Si parla di crisi del clubbing; poi però vedi festival come il Kappa FuturFestival o Club To Club, e capisci che – ciascuno a modo suo – è ancora ben possibile pensare in grande (e ottenere grandi risultati). Ma non è solo Torino: fra i moloch di casa nostra, il fiorentino Decibel Open Air si sta inserendo decisamente a spallate: se già l’anno scorso aveva fatto le cose mirando in alto (Cox, Kalkbrenner, Kraviz…), quest’anno davvero si supera ogni limite e si dà vita ad una edizione 2019 davvero magniloquente. Uno sforzo produttivo ed economico che rende difficile associare ad un “comparto in crisi”. Poi chiaro, ci sarebbe da approfondire la differenza tra club e festival (e su quanto i festival stiano cannibalizzando i club, almeno in parte?), ma sta di fatto che anche un certo tipo di dance elettronica può, in questo 2019, tirare fuori qualcosa di veramente imponente. Kappa FuturFestival lo è, Club To Club lo è, Home Festival nel rilanciare pesantemente le proprie fiche sul tavolo si è gettato clamorosamente sull’elettronica (a partire da Aphex headliner); e adesso all’elenco si aggiunge pure Decibel, quello dell’anno scorso non era evidentemente un exploit effimero.
Fuori i nomi, allora: ci sono gli “ovvi” (per la tradizione un po’ di Decibel, un po’ degli eventi di musica elettronica in chiave tech-house a larga scala) Loco Dice, The Martinez Brothers, Joseph Capriati, Ilario Alicante, Marco Faraone, Stephan Bodzin; c’è la techno di gran qualità (Collabs 3000, ovvero Speedy J e Chris Liebing insieme; Rødhåd; Giorgio Gigli); ci sono degli headliner che-non-t’aspetti, ovvero i giganti trance Armin Van Buuren ed Infected Mushroom; e poi c’è molto altra ancora, da Riva Starr a Deborah De Luca, da Stomp Boxx a Felix Kröcher. Insomma, il 22 e 23 giugno, alla Visarno Arena fiorentina, il piatto è ricco, ricchissimo. Potete fare vostri i biglietti (occhio: le prevendite sono già arrivate a 10.000) andando qui.