Le cose riuscite meglio, spesso e volentieri, non seguono una logica ben definita. È questa la convinzione di cui, siamo sinceri, il Suoni & Battiti di questa settimana si è approfittato: l’idea di presentarvi una manciata abbondante delle uscite techno (e affini), vista la pubblicazione dei validissimi e freschissimi EP firmati Marco Shuttle, Grienkho, CTRLS, Shlømo e Thomas Hessler (nel various-remix di Krill Music), è stata vinta dalla ferma certezza che fosse impossibile trascurare quanto di buono prodotto da Isolée, Lumieux, Jay Haze e Lawrence (che da una lezioncina a Recondite con un remix dei suoi) nelle ultime settimane.
Insomma, l’avrete capito, si tratta di un episodio eterogeneo e ricco di spunti che, non vi nascondiamo, consideriamo davvero interessanti.
[title subtitle=”Marco Shuttle – Sing Like A Bird (Eerie)”][/title]
Il groove percussivo, il clap ogni otto battute, la melodia orientaleggiante che sinuosa si muove tra le frequenze medie del disco e il canto sintetico e acido dell’uccello immaginato da Marco Shuttle: funziona tutto in questa reprise di “Sing Like A Bird”, un disco capace di trasmutare l’estetica dark/spacy della techno italica, quella di cui lo stesso Shuttle è un autorevole portavoce, in una dimensione meravigliosamente fisica, compatta e trascinante.
[title subtitle=”Various Artists – Krill Music Remix Series: Vol. 1 (Krill Music)”][/title]
La versione “Recharged” di “Photons” di Thomas Hessler, comparsa originariamente nel various “Habitat” del 2013, sempre su Krill Music, è la vera stella di questa neonata serie di remix. È tutto semplice, è tutto fatto bene e in modo lineare: il disco è un lampo nel cuore della notte, una cavalcata travolgente che travolge e stravolge la pista. Questa è la techno di cui, oggi più che mai, si sente il bisogno.
[title subtitle=”Grienkho – Path Of Exile EP (Pushmaster Discs)”][/title]
Il “drexciyano” Grienkho si presenta su Pushmaster Discs con un EP ruvido e compatto che, forte di una semplicità e un’immediatezza invidiabili, ha tutte le carte in regola per trovare spazio nelle borse dei dischi sia di chi ama proporre un suono ricercato, sia di dj che non vanno troppo per il sottile. Nella fattispecie il merito va attribuito a “Path Of Exile”, la title-track: il groove solido, frutto dell’amalgama di suoni ruvidi e spigolosi, sposa alla perfezione l’ammiccante campione vocale femminile e trasforma questo lavoro in uno dei nostri spacca-pista preferiti.
[title subtitle=”Shlømo – Avadon EP (Wolfskuil Limited)”][/title]
Al pari di Francois X e Antigone, quest’ultimo chiamato in causa proprio per remixare “Avadon (Part 1)”, Shlømo è considerato uno dei nomi più interessanti e di maggior talento dell’intera scena techno francese. L’owner di Taapion Records, gestita insieme a AWB e PVNV, dopo un paio di ottime release (su tutte “Rechaïn” per Bright Sound) approda su Wolfskuil Limited con una release decisamente consistente: se “Avadon (Part 2)” è un tool percussivo dove beat e pad atmosferici marciano in perfetto equilibrio, la nostra versione preferita è il volo dolcissimo rappresentato dal bel remix di Antigone.
[title subtitle=”Recondite – Limber / Undulate (Acid Test / Absurd Recordings)”][/title]
La cosa migliore, qui dentro, è il remix di Lawrence. Mr. Dial piazza sotto la “cantilena acid” che caratterizza “Undulate” una bassline decisa che da un po’ di spessore e un po’ di tiro al disco di Lorenz Brunner. Questo nuovo Acid Test è davvero paradigmatico: hype contro gusto nudo e crudo…a chi l’uno e a chi l’altro?
[title subtitle=”Lumieux – Kesau EP (Purple Inc)”][/title]
Batterie tipiche del sound “rumeno”, di cui Preda Razvan è una delle rising-star, poggiate su atmosfere che rievocano la techno scura e sinistra che oggigiorno va per la maggiore. Nonostante quest’ultima cominci a sapere di muffa, c’è da ammettere che l’idea di Lumieux ha il suo perché e “Kensau EP” merita decisamente un ascolto.
