E restarci.
[title subtitle=”Abdulla Rashim & Axel Hallqvist – Sorunda Remixed (Semantica)”][/title]
C’è un bel pezzo dell’Italia che piace in questo nuovo EP di remix in uscita su Semantica. Si tratta di Donato Dozzy e Claudio PRC che, con i loro rispettivi stili, marcano la loro impronta su un vecchio lavoro di Abdulla Rashim e Axel Hallqvist, regalando agli appassionati due remix di altissimo livello. Son meglio le basse frequenze liquide del romano o la tensione feroce del sardo? È dura prendere una posizione netta e fare una scelta, fortuna ha voluto che Semantica ce le abbia servite entrambe in un sol colpo.
[title subtitle=”Roman Flügel – Sliced Africa (Dial Records)”][/title]
Happines is happening per davvero, questa volta! A pochi mesi di distanza dall’uscita del suo secondo album su Dial, Roman Flügel è pronto a rilasciare sulla label di Amburgo il suo nuovo EP, “Sliced Africa”. Dopo aver spadroneggiato in lungo e in largo, tra classifiche e podcast (non ultimo Jackmaster per Xlr8r), l’arpeggio 8-bit più ricercato delle ultime settimane è pronto a soddisfare la vostra voglia di fare festa senza troppi fronzoli. Se è vero – perché è vero – che non si tratta dell’uscita più cervellotica del buon Roman e della release più “intellettuale” di Dial (non dovete comunque sottovalutare “Black Towers” sul lato A), è altrettanto certo i sei minuti e mezzo di “Sliced Africa” hanno il raro potere di farvi svoltare la serata e guadagnare la pagnotta senza troppa fatica.
[title subtitle=”FJAAK – Oben / Unten (50Weapons)”][/title]
Il giovane terzetto berlinese che risponde al nome di FJAAK è la nuova scommessa dei Modeselktor che, dopo averceli presentati nel 2014 con due EP (“Don’t Leave Me / Plan A” e “Attack / The Wind”), ospita ancora due loro lavori su 50Weapons. Si tratta di “Oben” e (soprattutto) “Unten”: quest’ultima è, con il suo kick veloce e il suo chord tremolante, un disco da pista che non ha nulla da invidiare ai lavori migliori di Benjamin Demage e Bambounou e che conferma, ancora una volta, come Gernot Bronsert e Sebastian Szary c’abbiano visto lungo.
[title subtitle=”Steve O’Sullivan – Interchangeable Patterns Part.1 (Sushitech Records)”][/title]
Dopo esser stato “rispolverato” lo scorso anno da Sushitec con una serie imperdibile di ristampe, Steve O’Sullivan torna sugli scudi producendo un EP di inediti a quasi dieci anni dalla sua ultima release. Già questo dovrebbe bastarvi per convincervi di quanto le due parti di “Interchangeable Patterns Part.1” meritino (almeno) un ascolto, ma se a questo aggiungete che “Untiled_1” e “Untitled_3” sono due tracce che non hanno niente da invidiare ai vecchi lavori del britannico, allora ogni possibile resistenza è vinta in partenza.
https://soundcloud.com/sushitech/sets/steve-osullivan-interchangeable-patterns-part1
[title subtitle=”Synthek & Audiolouis – Unwise Remix Series #1 (Natch Records)”][/title]
Torbido, denso e avvolgente; coinvolgente, elettrizzante e trascinante. Il remix dei Polar Intertia di “Unwise” di Synthek e Audiolouis è semplicemente una perla, una delle cose più belle uscite nelle ultime settimane.
[title subtitle=”El_Txef_A – We Walked Home Together – Remix Pack I (Forbidden Colours)”][/title]
Uscirà tra non più di tre settimane il primo maxi-pacchetto di remix di “We Walked Home Together”, l’album pubblicato lo scorso Maggio su Fiakun a portare la firma del basco Aitor Etxebarria. L’indie-pop elettronico delle versioni originali di “Claim Of Planet Earth”, “Every Day Is Blue Monday” e “The Love We Lost” trovano nuova linfa, grazie alle interessanti reinterpretazioni di Eduardo De La Calle, Deep’a & Biri, Lake People, Andres Aguirre e di The Black Madonna. A fare centro sono, in particolare, il duo israeliano e il boss madrileno di Analog Solutions: da un lato il dolce connubio tra il groove profondissimo e i pad dilatati del remix dei due giovani di Tel Aviv, dall’altro il tiro isterico della versione di De La Calle danno a “We Walked Home Together – Remix Pack I” due ragioni per essere acquistato impossibili da ignorare.
[title subtitle=”Vermont – The Other Versions (Kompakt)”][/title]
Quello di Mano Le Tough per “Übersprung”, del duo Vermont, è un signor remix. Vuoi perché la materia prima presentava tutte le caratteristiche affinché il suo compito fosse il più possibile agevolato, vuoi perché i nomi di Motor City Drum Ensemble e Marcus Worgull esigono un impegno al di sopra dei normali sforzi, ma tant’è: se “The Other Versions” è un EP validissimo, è perché quello dell’irlandese è un lavoro capace di farsi preferire anche a “Can’t Do Without You” (e al suo successo). Sembra un Innervisions, per farla breve, di quelli che venivano pubblicati quando la label di Dixon e soci non sbaglia mai un’uscita e si apprestava a diventare una delle etichette di riferimento dell’intera scena house.
