Eric Estornel ha una storia musicale lunga e articolata, che comincia nello scorso millennio e attraversa una serie di alias diversi, dei quali solo due sopravvivono a oggi: Maetrik e Maceo Plex.
Finora, le due identità sono sempre rimaste piuttosto distinte, col primo delle due oscuro e alieno e il secondo sexy e festaiolo; Maetrik l’anima techno, orientata al futuro e ai suoni duri e fantascientifici, Maceo Plex quella un po’ più retrò che ammicca agli anni ottanta e al pubblico, senza timore di essere crowdpleasing. Non c’è mai stato molto contatto tra i due alias: ok, nei dischi di Maceo Plex lo senti che il basso bello potente può arrivare solo da uno che un po’ di sound design alle spalle ce l’ha, e negli ultimi Maetrik un po’ più di faciloneria ha iniziato a fare capolino, ma prima d’ora la distinzione tra le due anime della stessa persona è sempre stata nettissima, al limite del bipolarismo.
Poi però capita che Eric debba compilare un Dj-Kicks, e come la tradizione della serie impone si trovi anche a dover confezionare una traccia inedita per l’occasione, ed ecco che, non si sa come nè perchè, Maceo incontra Maetrik.
“Galactic Cinema” ha lo stesso andamento disco e lo stesso vocal ammiccante dei Maceo Plex su Crosstown Rebels e su Visionquest, ma il basso è più rotolante del solito, più profondo, più cupo… in una parola, “più techno”. A metà della traccia, poi, quando ormai ci avevamo preso gusto a sculettare tutti gioiosi, arriva un synth mononota a introdurre la pausa, e da lì in poi è l’oscurità a prendere piede: Maetrik affianca Maceo, e insieme ci fanno scuotere tutto lo scuotibile.
Ora che Eric sembra aver risolto le sue crisi d’identità e aver trovato un suono unico che unisca le due strade che ha sempre percorso, credo sia lecito aspettarsi grandi cose.