Parlare di Chicago in termini di etichette discografiche non è qualcosa che si possa risolvere in poche righe, vista la cultura e la storia locale, me se dovessimo ipoteticamente indicare una delle label più importanti, be’ la Dance Mania Records sarebbe una delle più papabili. Artisti come Parris Mitchel, Wax Master, Dj Funk, Duane & Co, erano soltanto la punta di diamante di un sottoterra culturale e musicali all’avanguardia e brani come “House Nations”, “Frequency Vocals”, sono classici della musica house. Tra il 1986 e il 1997 è stata l’etichetta di riferimento per la scena house statunitense, è giusto dunque onorarla e ricordarla (come fecero ai tempi i Daft Punk nel brano “Teachers“). Evidentemente, non siamo gli unici a pensarla così, visto il mini documentario realizzato da quelli della Strut sul tema, il quale vede proprio uno dei suoi fondatori Ray Barney intervistato per l’occasione. Scopriamo dunque gustosi aneddoti, come ad esempio nascevano i testi di certe canzoni o come veniva scelto un artista piuttosto che un’altro. Peccato solo che duri davvero troppo poco.
Dance Mania Records, quando Chicago era la House Nation
