Dietro al nome Droog si cela il trio composto da Brett Griffin, Justin Sloe e Andrei Osyka, rispettivamente un avvocato, un amministratore informatico per un associazione no-profit e, praticamente, il manager del trio. Di casa a Los Angeles (e guai a spostarli da lì) si sono fatti conoscere per i loro ‘rooftop party’ e le loro esibizioni al WMC, al BPM Festival etc…, guadagnandosi di diritto la residenza al club Avalon di Los Angeles (uno dei più grandi negli States). Nel 2009 decidono di creare la loro etichetta, la Culprit, che riscuote un notevole successo fin dalla sua nascita con release di Matt Tolfrey, Inxec, Hot Natured, Lee Foss, Manik, Subb-an, e molti altri… Nel 2011, tra le tante cose, hanno mixato per Damian Lazarus il secondo volume del Rebel Rave e pubblicato sulla loro etichetta la compilation ‘Above The City’. A fine marzo verranno per la prima volta in Italia, abbiamo quindi colto l’occasione per scambiarci due chiacchiere.
Ciao, è un piacere avervi su Soundwall.
Partiamo dall’inizio: come vi siete conosciuti e come siete giunti a suonare assieme?
Noi tre ci siamo incontrati andando a feste e nei club di Los Angeles, circa 8 anni fa. Siamo stati solo amici per un po’ prima di decidere di iniziare a realizzare party e fare i dj assieme.
Da dove deriva e cosa significa il nome ‘Droog’?
Droog è un riferimento ad uno dei nostri film e libri preferiti, ovvero Arancia Meccanica. Il gruppo dei protagonisti chiamavano loro stessi ‘drughi’ che deriva dal termine russo ‘amico’. Abbiamo pensato che suonasse bene e ci piacevano i molteplici significati della parola.
Com’è il panorama musicale a Los Angeles, in particolare sono curioso di sapere dei vostri ‘rooftop party’ e che spazio vi siete ritagliati con la vostra etichetta Culprit?
La scena musicale è veramente in forte espansione per molti versi, sia per quel che riguarda gli enormi festival ed i rave, sia per quanto riguarda lo scenario più piccolo ed underground. Voglio dire, ci sono stati per anni party nei freddi magazzini di Los Angeles, come il leggendario Sublevel di Doc Martin e gli eventi techno Droid ma ora vi è più che mai un enorme varietà di cose, credo. Culprit ha discretamente contribuito a portare un po’ del profondo suono europeo a L.A. negli ultimi 5 anni. I rooftop party allo Standard sono stati i nostri eventi esclusivi ed hanno contribuito ogni mese ad unire molto la scena musicale secondaria. È il nostro posto preferito per dare feste a L.A., senza dubbio.
Già che l’ho citata è doveroso chiedervi della Culprit Record: quale era l’idea che vi ha portato a dare vita a tale etichetta? Siete orgogliosi del suo successo?
Dopo qualche anno a creare eventi in città ed essendo diventati amici degli artisti della nuova generazione house e techno, come Jamie Jones, Matt Tolfrey, i Soul Clap, Tanner Ross etc… era ovvio per noi che il passo successivo fosse quello di creare un veicolo per distribuire musica originale che contribuisse a spingere la scena musicale di Los Angeles cercando di farle raggiungere un’esposizione a livello globale. Culprit è stata il fulcro di tale piano e siamo molto orgogliosi del suo successo.
Come fate a conciliare i vostri lavori con il djing, anche per via degli orari completamente differenti (giorno e notte)? Se non fosse per le bollette da pagare e l’assicurazione sanitaria lascereste tutto per dedicarvi solo alla musica?
Ebbene, due di noi hanno definitivamente lasciato tutto ciò che facevano prima per concentrarsi sulla musica, che è una sfida finanziariamente parlando, come molti altri artisti vi diranno. Ma con tutto quello che stavamo facendo, come l’etichetta, il lancio di eventi, creare musica e viaggiare per esibirsi come dj, è quasi impossibile mantenere un lavoro regolare e fare tutto ciò.
Ho letto che ogni tanto solo 2 di voi vanno a fare una gig mentre il terzo rimane a L.A. o suona in altro posto, come vi ‘spartite’ le gig?
