Parlando di musica elettronica in Svizzera, subito viene in mente Cadenza. Lì è nata una delle label più influenti del pianeta e lì è nato anche Mirko Loko, uno che ha cominciato a conoscere la musica molto presto dividendosi tra il lavoro in radio e quello di promoter degli eventi più importanti in terra elvetica. Influenzato dai ritmi Chicago e Detroit, diventato uno dei fedelissimi della crew dei Vagabundos, Mirko parlerà del suo differente approccio in qualità di producer e dj, riflettendo su quanto di buono ha portato l’evoluzione musicale negli ultimi anni. Scopriremo poi il suo amore per il popolo giapponese, le varie collaborazioni passate e future e le prossime date e releases.
Mirko Loko, svizzero di nazionalità, “vagabundos” di professione. A Cadenza hai dato e dai molto, regalando meravigliose uscite dai ritmi minimal e dai classici vocal latineggianti. Com’è lavorare con quest’etichetta?
Sto vivendo qualcosa di grande e forte con questa etichetta. La mia avventura con Cadenza è iniziata quasi subito. Era solo una piccola etichetta discografica svizzera poi, alcuni compagni hanno deciso di condividere la stessa passione per la musica. E’ cresciuta ed è diventato un nome di grande spessore nella scena della musica elettronica al giorno d’oggi. Ogni artista porta il suo tocco personale al gruppo, che messo insieme crea l’alchimia della squadra. E, naturalmente, Luciano è un ragazzo di grande talento, ma soprattutto un leader molto umano. Siamo tutti con lui, specialmente in questo momento!
Il tuo percorso professionale inizia presto: la passione per la musica è qualcosa di innato. Cosa consigli a chi intende affrontare un percorso come il tuo e sogna di collaborare con artisti del calibro di Loco Dice, Luciano, e gli altri top artisti?
Ho sempre fatto musica con amore e passione. Ho scoperto la techno attraverso la scena di Detroit per la quale avrò sempre un profondo rispetto. Prima di fare musica ho lavorato in una stazione radio ed ero promoter di varie feste in Svizzera, per cui ero abbastanza coinvolto. Probabilmente è utile nel melting pot attuale per avere uno sfondo e una visione di ciò che è stato fatto in passato. La musica elettronica da Chicago e Detroit sono state, ovviamente, un interruttore per me; io raccomando sempre di fare le cose con il cuore e la passione. Ho avuto la fortuna di vivere in un tempo effervescente e molto emozionante. Oggi continuo ad amare profondamente quello che sto facendo.
ll 2006 è un anno propizio che segna una svolta. Esci addirittura su tre etichette diverse (Border Community, Obslete e Wagon Repair) con dei remix che ti rappresentano molto. La tua opera prima esce su Desolat con l’album “Family EP” Ci viene spontaneo chiederti: hai una musa ispiratrice? Da che cosa prendi spunto per creare i tuoi inconfondibili ritmi?
Non ho alcuna musa ispiratrice, purtroppo, e non ho alcuna idea precisa quando comincio una traccia. Un suono implica un altro e tutto prende forma in questo modo. Ho un approccio diverso nel modo di produrre rispetto al djing. Quando produco, mi concentro sull’atmosfera e cerco di concretizzare le mie idee per creare un universo profondo e lavorare sui piccoli dettagli. Preferisco l’aspetto mentale e non amo creare percorsi musicali che richiedono molto tempo perché mi annoio abbastanza in fretta. Al contrario quando suono preferisco l’energia e le variazioni di intensità. Mi piace mettere sollievo, ma in entrambi i casi non mi aspetto quello che succederà dopo, e seguo le mie sensazioni.
Le tue melodie sono un mix che abbracciano le tonalità più deep dell’house, sino a quelle più spiccatamente minimal techno caratterizzati da vocal di fondo che ti catapultano con la fantasia in qualche stradina del Cile di tutti i giorni. Cosa ne pensi della musica di oggi e, secondo te, quali saranno i ritmi di domani?
