Se dovessi pensare ad un artista completo, produttore affermato e, ormai da qualche anno, vera e propria icona del sound che lo ha reso celebre, non potrei non soffermarmi e citare colui che, a mio giudizio, è una tra le figure underground più forti del momento. Dopo il magnifico sodalizio con Dubshape, che ha regalato al mondo “Every Cow Has A Bird” e dopo il palese successo del suo album di debutto su Desolat, “Patio De Juegos”, Guti torna a far parlare di se proprio sulla label del disco che lo ha consacrato come uno dei cuori pulsanti dell’odierno “pianeta club”. Crosstown Rebels apre nuovamente le porte al ragazzo di Dusseldorf (d’adozione), che firma un’EP chiaramente di suo stampo, in duo con l’amico di sempre Fosky.
“Step” apre l’EP. Snare, linea vocale e percussioni legano con una bass line mostruosa. Variando poco nella stesura, un punto di forza a mio parere, il lato A crea una delle atmosfere che Guti ci ha insegnato a capire e soprattutto ad usare con i pubblici recettivi. Questa traccia, ed è giusto che venga sottolineato, non è rivolta alla massa, ma ad un pubblico ben definito, educato e che deve essere abituato a questo tipo di stesure. In “Jealous Guy” (qui Guti è all’opera in solo) è l’anima deep a prevaricare. Pot e Pan contribuiscono a dare una ritmica in continua evoluzione e dalle armoniche vibranti supportate dai classici ma mai casuali accordi di tastiere.
Quando credi di aver sentito l’EP nella sua forma ormai ben definita, come ogni dannata volta, parte l’ascolto della traccia che canta completamente fuori dal coro. Remixando “Shiva” di Fosky, anche per l’ultimo Crosstown del 2011 è arrivato il momento di alzarsi sui pedali e spingere. Firmato niente di meno che dagli americani The Martinez Brothers, già apparso nell’album “Get Lost 4” del boss Damian Lazarus lo scorso Settembre, Sheva è basata sul semplice binomio composto dal destro portato dalla bass line dritto alla bocca del vostro stomaco e dal charleston senza fine. Binomio che accompagna Crosstown, Guti e Fosky verso un ridente panettone fatto di feedbacks planetari.