Altro che “surprise”, come dice Pitchfork. Son mesi che sapevamo dell’album di Diplo e Skrillex aka Jack Ü in uscita a fine febbraio per la Mad Decent dello stesso Diplo, e il fatto che la voce sia girata attraverso web rumours e non via comunicati ufficiali rispettava semplicemente il metodo dell’understatement già efficace per l’ultimo disco di Skrillex. Ora l’album è interamente disponibile in streaming, lo potete sentire qui sopra, e anche dal punto di vista sonoro le sorprese sono poche: tra i due l’equilibrio che si è venuto a creare fa sì che Skrillex sia quello che lascia l’impronta maggiore in termini stilistici (nel complesso il disco suona sorprendentemente affine a “Recess“), mentre Diplo è quello che raffina i dettagli e aggiunge i propri elementi di instabilità.
Risultato finale? Il superamento dello stereotipo. I due personaggi hanno capito bene il rischio di restare aderenti a schemi troppo riconoscibili, come negli ultimi anni sono diventati il brostep e la trap, e puntano ad una forma di crossover per la quale difficilmente ne ottieni una sensazione a pelle, positiva o negativa che sia. Senti quantomeno di doverla assimilare, e già da solo questo significa che il suono è più robusto e ragiona meno per pattern noti. Effetto collaterale? Beh, non sarà un disco mainstream, ovviamente. Come non lo è stato “Recess”. Nonostante la presenza di nomi tipo AlunaGeorge, Kiesza, 2 Chainz, Missy Elliott al remix e persino Justin Bieber, nessun pezzo sfonderà nel puro mainstream. Se tutto va come previsto, il miglior risultato ottenibile è eguagliare lo status di “Free The Universe” dei Major Lazer, ossia sound popular ma fatto con intelligenza e capacità di spostare l’ago su suoni meno noti al grande pubblico. Che da un act da radio è la cosa migliore che ci si possa aspettare. Bravi ragazzi.