Paul Oakenfold è, per fama, il dj numero uno del Regno Unito. Ha contributo profondamente allo sviluppo della scena musicale mondiale, dal rap/hip-hop alla dance fino alla trance. La sua fama si è sparsa per l’intero globo, incassando successi ovunque e collaborando, citando alla rinfusa, con gli U2 per la riuscita del loro album “Achtung Baby”, con le radio della Grande Mela, con i Beastie Boys. Momento topico: il primo viaggio ad Ibiza, dove scopre la produzione musicale. Si afferma in Inghilterra, poi in America dove fa di Las Vegas il centro della Dance music. Aumenta la propria notorietà fondando la Perfecto, etichetta culla di molti artisti. Nel ’95 diventa il primo dj a suonare sul main stage del Glastonbury Festival. Ottiene ulteriori collaborazioni con artisti del calibro di Snoop Dogg e Madonna, incoraggia talenti come Timo Maas e Hernan Cattaneo e produce la soundtrack per il film “Swordfish” (con John Travolta e Halle Berry). Non è mai stato il tipo da tirarsi indietro, né il tipo da restare con le mani in mano. I periodi d’oro di Paul hanno segnato profondamente alcuni passaggi storici nella club culture mondiale, e ancora oggi non sembra voglia fermarsi.
Ciao Paul e benvenuto su Soundwall! Hai cominciato a far uscire dischi fin da quando avevi 16 anni, a quanto sembra la tua prima serata risale agli anni ’70 in un wine bar… Cosa ti ha portato ad iniziare a praticare il djing così da giovane? Ci sono stati artisti in particolare che ti hanno ispirato all’inizio o ci sono stati altri che ti hanno dato un aiuto diretto per diventare dj?
Ho iniziato a praticare il djing in un piccolo cocktail bar in Londra Sud tra l’82 e l’83. Al tempo non c’era nessuno che potessi contattare in grado di aiutarmi: avevo sì un paio di amici che erano all’epoca dj abbastanza famosi, ma non li coinvolsi mai direttamente nel mio apprendistato, feci tutto da me.
Il tuo fortissimo desiderio di crescere, migliorare le tue capacità e la conoscenza nel settore della musica ti ha portato a New York, nei primi anni ’80. Quanto è stato importante il tempo che hai trascorso negli States?
E’ stato molto importante, uno dei punti di svolta della mia vita. L’esperienza di vedere Larry Levan suonare al Paradise Garage – ecco, è da lì che proviene la mia ispirazione.
A metà anni ’80 ritorni in Inghilterra: hai continuato a suonare, ma hai anche lavorato come promoter e A&R, ritrovandoti coinvolto con la crescita della scena rap, lavorando con artisti come i Beastie Boys e Run DMC. Ricollegandoci però alla tua carriera da dj, questa esperienza quanto è stata benefica per la tua crescita personale come producer, col senno di poi?
A quel tempo stavo imparando il music business dal basso proprio dalle fondamenta e in tutto e per tutto, arrivando così a rendermi per bene conto quale era la strada che volevo percorrere e come andava percorsa. Una volta chiara in testa questa cosa, è stata giusto questione di rimanere sempre, e intendo sempre concentrati sull’obiettivo.
Nel 1987 sei andato a visitare Ibiza, l’isola in teoria tutta dedicata alla musica: un viaggio che ha l’aria di esser stato un punto di svolta nella tua vita. L’anno seguente inizi a produrre, fonando anche la Perfecto. Un’etichetta che ha avuto un ruolo cruciale nella storia della musica, pubblicando pezzi di artisti del calibro di David Guetta, Infected Mushroom, BT e tanti altri. Quanto è stata importante la Perfecto nella tua vita, quanto lo è ancora e qual è stata la cosa di essa che ti ha reso più orgoglioso?
La Perfecto è e sarà sempre importante per me. E’ una delle poche label che ha “abbracciato” così a lungo la storia della dance music. E’ in continua evoluzione e oggi sono così entusiasta di ogni release tanto quanto lo ero con quelle di allora.
Proseguiamo. Siamo nella metà degli anni ’90: sei diventato uno dei dj più popolari e una superband come gli U2 ha bisogno delle tue capacità di produttore. Inoltre, il Ministry of Sound nasce – e tu giochi un ruolo cruciale in questo – e il Cream di Liverpool ti vuole come resident. Ripensando a quei tempi, quanto riuscivi a renderti conto di quanto stava succede? Quanto eri consapevole che stavi diventando un’artista dalla fama e dal potere immensi, e quanto invece succedeva tutto così velocemente da non darti nemmeno il tempo di rendertene conto?
