Se siete entrati in crisi d’astinenza dopo aver letteralmente consumato le vecchie compilation confezionate da Cassy, Tama Sumo, Prosumer e Nick Hoppner non vi resta che attendere qualche giorno, recarvi al vostro record store di fiducia e chiedere di Steffi. E’ proprio l’artista olandese, infatti, la figura scelta da Ostgut Ton per il quinto mix della bellissima serie “Panorama Bar”. Nonostante la sfida sia una di quelle più probanti le premesse sono delle migliori, dobbiamo ammetterlo. Steffi è nel pieno di un periodo più che fertile: in giro da settimane con il nuovo live show Third Side nato dalla collaborazione con gli Analogue Cops, sta contemporaneamente lavorando al suo secondo album e preparando nuove release per Dolly, la sua etichetta. Niente di meglio dunque di una raccolta che tagli trasversalmente house e techno per porre l’accento sul suono che sta caratterizzando questo stimolantissimo periodo. Sedici tracce, di cui sei inedite, vi terranno per mano mentre esplorerete la “musica secondo Steffi”, senza compromessi com’è da tradizione dalle parti di Ostbahnhof.
Concentrare in un tempo limitato storie sentimenti e sensazioni da trasmettere con la musica è qualcosa di molto personale, per questo riuscire a lasciare il segno in questo tipo di sfida rappresenta un’impresa mai banale e difficile da superare a pieni voti. Steffi, tuttavia, conferma le premesse, portando a termine la raccolta con decisione, riuscendo a racchiudervi tutto il suo talento ed il suo estro. “Panorama Bar 05” è una compilation senza pecche e senza sbavature, di quelle che degnamente seguono i lavori di Norman Nodge, Ben Klock (che per la verità hanno preso in consegna, rispettivamente, il numero sei ed il numero due della serie “Berghain”), Cassy e Nick Hoppner. Settantaquattro minuti dove nulla è lasciato al caso, per questo non fatevi intimorire dalle prime tracce dove la melodia e “l’aria” la fanno da padrone. Piuttosto siate confidenti e prestate l’orecchio ad un ascolto attento, lasciatevi modulare dal sound Chicago di Fred P nell’inedito “Project 05” e dall’house di “A Stab In The Dark” (Juju & Jordash su Ostgut Ton, anche questo inedito) perché, una volta rotti gli argini, il piedino dovrebbe aver preso il via. Inesorabilmente. Da lì in poi ci si lascia trasportare che è una bellezza e i lavori di Steffi (“DB011”, una delle prossime uscite su Dolly) e Dexter (“Jawada”) rappresentano semplicemente il miglior rush finale che avreste potuto immaginare. Tutto bello, anzi bellissimo, specie “Juan Two Five” di Trevino, ciliegina sulla torta di una raccolta di classe.
Come dite? Ne volete ancora?