Ve lo dicevamo già l’altro giorno qui, non ci dispiace ribadire il concetto. O almeno, alcuni dei concetti. Milano può avere tutti i difetti del mondo (e li ha), la Design Week può creare tutti gli intasamenti del mondo (e li crea), ma la settimana che si sta vivendo ora all’ombra della Madonnina resta una di quelle importanti, per chiunque abbia a cuore cultura, innovazione e soprattutto un modo più dinamico – ma anche più profondo e consapevole – di vivere la contemporaneità urbana. Poi oh, se il vostro sogno è ritirarvi a coltivare barbabietole in un campo o vendere mojiti in un chiringuito non c’è assolutamente nulla di male, anzi; chiaro che in quel caso della Design Week, dell’innovazione, delle realtà produttive 2.0 non ve ne importa più di tanto. Giusto così.
Ma magari, anche se fate il lavoro meno “urbano” del mondo, vi importa e sempre importerà della cultura. No? Ad esempio della musica – ed è facile che sia così, se siete su queste pagine. Mentre spesso le realtà istituzionali ancora destinano fondi o alla musica classica (come fosse l’unica realtà nobile musicale in Italia) o a decotte star sanremesi famose per cinque minuti nel 1983, ma mentre qualche volta anche gli sponsor privati destinano ingenti risorse ad eventi che, insomma, se ne poteva fare anche a meno, è bello poter segnalare la ricchezza di proposte in chiave musicale di alcuni spazi/situazioni allestiti per questa Design Week. Una ricchezza vera, non di facciata.
Perché la ricchezza vera non è invitare Guetta o Sinclar – di quello sono capaci tutti, se col portafogli pieno – ma esplorare i confini realmente interessanti e di frontiera. Lo spazio allestito da MINI in Via Bergognone 26 dal 14 al 19 aprile, “MINI URBAN PERSPECTIVES”, ve lo consigliamo di cuore. Sì, ci sono vari oggetti di design sostenibile, ci sono sneakers particolari, quelle cose che fanno tanto Design Week dura-e-pura, ma c’è anche e soprattutto una line up musicale che stilla competenza.
La punta di diamante è sicuramente Gianluca Petrella: uno dei più grandi trombonisti jazz al mondo, ma anche un convinto e coraggiosissimo esploratore di frontiere sonore, spesso e volentieri in chiave elettronica. La sua recente release, “103 EP”, per la label collegata ai nostri amici di Electronique.it ne è un esempio splendido, ed è proprio questo materiale sonoro – più varie ed eventuali – che Petrella presenterà al Laboratorio Bergognone. Altra perla assoluta, Panoram: anche lui con un album appena uscito, “Background Story”, che è una delle più affascinanti esplorazioni del rapporto tra jazz, spinte cosmiche ed elettroniche degli ultimi, anche lui presente nello spazio pensato a voluto da MINI.
Ci sono anche dj set di vaglia: Dj Hendrix, molto “spaziale” anche lui nella sua (nu) disco, e la cricca Futureground rappresentata da Turbojazz e Daniele D’Andrea – chi bazzica Milano sa che loro sono garanzia di qualità e gusto, tra hip hop, house, soul del nuovo millennio e altre preziosità. Citazione d’obbligo poi anche per Primitive Art, col loro urticante tribalismo digitale, e per passEnger & xluve, gente dal gusto sopraffino in primis per la galassie più detrotiane che presentano per l’occasione un progetto speciale live con l’ausilio di Alberto Pastrone alla chitarra e Diego Grassedonio al sax.
Tutti insieme, tutti in pochi giorni. Un’infilata di act che ogni appassionato di musica non può che accogliere con felicità e soddisfazione: su questo dubbi zero. Già da sola potrebbe essere la programmazione mensile di un nostro “club ideale”. Poi oh, se andate in giro per Milano per la Design Week e i vari eventi seminati in città solo per raccattare birrette a gratis va bene lo stesso, eh, non siamo certo qua a condannarvi. Anzi, lo facciamo anche noi. Ma oltre alle birrette c’è molto altro: è importante coglierlo, segnalarlo, viverlo.