Risparmiamoci le menate sull’importanza di un lavoro simile come punto di svolta per la carriera di un artista. Non che non sia vero, anzi, ma per un artista giovane come Raffaele Attanasio un discorso del genere suona quanto mai fuoriluogo. Alt, nessuno mette in dubbio il talento (che c’è) e nessuno sta qui a sindacare sui mezzi espressivi del produttore campano (che ci sono e ci piacciono), ma forse buttarsi in una sfida così importante essendo così “discograficamente giovani” rappresenta un rischio che può rivelarsi un’arma a doppio taglio parecchio affilata: produrre un LP non è da tutti; proporre un lavoro simile non succede tutti i giorni.
Che Raffaele sia bravo, dicevamo, l’abbiamo affermato in tutte le salse – oltre ad averlo letto a destra e a manca – e questo è un punto che non verrà messo in discussione in alcun modo. Ciò che può essere interessante analizzare, invece, è la natura della prima grande sfida firmata Attanasio: “No Thought Control” è l’insieme di sette pezzi, tutti buonissimi (per la verità alcuni sono ottimi) e funzionali, ma talmente diversi tra loro per stile e piglio da sembrare l’opera di diversi artisti. L’autore, questo è evidente, sa cucinare mettendo mano a diverse ricette senza sbavare mai, senza sembrare mai uno sprovveduto – in fondo già dall’uscita su Krill Music sotto il moniker di X-501 s’era capito il suo potenziale. Questo essere, per così dire, “multitasking” però ha finito per corrompere inesorabilmente l’idea di fondo che sta alla base degli LP che veramente finiscono per entrarmi nel cuore. Il continuum, il filo logico, il percorso attraverso le diverse tappe dell’ascolto qui manca (probabilmente volutamente).
Tante, troppe, cose da dire? Forse. Tanta fretta? Probabile. Talento trabordante? Questo è poco ma sicuro. Fatto sta che Raffaele Attanasio ci consegna un maxi EP di quarantacinque minuti che taglia trasversalmente la techno che ci piace e che l’artista mastica quotidianamente. Sei un amante del suono ruvido di Shed e della sua serie WAX? Eccoti “Envlp”. Impazzisci per Sydenham e la sua Ibandan? A te Raffaele dedica la bellissima “Storm”. Sei per il sound industriale e incazzato del Berghain? “Unchained” e “Wrszw” fanno al caso tuo.
Insomma mancherà la poesia di un percorso fatto di emozioni diverse che si susseguono, ma in “No Thought Control” c’è tutto ciò che vi potrebbe servire per far divertire il vostro dancefloor. Qualsiasi esso sia, in qualsiasi momento della serata.