Quando entri nel frullatore della quantità enorme di lavoro da fare e di viaggi da compiere in giro per il mondo, riesci a concentrarti solo sul qui&ora, non hai modo di riflettere con oggettività su quello che ti sta accadendo. Esattamente come la tecnologia, la dance music si evolve ad un ritmo così veloce da non darti nemmeno la possibilità di fermarti un attimo e ragionare a lungo raggio, è già troppo impegnativo comprendere e gestire ciò che sta accadendo lì sul momento. Comunque sì, indubbiamente quegli anni sono stati veramente speciali, hanno dato vita a bei ricordi che credo mi porterò dietro per sempre, ma il mio pensiero è sempre e comuque rivolto prima di tutto verso ciò che accadrà, non ciò che è già accaduto.
Il 1999 ti vede tornare in America, ma questa volta come artista affermato. Com’è stato ritornare negli Stati Uniti col ruolo di stella planetaria dell’elettronica e non più come giovane di belle speranze?
In quel periodo ero semplicemente strapieno di date da fare, e contemporaneamente stavo inaugurando un’altra strada che col tempo per me è diventata artisticamente fondamentale: lavorare alle colonne sonore. Non avevo quindi proprio il tempo di pormi delle domande o di ripensare a cos’era stato anni addietro.
Con il nuovo millennio pubblichi tre album, “Bunkka”, “Another World” e “A Lively Mind”, tutti di grande successo e impreziositi da collaborazioni con musicisti provenienti da differenti generi: da Nelly Furtado a Perry Farrell, da Ryan Tedder a Pharrel Williams. Inizialmente è stato difficile lavorare con artisti di questo calibro, che nel loro campo erano già delle megastar, e guadagnarsi il loro rispetto?
Quando hai a che fare con musicisti del genere, tra l’altro ognuno con una sua forte e distinta personalità artistica, devi imparare prima di tutto ad “ascoltare” quella che è la creatività altrui, lavorando attraverso un processo di rispetto reciproco da un lato e di voglia feroce di dare il meglio di se stessi dall’altro. Questo è l’atteggiamento da avere obbligatoriamente quando ti ritrovi a collaborare con figure di questa statura. Non è semplice, non è immediato, ma quando ci riesci i risultati finali sono talmente belli da ricompensarti di ogni sforzo compiuto.
Nel 2008 ottieni residenze in diversi club a Las Vegas: un ambiente piuttosto inusuale per un dj europeo. In poco tempo però la tua presenza e il tuo lavoro lasciano una profonda traccia sul panorama del clubbing della città. Quanto è cambiata la Las Vegas del clubbing, in questi anni?
Esattamente come tutta la scena dance americana, Las Vegas è profondamente cambiata e continuerà a cambiare profondamente. In pochissimo tempo è diventata comunque la capitale della scena dance negli Stati Uniti.
2011: numerosi EP in uscita e la collaborazione con gli Infected Mushroom. Che dire allora del 2012? Cosa dobbiamo aspettarci da te e dalla Perfecto?
Ho intenzione di concentrarmi maggiormente sui miei live show: abbiamo un po’ di idee davvero forti da portare in giro, con visuals che prendo direttamente da riprese fatte da me durante i viaggi, viaggi che sono veramente continui, senza pausa. Finalmente poi pubblicherò il mio album “Pop Killer”, che uscirà prossimamente, e naturalmente faremo uscire svariati singoli, remix e compilation, il tutto sulla Perfecto.
Grazie mille per il tempo che ci hai dedicato. E’ un onore per noi!
Piacere mio, ciao.
English Version:
Paul Oakenfold is the best Dj in the UK. He was a great help to contribute to the development of the world scene, from Rap/Hip-Hop to Dance to Trance. His fame spread throughout the globe, grossing successes everywhere and collaborating also with U2 for the success of their album “Achtung Baby”, with the radio of the Big Apple, with Beastie Boys. He travel to Ibiza, he discovered music production. He claims in England, then in America where he makes of Las Vegas the center of Dance Music. He increase his fame by founding Perfecto, home-label of many important artists. In ’95 he became the first Dj to play on the main stage of the Glastonbury Festival. He gets more authority collaborating with artists such as Snoop Dogg and Madonna, he encourages talents as Timo Maas and Hernan Cattaneo and he produce soundtracks for the film “Swordfish” (with John Travolta & Halle Berry) He never wans’t the type to back away, neither the type to stand with idly by. Paul’s golden ages were unforgettables for all the world and he doesn’t want to stop.
