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[tab title=”Italiano”]Dj, produttore, proprietario di due etichette discografiche e docente sono soltanto alcuni dei lati di David Kennedy alias Ramadanman oggi Pearson Sound. David ha intrapreso questo nuovo progetto quasi 10 anni fa ottenendo ottimi risultati su più fronti. Basta pensare che nel 2011 è stato chiamato dalla Red Bull Music Academy per insegnare ed stato scelto dal Fabric per curare la compilation numero 56. Lo scorso Marzo ha rilasciato il suo ultimo album su “Hessle Audio” di cui è proprietario e sempre nello stesso mese ha suonato per lo showcase che si è svolto al Bloc Weekend a Minehead. Grazie alla sua grande cultura musicale che si riesce a percepire fin da subito, ascoltando un suo set o un suo disco, Pearson Sound ha le doti per fare musica senza schemi e senza limiti, doti oggigiorno sempre più rare.
Innanzitutto chi è Pearson Sound? Perché hai sentito il bisogno di creare questo tuo nuovo nome senza continuare solamente con il tuo progetto “Ramadanman”?
Ho iniziato come Pearson Sound dal 2007 ed è il nome con cui sto continuando a lavorare. Non ci sono state più produzioni sono il nome di Ramadanman dal 2010.
Lo scorso 9 Marzo è uscito il tuo nuovo album su Hessle Audio. Com’è nato questo album? Voglio dire, ti sei ispirato a qualcosa? Inoltre, puoi raccontarci cosa hai usato in studio?
L’album è una collezione di tracce fatte con processi simili. Sono state ispirate da un nuovo signal chain che stavo usando in studio da quando ho comprato un mixer. L’attenzione si è focalizzata di più sulle registrazioni live e sull’alimentazione delle macchine combinate tra di loro portandole a volte sull’orlo del crash, altre volte trattenendole.
E mentre eri in studio, come hai vissuto la realizzazione di queste nove tracce? Hai pensato ad esse per qualche momento particolare?
L’album è stato registrato tra il 2012 e il 2014. Alcuni dei brani più recenti sono diventati più mirati dopo aver trovato i testi, i tropi e il mood che volevo esplorare nel disco.
Sei parte fondamentale del radioshow settimanale di Hessle Audio su Londra Rinse FM. Qual è il tuo ruolo in questo show radiofonico e quando possiamo ascoltarlo?
E’ ogni Giovedì dalle 9 alle 11 nell’orario del Regno Unito. Ben UFO fa lo show più spesso di me, ma io probabilmente farò uno show una volta al mese da solista, e porterò occasionalmente alcuni ospiti.
Questo anno a Marzo, hai al Bloc Weekend per l’Hessle Audio showcase in un luogo molto speciale. Com’è andato lo showcase e come è stato suonare lì?
E’ stato molto divertente, abbiamo fatto un set esteso a partire dalle 08:00 fino all’1. Abbiamo suonato in b2b tra noi tre per l’intero set ed è andata bene! E’ stato bello vedere il Bloc tornare nella sua casa spirituale a Minehead.
Leggendo la sua biografia, possiamo trovare il nome di “Red Bull Music Academy”. Puoi dirci qualcosa della tua esperienza a Madrid?
Sono stato invitato per fare il docente presso l’Accademia nel 2011. E’ stata una grande occasione per parlare della mia storia musicale, così come offrire ad aspiranti musicisti alcuni suggerimenti che avevo imparato lungo la strada. Inoltre ho avuto modo di passare del tempo fuori dagli studi con alcuni partecipanti e suonare anche lì.
Hai remixato artisti come i Radiohead, The XX e MIA. Come ti sei sentito a lavorare con questi artisti? Ci sono anche altri artisti con cui ti piacerebbe collaborare o altre cose che vorresti fare nella tua carriera recente?
E’ sempre un onore essere invitato a collaborare con artisti di cui ho ascoltato la musica per molto tempo, ed è anche interessante vedere com’è unita la loro musica insieme. Ad esempio i generi dei Radiohead erano affascinanti e super dettagliati.
Sei anche il proprietario dell’etichetta “Pearson Sound”, come e perché hai deciso di aprire un’etichetta? Qual è la “missione” della label “Pearson Sound”?
