Autentica leggenda della scena club italiana, Leo Mas è semplicemente uno dei dj di maggior talento che il movimento house italiano abbia mai partorito. Pioniere del sound balearico, è a Ibiza quando sta esplodendo la sua bolla durante i mitici anni ’80, periodo che lo vede protagonista del Amnesia al fianco di Alfredo e che lo trasforma in uno dei collezionisti di dischi più famelici di tutta Europa.
Anarchico, anticonformista e icona di stile e ricerca musicale, Leo Mas diventa così uno degli artisti italiani più amati in giro per i dancefloor del Vecchio Continente, prerogativa che gli consente di riportare in Italia un bagaglio di esperienze inestimabile per quegli anni: Macrillo, Ranch, Mazoom, Go! Bang, Alter Ego, Musikò, Area City, Aida, Country Club, Principe, Syncopate, Ex-o-groove, Movida e Fluid (dove è resident dal 1998 al 2009) sono solo alcuni dei club che godono, a partire dalla seconda metà degli anni ’80, della sua visione musicale completamente priva di concetti/schemi prestabiliti e che proprio grazie al suo estro diventano il punto di riferimento per migliaia di giovani appassionati.
È proprio durante la residenza al Movida che nasce la mitica Triade, con Leo Mas affiancato da altri due dj dalla bravura cristallina: Fabrice e Andrea Gemolotto. Quello della Triade – aka Big Brother Productions – è ancora oggi, a distanza di anni dal suo esordio, uno dei progetti più preziosi che la nostra scena abbia mai avuto l’onore di veder germogliare ed imporsi.
Questo è solo un brevissimo riassunto della carriera di quel genio del giradischi che risponde al nome di Leo Mas, un dj il cui gusto appare ancora oggi pressoché inarrivabile. No? Provare il podcast numero quattrocentotrentatré del nostro catalogo per credere.