E’ diventato più facile produrre musica di quanto non fosse 15 anni prima. Con l’avvento dei computer, tutto è più accessibile. Ha portato un sacco di cose buone, ma ci sono anche alcuni aspetti negativi. La tecnologia ha portato ad un cambiamento nel modo di consumare musica. Si può acquistare ogni brano che si desidera su internet senza lasciare casa. Una parte del mito è stata persa, la musica è stata standardizzata. Spendo un sacco di tempo per raccogliere e codificare i miei classici vecchi vinili e molti di loro suonano bene come prima. La mescolanza tra materiale vecchio e nuovo è qualcosa che mi piace, ma non sappiamo mai quello che ci sarà domani. Forse ricicleremo le cose vecchie per creare quelle più recenti come nella società attuale, o forse per evitare questa standardizzazione avremo bisogno di tornare alle radici.
Sei impegnatissimo ormai a girare il mondo con i tuoi dj set nei migliori club. Quale è la tua più bella memoria in console in assoluto?
Ce ne sono un sacco e mi è molto difficile rispondere. Il mio primo Vision Festival fu indimenticabile. E’ un evento all’aria aperta, nelle Alpi svizzere, sicuramente qualcosa da vivere. Il mio primo evento al DC10 di Ibiza fu pazzesco, lo ammetto. Vedere le persone al sole, sedute a gambe incrociate durante le pause è stato veramente sorprendente. Vorrei ricordare anche il Giappone, che è un paese che amo, la folla è fantastica, e mi piace molto suonare lì. Ci sono andato lo scorso aprile dopo l’enorme disastro. E’ stato importante per me suonare, dopo quello che era successo. Le persone a Tokyo sono ancora così accoglienti, la vita va avanti lì, nonostante tutto.
Riguardo i tuoi imminenti progetti, cosa puoi anticiparci?
La mia prossima uscita è prevista il prossimo luglio su Cadenza (numero 65). Ho il grande onore di collaborare con Stacey Pullen. Questa collaborazione significa molto per me proprio per le influenze Detroit di cui parlavo prima. E’ stata una grande esperienza, Stacey è un ragazzo incredibile, con enorme talento. Abbiamo prodotto l’ep nel corso di due fasi, è venuto a casa mia a Losanna. Siamo riusciti a sintetizzare i nostri due personaggi su questo progetto e sono contento del risultato. Ho anche un EP che sarà rilasciato entro l’anno su Visionquest. Seth Troxler è un ragazzo molto simpatico e sono felice di questa release.
Abbiamo visto tempo fa il progetto innovativo “Aether” all’opera ma successivamente non abbiamo più ricevuto notizia. Cosa ci puoi dire a riguardo?
E’ stata una vera e propria esperienza umana, tutti noi abbiamo imparato molto durante questo tour. Abbiamo vissuto tutti insieme per una intera estate ed è stato divertente. Abbiamo dovuto risolvere i problemi tecnici, ma faceva parte del gioco. Penso che lo faremo di nuovo un giorno, esplorando nuovi orizzonti insieme.
Tra i tanti festival in cui compare il tuo nome, ritroviamo anche il “Sunrise Generation Festival” in Marocco. Cosa diresti per convincere i frequentatori di discoteche per partecipare?
Non ho mai suonato lì prima d’ora. Sono curioso e impaziente di farlo, il paesaggio è idilliaco, ci sarà il sole, piscina e grande musica, tutto ciò che si può chiedere.
Grazie mille Mirko. E’ stato un piacere per noi parlare con te!
English version:
If we are talking about electronic music in Switzerland, immediately it comes to mind Cadenza Records. There came one of the most influential labels in the world and there is also the birthplace of Mirko Loko, a man who began to hear music very quickly dividing between the work in a radio station and promoter of the most important events in Switzerland. Influenced by Chicago and Detroit rhythms, he has become one of the loyal of Vagabundos crew. We will know his different approach as a producer and DJ, reflecting on the musical evolution of recent years. We also discover his love for Japanese people, the past and future collaborations and upcoming dates and releases.
Mirko Loko, Swiss nationality, profession vagabundos. To Cadenza you have given and give a lot, giving out wonderful minimal rhythms with typical latin vocals. How is it working with this label?