Non è proprio un’etichetta, è solo uno sbocco per le mie produzioni, senza aspettare i tempi di un’altra etichetta. Non c’è nessuna missione intorno ad essa.
Ascoltando i tuoi set e le tue produzioni capiamo che hai una vasta cultura musicale. Sono curioso di chiederti, come ti sei avvicinato alla musica e da dove viene la tua cultura musicale?
Mi sono avvicinato alla musica come la maggior parte dei ragazzi attraverso l’ascolto della radio e i miei gusti musicali si sono sviluppati con quelle persone con cui sono cresciuto. Mi hanno insegnato a suonare il pianoforte quando ero molto giovane e questa cosa mi ha aiutato. Ho iniziato a fare musica utilizzando computer e tastiere intorno all’età di 11 anni, ho iniziato abbastanza giovane![/tab]
[tab title=”English”]Dj, producer, label owner and lecturer are some sides of David Kennedy alias Ramadanman nowadays Pearson Sound. David has undertaken this new project almost 10 years ago with excellent results on several fronts. Just think that in 2011 he was named by the Redbull Music Academy to teach and was chosen by Fabric to treat the compilation number 56. Last March he released his latest album on “Hessle Audio” which is the owner and in the same month he played for the showcase that was held at the Bloc Weekend in Minehead. Thanks to his great musical culture that you can feel right away, listening one of his own set or track, Pearson Sound has the talent to make music without patterns and without limits, gift today increasingly rare.
First, who is Pearson Sound? Why did you feel the need to make this your new moniker without continuing only your project “Ramadanman”?
I’ve been recording as Pearson Sound since 2007 and it’s the name that I’m continuining to work under. There hasn’t been any Ramadanman productions since 2010
On last 9 March was released your new album on Hessle Audio. How did this album? I mean, was you inspired by something? Also, can you tell us what did you use in the studio to compose this album?
The album is a collection of songs made using similar processes, inspired by a new signal chain I was using in the studio, since buying a mixing desk. The focus was more on live takes, and feeding machines back into each other; sometimes keeping it to the brink of crash, and sometimes keeping them restrained.
And while you were in the studio, how have you lived the realization of these nine tracks? Thought you to them for some particular time?
The album was recorded between around 2012-2014. Some of the newer tracks became more focused once I found the textures, tropes and mood I wanted to explore on the record.
You are a fundamental part of Hessle Audio weekly radio show on London’s Rinse FM. Which is your role on this radio show and when we can listen it?
It’s every Thursday 9-11pm UK time. Ben UFO does the show more often than I do, but I probably will do a show once a month solo, and I’ll bring guests occasionally.
This year in March, you have played at Bloc Weekend for Hessle Audio showcase, in a very special venue. How was the showcase and how was for you to play there?
It was good fun, we had a long extended set starting at 8pm and lasting until 1am. We played b2b between the 3 of us for the full set and it went well! It was good to see Bloc back in its spiritual home in Minehead.
Reading your biography, we can find the name of “Red Bull Music Academy”. Can you tell us something about your experience in Madrid?
I was invited to be a lecturer at the academy in 2011. It was a great chance to speak about my story in music, as well as offer aspiring musicians some tips that I’d learned along the way. Also I got to hang out in the studios there with some participants as well as play a gig there too.
You remixed artists like Radiohead, The XX and M.I.A. How did you feel to work with these artists? Are there also other artists would you like to collaborate or other things would you like to do in your career lately?
It’s always an honour to be invited to collaborate with artists whose music you’ve been listening to for a long time, and also interesting to see how their music is pieced together. For example Radiohead’s stems were fascinating, and super detailed.
You are also the label owner of “Pearson Sound”, how and why did you decide to open a label? Which is the “mission” of Pearson Sound label?
It’s not really a label, just an outlet for my own productions without waiting on other label’s schedules. There isn’t any mission around it.
Listening your sets and your productions we understand that you have a very wide musical culture. I am curious to ask you, how did you get into the music and where does your musical culture?
I got into music like most kids do, through listening to the radio and my musical tastes have grown along with the people I grew up with. I was taught how to play piano quite young as well which helped. I started making music using computers and keyboards around the age of 11, so I started pretty young![/tab]
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