[title subtitle=”Kashawar – Nobody Jams EP (Project London Raw)”][/title]
Arriverà il giorno in cui tutta questa voglia di battute spezzate ci avrà stufato, è fisiologico; intanto, però, godiamocela e basta ché una bella spettinata al groove non può fare di certo male.
[title subtitle=”FJAAK – Gewerbe 15 / Rush (50Weapons)”][/title]
C’era stato detto che sarebbe stata fatta fuori, eppure 50Weapons, prima di chiudere definitivamente i battenti, ha ancora la forza di piazzare EP come questo nuovo dei FJAAK: due tracce ignoranti al punto giusto, incazzate quanto basta e detroitiane per non scontentare nemmeno Levon Vincent. Che poi a lui non stia bene praticamente nulla è un’altra storia…
[title subtitle=”Leibniz & Credit 00 – Basement Toolz Vol. II (Rat Life)”][/title]
Jackin’ house (“Session Two”), tempesta di tom (“Tom Toms”) e cassone incazzato e distorto (“Trans Atlantic Futurism”) sono gli ingredienti usati da due dei più frizzati artisti in orbita Uncanny Valley. Loro dicono che sarebbe il caso di comprare due copie…
[title subtitle=”Pev & Kowton – Aztec Chant (Tessela Remix) / End Point (Stenny & Andrea Remix) (Livity Sound)”][/title]
Hanno ristampato questo EP di un anno fa. Chi se lo fosse perso e si fosse imbattuto solo ultimamente nel talento cristallino dei nostri Stenny e Andrea farebbe bene a recuperare, partendo dal loro remix per i boss di Livity Sound e finendo con le loro stupende release sulla bavarese Ilian Tape.
[title subtitle=”Isolée – Floripa EP (Pampa Records)”][/title]
Se mi venisse chiesto di dare una definizione di eleganza, entrando nel specifico della musica da ballo, probabilmente utilizzerei come esempio le uscite di Rajko Müller, in arte Isolée. Parlerei di lui e farei ascoltare i suoi dischi, insomma, consapevole che certe cose sono più chiare se presentate esattamente per quello che sono, piuttosto che avventurarmi in arzigogolate e cervellotiche descrizioni. Chi ha ancora nelle orecchie i suoi lavori immaginifici per Playhouse, chi ha ben presente la sua innata propensione e il suo amore smisurato per l’essenzialità e chi ha ama incondizionatamente le architetture melodiche che rendono inimitabili i suoi dischi sa perfettamente di cosa stiamo parlando e perché quella scelta ricadrebbe proprio su di lui. Il nuovo Pampa Records ne è solo l’ultimo esempio.
[title subtitle=”Jay Haze – Use Your Hands (Lomidhigh Organic)”][/title]
Minimal house estremamente emotiva, come tradizione haziana impone: bella “Shegazing”, molto molto belle “Hanging Drum 2nd Night” e “Whats With This Guy”. Non escono tantissimi Lomidhigh, ma ognuno ha davvero il suo perché.
[title subtitle=”CTRLS – Two Words (Token)”][/title]
In attesa dell’uscita di “Alone In Time?”, l’attesissima seconda raccolta a firma Ø [Phase], Token ha da poco pubblicato il settimo EP (in tre anni) a firma CTRLS del suo catalogo. Il danese di Copenaghen centra in pieno, ancora una volta, lo stile della label belga e riesce al contempo a preservare i tratti distintivi del suo suono: siete alla ricerca synthline eteree o beat eclettici? Troels Baunbæk-Knudsen è il vostro uomo.
[title subtitle=”Nina Kraviz – Ghetto Kraviz (Regal Remixes) (Rekids)”][/title]
Quanti ne dovranno uscire ancora, prima che non si senta più il bisogno di un remix di “Ghetto Kraviz”? La domanda è lecita, così come il “Dub Mix” di Regal non è affatto male.
[title subtitle=”Aaron Carl – Crucified (XDB Remixes) (Millions Of Moments)”][/title]
Hot hot hot repress: nel 2010, in cui lo stesso Aaron Carl ci ha detto addio, usciva questo bellissimo EP firmato XDB. Chi l’avesse perso o, peggio ancora, chi non conoscesse la giapponese Millions Of Moments ha il dovere di correre ai ripari.