Arriva il primo LP anche per Manuel Anòs, in arte Psyk, che uscirà il 19 di Maggio per la label Mote Evolver capitanata, come ormai ben sappiamo, da un saggio Luke Slater. Non è la prima volta che Psyk fa da scudo alla frontiera Mote Evolver avendo già realizzato in passato un paio di EP “Distane” (2012) e “Arcade” (2013) che hanno indiscutibilmente lasciato la firma a penna non cancellabile dello stile di questo dj e produttore. Stiamo parlando di un accento sobriamente raw e palesemente deep, minimalismo mascherato con groove, il tutto condito da toni profondamente dark. Uno stile che si addice perfettamente a qualsiasi basement d’Europa ma che ha portato velocemente l’artista di casa Madrid ad esibirsi spesso e volentieri nei più chiacchierati club internazionali lasciando tra le fila performance d’impatto. Ora con il suo album di debutto “Time Foundation” Psyk promette “un livello di energia costantemente ai vertici, dove non ci sarà spazio per nessun downtempo”. Un progetto di dieci brani nati dalla volontà del loro creatore di mettere definitivamente in luce le sue piene potenzialità come produttore e destinati a richiamare ancora una volta le caratteristiche tipiche delle sue sonorità (con alcune tracce davvero “minimal” composte da non più di cinque elementi), unendo però a ciò una sperimentazione di nuove intensità e modalità. E’ il caso di “Five” che taglia a metà il progetto stesso portando alla luce lati nuovi del suono Pysk, una penombra di timbri distorti e bassi ovattati oppure “Nine” e “L3” rispettivamente penultima e ultima traccia segnata in playlist che invece richiamano quel tono scuro, incalzante e cupo della techno che tanto piace al produttore spagnolo. Diversità di suoni e dettagli interessanti fanno di “Time Foundation” un album che invita, alla fine, a riascoltare tutto di nuovo.
[accordion]
[item title=”TRACKLIST”]
01. Automatic
02. Myriad
03. Riot
04. Avadon
05. Five
06. Sihouette
07. Shift
08. Parade
09. Nine
10. L3
[/item]
[/accordion]