Una delle cose più gustose degli ultimi giorni – da osservatore del rap – è stata vedere l’opinione pubblica di appassionati, addetti ai lavori e non,…
L’archeologia della trap è Tricky
“Ci potevo anche arrivare prima”, mi sono detto, più volte. Massì: perché probabilmente anche prima era chiaro, lampante che Tricky e il filone attual…
La Riviera esiste ancora (e tornerà a regnare?)
Per chi ha una certa età, fa anche un po’ male al cuore una frase come “Ti ricordi quando la Riviera era il centro di tutto?”, da quanto è dannatament…
Quanto è onesta la direzione di Joseph Capriati
L’esperimento più banale del mondo ha dato vita al risultato che temevo, ma che speravo non ci fosse: digitando su Google “Capriati Metamorfosi Review…
“RTJ4”: ok, boomer? No, ma proprio no
Inizialmente la reazione era stata: ok, boomer. Ovvero: “E’ un disco bellissimo, splendido, pieno tanto di arte-per-arte quanto di contenuti incandesc…
I Subsonica, Lorenzo Senni, vecchi equivoci, nuovi limiti e la voglia di tornare per strada
C’è un equivoco che si trascina tra me e Max Casacci da, mmmmmh, giusto sedici anni. Da quando cioè mi fece sentire “Mentale Strumentale”. Oggi lo pot…
“Gang” di Headie One: ovvero come si fa un buon disco rap nel 2020
Alle volte i detti sono proprio veri e le notizie più belle arrivano dai posti più inaspettati; e a volte è altrettanto vero che dei buoni featuring p…
“Cenizas”: Nicolas Jaar ci guarda (e non ci assolve)
Una furia lenta, calma, precisa, distopica, che osserva il mondo e la sua attualissima e spregevole realtà, osservata in un’urna sferica fatta di cene…
La propria intimità, e i suoi demoni: “Salvador”, Sega Bodega
Che rumore fa un liquido versato in un calice pieno di ghiaccio? La percezione sensitiva è che Salvador Navarrete, in arte Sega Bodega, abbia saputo d…
In quali oceani sta nuotando Four Tet (e perché ci ricorda Villalobos)
In tempi in cui siamo tutti, per forza, tappati quasi sempre in casa (a parte poche eccezioni: e complimenti a quelle eccezioni, perché vuol dire che …