Se in queste settimane vi siete aggirati per le pagine di Resident Advisor ve ne sarete già accorti, visto che il banner è stato abbastanza onnipresente: del resto, a Burn per la loro Residency sono abituati a muoversi in grande, quando serve. Ma la cosa importante è che continuano a muoversi in grande per quanto riguarda il traguardo finale: il premio da 100.000 euro (non cash, ma da utilizzare in tutto quello che è necessario per dare un boost alla propria carriera da dj: registrazione in studio, masterizzazione, promozione), a cui si accompagna anche un contratto con una delle agenzie top in fatto di management artistico, è felicemente confermato anche quest’anno. Insomma, qualcosa che vi può davvero cambiare la vita – poi chiaro, sta a voi giocarvi bene le vostre carte.
Quello che è cambiato invece è il criterio di selezione. Se negli anni passati era sufficiente uploadare un vostro mixato su Mixcloud, quest’anno si è deciso di andare più a fondo nell’investigare a trecentosessanta gradi il profilo di chi si candida. E questo è sicuramente interessante. Anche perché a trecentosessanta gradi è anche l’esperienza che la Burn Residency offre, se si viene selezionati per il round decisivo, quello che ti porta a spendere qualche settimana ad Ibiza assieme ai vincitori degli altri paesi in lizza (ricordiamoli: Brasile, Ungheria, Norvegia, Polonia, Russia, Romania, Spagna, Svezia, Turchia, oltre naturalmente all’Italia) e soprattutto assieme a tutor di altissimo livello, che ti spingono a fare non solo esercizi pratici di spessore ma anche e soprattutto ti allenano alla competizione: sorridente, solidale, dove trucchi e conoscenze sono condivise e fra i partecipanti c’è sempre un bel clima, ma pur sempre competizione. Perché lì fuori il mondo dei dj/producer è bello affollato, e per farsi largo bisogna tenere alta la guardia su tutto – anche sulla capacità di reggere la pressione.
E quindi: quest’anno dovete sempre far vedere quanto ci sapete fare musicalmente, ovvio, ma più degli anni passati dovete sapervi raccontare, far vedere quanto siete svegli e motivati, quanto già sapete muovervi, quanto soprattutto riuscite ad avere un visione “globale” sul mondo del clubbing, a livello di gusti e conoscenze.
Dove dovete farlo? Qui.
Avvertenze: dovete avere un buon inglese, e non dovete essere già sotto contratto con un’agenzia di management.
Giusto oggi viene annunciato il secondo grande mentore per la Burn Residency di quest’anno: di Loco Dice si sapeva già, ora arriva la conferma di Luciano, già super-collaboratore per la Residency dell’anno scorso. Arriverà un terzo annuncio, l’8 marzo. Un nome relativamente nuovo, fresco, ma che già è riuscito in pochi anni a farsi conoscere ai quattro angoli del globo e che è la dimostrazione che un’attitudine sorridente ma decisa, unita ad una inappuntabile preparazione tecnica, può portare lontano. Di sicuro, una persona alla mano, ma altrettanto di sicuro una persona da cui imparare molto. Cosa che vale come ovvio anche nel caso di Dice e Luciano, ma questo lo sapete già bene voi di vostro.
Ora, un po’ di tempistiche. Avete tempo fino al 20 marzo per compilare ed inviare tutto il form (rilinkiamolo qui, via). Un form che è stato compilato con l’aiuto di Michael Weicker, il boss di Ask My Management, una delle agenzie di management più importanti in assoluto.
Da lì, una commissione formata dallo stesso Weicker, da Philipp Straub (fondatore e guida assoluta della Burn Residency) e da vari Burn Ambassadors (selezionati fra i migliori dj ed operatori del settore paese per paese) valuterà una ad una le candidature. Verrà eletto un vincitore per ogni nazione. E lì il gioco si fa interessante…
…perché questo vincitore parteciperà, tra il 23 e il 25 maggio, all’International Music Summit di Ibiza, avrà un contratto lungo un anno come Burn Ambassador (con la possibilità di suonare in club e festival di livello), tra luglio e agosto si smazzerà workshop e prove varie con gli altri vincitori fianco a fianco con Dice, Luciano, Straub e altri ancora da annunciare e infine, dal 3 all’8 settembre, si imbarcherà sul crocierone The Ark (una settimana a zonzo in nave da crociera in una specie di paradiso per clubber) dove si svolgeranno le sfide finali e verrà eletto il vincitore assoluto 2018. Coi 100.000 euro da investire per sé, e il contrattone col management di peso.
Tutto chiaro?
Non aspettate. Può davvero valerne la pena, se puntate ad una carriera robusta nelle faccende di clubbing. Anche perché l’Italia ha già dimostrato di avere un livello altissimo: nostro la qualità altissima e molto apprezzata di mix sottoposti nelle edizioni passate, nostro un finalista (Lorenzo De Blanck, l’anno scorso), nostro un vincitore assoluto mondiale (Lollino, due anni fa).
(Nella foto: Furkan Kurt, il vincitore assoluto della Burn Residency 2017)