I’m living something big and strong with that label. My adventure with Cadenza began almost at its beginning. It was only a small swiss record label then, some fellows sharing the same passion for music. It grew up and became a huge name in the electronic music scene nowadays. every artist brings his own touch to the group, which melt together creates the alchemy of the team. And Luciano of course is an extremely talented guy but above a very human leader. We’re all with him, specially at this moment!
Your career starts early: the passion for music is innate. What do you suggest for those who wish to tackling a route such as your, dreaming a work with dj likes of Loco Dice, Luciano, and many others top artists?
I always made music with love and passion. I discovered techno through the Detroit scene for which I’ll always have a deep respect. Before making music I worked in a radio station and promoted parties in Switzerland, so I was pretty implied. It’s probably useful in the actual melting pot to have a background and a vision of what was done in the past. Electronic music from Chicago and Detroit were obviously a switch to me, I always recommend to do things with the heart and passion. I was lucky to live an effervescent and very exciting time. It goes on today and I deeply love what I’m doing.
2006 was a good year that marks a turning point. published even on three different labels (Border Community, Obsolete and Wagon Repair) with remixes that represent you a lot. Your first work comes up on Desolat with the album “Family EP” It is natural to ask you: have you got a muse? From what you take inspiration to create your own rhythms?
I don’t have any inspiring muse unfortunately, and I don’t have any precise idea when I begin a track. A sound implies another one and everything shapes like that. I have a different approach in the way of producing than in Djing. When I produce I focus on the atmospheres and try to materialize my ideas in creating a deep universe and working on small details. I prefer the mental aspect and couldn’t create pick time tracks because I would get bored pretty quickly. On the opposite when I’m Djing I prefer the energy and the intensity variations. I like to put relief but in both cases I never expect what will happen next, and follow my feelings.
Your tunes are a mix spanning the deep shades of house, until the most distinctly minimal techno with those background spoken and melodies that will catapult the imagination in some of Chile’s road every day. What do you think of today’s music and, in your opinion, what are the rhythms of tomorrow?
It became more easy to produce music than it was 15 years before with the advent of computers, everything is more accessible. It brought lots of good things but also has some bad aspects. The technology made a change in the way of consuming music. You can buy every track you want on the Internet without leaving your house, A part of the myth has been lost, the music was standardized. I spend a lot of time to gather and encode my old classics vinyls and most of them sound as good as before. The mixing between old and new stuff is something I like but we never know what tomorrow will be. Maybe we’ll recycle old things to make newer ones like in the actual society or maybe to avoid this standardization we’ll need to go back to the sources.
Now You are very busy traveling in the best clubs of the world. What is your best memory in the console of all time?
There are a lot of them and that’s quite tough to answer. My first Vision festival was an unforgettable moment. It’s an open air event which happens in the swiss alps, definitely something to live. My first DC10 event in Ibiza was crazy too I admit. Seeing people sitting cross-legged during the breaks in the sun was truly amazing. I would quote Japan too, that’s a country I love, the crowd is fantastic there, and I really enjoy playing there. I went there last April after the huge disaster it was important to me to play there after what happened. People in Tokyo are still so welcoming, life goes on there.
About your upcoming projects, what can you tell us?
My next release is scheduled next July on Cadenza (number 65). I have the great honor to collaborate with Stacey Pullen. This collaboration means a lot to me because of the Detroit influences I told you about. It was a great experience, Stacey is an incredible guy, with huge talent. We produced the EP during two steps, he came at home in Lausanne. We managed to synthesize our two characters on this project and I’m glad with the result. I also have an EP to be released later in the year on Visionquest. Seth Troxler is also a very nice guy, and I’m happy with this release.
We saw long time ago, the innovative project “Aether” with Cadenza crew at work but then we have not received notice. What can you tell us about it?
It was a true human experience, all of us learnt a lot during this tour. We all lived together during a whole summer and it was fun. We had to solve technical problems but that was part of the game. I think we’ll do it again one day, exploring new horizons together.
We’ll find your name also in “Sunrise Generation Festival” in Morocco. What would you say to convince clubbers to participate?
I’ve never played there before. I’m curious and impatient to do so, The landscape is idyllic, there will be sun, pool and great music, everything you can ask for.
Thanks Mirko! It’s been a pleasure for us!