Una bruttissima notizia ha iniziato a girare. Una di quelle cose che ti lasciano incredulo, che ti fanno dire “Ma no, ma figuriamoci, sarà una bufala”, solo che poi iniziano a girare conferme un po’ in troppi posti, non solo su Wikipedia. Toby Smith, uno dei membri fondatori originari dei Jamiroquai, sarebbe morto ieri, il 12 aprile 2017. Vogliamo usare ancora il condizionale, ma una conferma pare arrivare dall’altro storico membro della band, il bassista Stuart Zender, dal suo account Instagram
Sia Zender che Smith (ritratti assieme a Jay Kay nella foto qua sopra) da tempo non facevano parte più dei Jamiroquai. Nel caso di Zender, una separazione burrascosa (“King For A Day” è una “avvelenata” contro di lui); nel caso di Smith, leggermente più tranquilla e sotto traccia. Tuttavia è fondamentale sapere come il suo marchio sugli inizi della band sia stato fortissimo, dai primissimi esordi fino ad “A Funk Odyssey”. E’ proprio nel mezzo del tour mondiale per presentare questo album che Smith lascia, con praticamente zero preavviso, la band, dedicandosi da lì in avanti ad una vita molto più tranquilla (Zender invece diventa, fra le altre cose, direttore musicale della live band di Mark Ronson). Anche se pur sempre legata alla musica: ecco qua sotto una intervista nello studio di registrazione da lui aperto e che gli diventò base residente, gli Angelic Studios, situati in una zona tranquilla della campagna inglese:
Più di un fan integralista sostiene che gli unici “veri” Jamiroquai sono quelli con Toby Smith alle tastiere e Stuart Zender al basso: una posizione troppo estrema, dai Jamiroquai è uscito materiale ottimo anche negli anni successivi al 2001 e i musicisti attuali sono comunque di una bravura sensazionale, ma la dice lunga su quanto Smith fosse stimato, amato ed importante. E cruciale nella storia della band.
Le cause del decesso – che ancora da fan speriamo sia in realtà una falsa notizia – sono al momento sconosciute.