Nicholas James Murphy, è questo il suo vero nome, ed è questo che probabilmente, anche se abbreviato, dovremo abituarci a sentire per radio o imparare a scrivere su YouTube.
L’ormai noto Chet Faker, infatti, sembra stia per abbandonare definitivamente il nome d’arte che l’aveva accompagnato dalla sua ribalta del 2012 avvenuta con “Thinking in Textures” e che lo collegava volontariamente ad un grande jazzista dal nome Chet Baker di cui si proponeva come “Fake”, “falso”.
Il cantante e musicista australiano noto ai più per pezzi come “Talk Is Cheap” o “I’m Into You” nelle ultime ore ha rilasciato sulla sua pagina Facebook una dichiarazione probabilmente sconvolgente per tutti i fan che ormai al suo nome c’eran legati e affezionati. Noi di Soundwall riportiamo qui la traduzione:
“È passato metà decennio da quando ho iniziato a rilasciare musica come Chet Faker e tutti voi siete stati la forza trainante dietro la mia musica da allora.
Sta avvenendo un’evoluzione e volevo farvi sapere quale sarà la destinazione.
Il prossimo disco sarà sotto il mio nome, Nick Murphy.
Chet Faker sarà sempre una parte della musica.
Questa è la prossima.”
Il soprannome con cui lo conoscevamo sta quindi per sparire e per lasciare il posto a un nome certamente non familiare come il precedente, ma che dal canto suo nasconde in sé nuove sorprese e possibilità.
Quello che ci viene da pensare, infatti, è se a questo radicale cambiamento corrisponda un cambiamento anche in ambito musicale, tale da portare il nostro amato artista verso musicalità del tutto nuove e forse, così come il nome, un po’ più sue.