[title subtitle=”V.A. – Finale Underground Vol.2 – Detroit Visionaries EP (Finale Sessions)”][/title]
Various massiccio e tosto come la Detroit più ingrugnita sa essere: Keith Worthy, Kai Alce e i sublimi Patrice Scott e Luke Hess danno vita ad un EP indistruttibile e incorruttibile, un EP che potreste aver scovato nella collezione di vostro padre, oppure comprare eccitati tra dieci anni nel vostro negozio di fiducia. Questa roba non si piega a mode e a tred estemporanei, questa è roba che nasce classica e tale resta.
[title subtitle=”Evan Baggs – Not A Story EP (Cabaret Recordings)”][/title]
Questo è uno di quei dischi talmente aridi da ottenere la sua fortuna nel suo essere pressoché ridotto all’osso. Non è un Perlon, per carità, ma la label di So Inagawa ha dimostrato di essere un contenitore di buonissime uscite, “Not A Story EP” compreso.
[title subtitle=”Fink – Pilgrim (Ninja Tune)”][/title]
Tra le cose assolutamente da non mancare tra quelle che stanno uscendo in questi primi mesi di 2015 c’è, senza ombra di dubbio, il remix di Paula Temple di “Pilgrim” di Fink. L’insistente linea percussiva e le tinte scure dei noise scelti dalla produttrice inglese stendono un velo di pessimismo e decadenza sulla versione originale del cantautore di Brighton, trasformando la grinta di “Pilgrim” in sinistra rassegnazione.
[title subtitle=”Perseus Traxx – Harmony Of Elements EP (Photic Fields)”][/title]
“Harmony Of Elements EP”, la nuova release in uscita su Photic Fields firmata da Perseus Traxx, è un disco dal sapore rigorosamente analogico. L’house music dai richiami disco del britannico Nigel Rogers (che per l’occasione può avvalersi del talento di ASOK per il remix di “Grey Skies), è ancora una volta un chiaro invito a mollare qualsiasi cosa vi stia distraendo e a lasciarsi trascinare al centro del dancefloor. Musica da ballo con dei sentimenti, un disco che “resta”.
[title subtitle=”Mystic Jungle – Terror From The Deep (Early Sounds Recordings)”][/title]
La nuova fatica prodotta da Early Sounds è firmata da Mystic Jungle, l’owner di Periodica Records già intercettato lo scorso anno dalla rotta segnata dall’etichetta di Rio Padice, Massimo Di Lena e Leskin. Se siete amanti del suono eterogeneo della label partenopea, non lasciatevi sfuggire la sua ottava release: a tratti acid(jazz), “Terror From The Deep” cavalca l’house music e la esplora in molte delle sue molteplici declinazioni, fino alla cosmic.
[title subtitle=”Hodge – HEK025 (Hemlock Recordings)”][/title]
“HEK025” è il nuovo ed eccitante doppio vinile in uscita su Hemlock Recordings, la prestigiosa piattaforma di quell’Untold che nell’ultimo biennio ha saputo consegnarsi agli appassionati come uno dei talenti più validi dell’intera scena britannica. Le quattro tracce della release seguono alla lettera i dettami della label di Jack Dunning: beat articolati e frenetici, groove solidi e melodie di sicura presa sul dancefloor fanno di “Blood Moon” e “I Don’t Recognise You Lately” due tracce irresistibili, specie per chi non sa dire di no a questo suono un po’ techno, un po’ UK-bass e un po’ dubstep.
https://soundcloud.com/hemlockrecordings/hek025-hodge#t=3:52
[title subtitle=”Konstantin Sibold – Stuttgard EP (Snork)”][/title]
Ristampa di un peso specifico impressionante, questo “Stuttgard EP” firmato Kostantin Sibold; non tanto per il prestigio del nome, ma per lo spessore della musica prodotta da questo giovanotto tedesco che da qualche tempo sta pubblicando release di una bellezza spaventosa. Lo Snork in questione è di tre anni fa, sarebbe stato un peccato lasciarlo alla mercé dei suoi primi, avvedutissimi fan.
[title subtitle=”Tensal – Future Initiation Rituals (Ownlife)”][/title]
Scomposta ma elegante, fumosa ma lineare, “Ritual IV” è la classica traccia piazza a chiudere un EP che però recita il ruolo della protagonista indiscussa. Ne uscissero più spesso di tool così!
[title subtitle=”Joachim Holm & Alejandro Mosso – somos001 (SOMOS)”][/title]
Per inaugurare la sorellina di Mosso (la label), l’omonimo Alejandro si unisce al giovanissimo norvegese (appena ventenne) Joachim Holm. Il risultato dell’inattesa collaborazione sono due tracce che prendono in contropiede il trend musicale in essere, ancora decisamente scuro e duro, e che rimandano ai lavori più solari dell’argentino. Chi ancora vede la prova costume come un miraggio potrebbe erroneamente chiamarla musica frivola; a noi piace ascoltare “somos001” e pensare all’estate.