Hi Paul and welcome on Soundwall! You started to spin the records when you were 16 years old, apparently your first booking dates back to the 70’s and it was in a wine bar…What led to you start Djing at such a young age? Were there any artists in particular that inspired you in the beginning or who were more directly involved in helping you learn to Dj?
I started Djing at a small Cocktail bar in South London between 1982-83. At that time there really wasn’t any ‘one’ person I can recall that was responsible in helping me. I had a few friends who were recognised Djs but none that were directly involved.
You had a desire to grow and improve your skills and knowledge in the music industry leading you to New York in the early 80’s. How important was the time you spent in the States back then?
It was very important, one of the those influential turning points that you get in life. The experience of seeing Larry Levan spin at the Paradise Garage – that’s were my inspiration came from.
In the mid 80’s you returned to England: you kept on playing, but you also worked as a promoter and a&r being involved with the growing rap scene, working with artists like the Beastie Boys and Run DMC. Connecting it back to your dj career, did this experience lend much benefit to your own rise as a producer in the early years of your work?
At that time I was learning the ‘then’ Music Buisness from the bottom up and discovered from there which way I wanted to go. When I had fixed on that goal it was a case of staying focused.
In 1987 you visited Ibiza, the island supposedly devoted to music: journey that was to be a turning point in your life. The following year you started to produce and also founded Perfecto. A label that had a crucial role in the history of Dance music, releasing music from artists like David Guetta, Infected Mushroom, BT and many others. How important was and is Perfecto in your own life and what are you most proud of having achieved with the label?
Perfecto has and will always be important to me. It’s one of the few labels that has spanned so long of Dance music’s history. It’s constantly evolving as a creative outlet and I’m as excited about each release now as I was when I first started it back in the day.
We’re in the mid 90’s, now: you’ve become one of the most popular Djs, a superband like U2 is in need of your production skills. Plus, the Ministry Of Sound is being established – and you play a crucial role in that – and Liverpool’s Cream select you as their key resident. Looking back, what stands out most about that period of your life and being, at that time, the biggest Dj in the world did you have much time to take it all in or did it all happen so quickly?
When you’re in over-drive with work and travel, you’re in the moment and things around you happen at such a pace. Like technology, Dance music evolves at such a rapid rate that there’s not often time or space to reflect back. Yes they were very special times that I will always have fond memories of – but I’m more focused on what’s coming in the future.
1999 sees you going back to America but this time as an established artist in your own right. How was it arriving back in the US but this time as one of the most famous electronic stars on the planet?
That time was all about really full on touring, so natrually I was very busy but I was also discovering another outlet with my passion for making music for film.
The new millennium sees the release of three albums, “Bunkka”, “Another World” and “A Lively Mind”, all of them highly successful and being graced by collaborations with musicians coming from different genres: from Nelly Furtado to Perry Farrell, from Ryan Tedder to Pharrell Williams. In the early years was it difficult working with such artists, whom in their own respective fields where megastars, gaining their respect?
Working with such very different artists you have to get to understand eachother’s creativity, develop a mutual respect and maintain that desire to do your best, it’s a necessary process that has to be achieved to collaborate successfully. When you get that the results are often really rewarding.
In 2008 the residencies in several clubs in Las Vegas cames: quite un unusual setting for an European Dj but your commitment to the city undoubtedly help change the landscape of Las Vegas clubbing forever. In your own view how much has Vegas changed from when you first started there?
As with the whole US Dance scene Vegas has changed and will continue to do so. It’s fast becoming the apex city for Dance Music in the US.
2011, now: several EP’s released and the collaboration with Infected Mushroom. What about 2012? What should we expect from you and also Perfecto?
I intend to focus more on my live shows, we have a few amazing tour concepts with killer visuals that I am taking on the road on a really extensive tour schedule. I finally have my next artist album Pop Killer coming out and of course there will be leads of singles, remixes and compilations coming out on Perfecto.
Thanks a lot in advance for the time you’ve dedicated. It’s an honour for us!
My pleasure, Ciao.