Marina Lepori
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Di matrice darkwave e con i quattro quarti nel cuore, si appassiona al rap a 12 anni traducendo Eminem con l’Oxford Dictionary. Ora fa shoegazing con le Jordan e la lavatrice ascoltando rime su sesso&soldi&droga. Crede nei beat pieni che scaldano l’anima e nel potere arguto degli incastri di parole. In Italia fluttua con la ciurma degli Uomini di Mare, versando Sangue alla ricerca di Cose Preziose. Il suo nickname è Messenere ma abbraccia i peluche all’Ikea; beve prosecco dal bicchiere della Nutella, legge manga e indossa calze di spugna. Se la ascolti al contrario puoi sentire un “No, non li ho mai contati i miei tatuaggi”

La propria intimità, e i suoi demoni: “Salvador”, Sega Bodega

Che rumore fa un liquido versato in un calice pieno di ghiaccio? La percezione sensitiva è che Salvador Navarrete, in arte Sega Bodega, abbia saputo dare una risposta incisiva alla questione nel suo primo LP, uscito per l’etichetta NUXXE (che…

Capire l’hip hop nel 2020 (la speranza è l’ultima a morire)

[…] Pochi scatti, poche foto nel cassetto Le mie felpe, i miei booze, il mio cazzo di berretto Già, il rap, i miei pantaloni larghi […] Hip hop 101: il rap italiano spiegato ad un estraneo in materia avrebbe probabilmente…