A volte sono due, alte volte uno solo… è molto difficile per i promoter permettersi tutti e 3 noi alla volta, così siamo flessibili nel modo in cui ci approcciamo. Si lancia una moneta per decidere chi va e dove…
E quando siete tutti e 3 alla console come vi dividete il lavoro durante un esibizione? Che equipaggiamento utilizzate? Mai pensato/provato un live set?
Dobbiamo solo andare avanti e indietro con brevi mini-sets, è dura contribuire con qualcosa di figo mentre un’altra persona sta suonando…se mai arriveremo a fare live set, lì si che più di una persona può essere coinvolta nello stesso momento. Ma non crediamo di aver creato musica a sufficienza per prendere in considerazione un live set. Siamo prima di tutto dj, quindi ci stiamo concentrando su questo.
Per quanto riguarda invece le vostre produzioni in studio a che apparecchiatura utilizzate?
Come software abbiamo scelto di utilizzare Ableton, con una bella collezione di plug-in ed una vasta libreria di sample che abbiamo messo insieme in anni. Abbiamo accesso ad alcuni bei dispositivi esterni per incrementare tutto ciò, come Juno 106, Moog Voyager ed i synth SE-1.
E tra le produzioni: come si è sviluppata la collaborazione con Inxec?
Siamo stati amici di Chris “Inxec” per alcuni anni prima di recarci in studio con lui un anno e mezzo fa. Stava a casa mia (di Andrei) quando era di passaggio per L.A. e semplicemente decidemmo di andare in studio per giochicchiare. Quello che ne è venuto fuori fu l’EP per la Crosstown e la traccia in uscita su No.19 Music. Da allora abbiamo prodotto assieme regolarmente nonostante siamo raramente nella stessa città. È rasserenante lavorare con Chris, è fantastico.
Il 31 marzo suonate per la prima volta in Italia, cosa ne pensate del nostro bel paese musicalmente parlando? Avete qualche sorpresa in serbo per il pubblico italiano?
L’Italia, oggi, è senza dubbio uno dei centri della nostra scena musicale, molti produttori di talento vengono da lì, inclusi alcuni con cui abbiamo lavorato con la Culprit come Nico Lahs e Lula Circus. È eccitante debuttare in Italia, è stato il nostro obiettivo per un po’. Abbiamo un sacco di nuove chicche targate Culprit mixate con alcune cose classiche pronte per voi!
Infine la classica domanda: cosa dobbiamo aspettarci da voi (Droog) e dalla Culprit nei prossimi mesi?
Abbiamo un sacco di cose in uscita, molte delle quali prodotte con Inxec e qualcosa solo nostro: abbiamo appena fatto un remix su Noir Music 2, un remix di Gavin Herlihy per Get Physical, una traccia per la compilation di No.19, un nostro nuovo EP per Supernature ed altro ancora… Anche Culprit ha diverse cose interessanti in serbo, come due EP dell’incredibile jozif, alcune cose da Matt Tolfrey & Lazaro Casanova ft. Nikko Giblet, Ahmet Sisman, nuovi nomi come Climbers e tanto altro ancora…
Grazie per il vostro tempo! Aspettiamo di sentirvi!
English Version:
Behind the name Droog there’re the trio composed by Brett Griffin, Justin Sloe and Andrei Osyka, respectively a lawyer, an IT administrator for an education no-profit and, practically, the trio’s manager. At home in Los Angeles (and woe if you try to move them from there) they become known for their ‘rooftop’ party and their performances at the WMC, the BPM Festival etc. and gained the residence at the Avalon Club in LA (one of the biggest in the States). In 2009 they decide to create their own label, Culprit, which obtained a great success since its birth with release of Matt Tolfrey, Hot Natured, Lee Foss, Manik, Subb-an, etc. In 2011, among other things, they have mixed for Damian Lazarus the second volume of Rebel Rave and release on their label the compilation ‘Above the City’. At the end of march they will for the first time in Italy, so we took the opportunity to exchange a few words.
Hello, it’s a pleasure have you here on Soundwall.
Start from the beginning: How did you meet and how did you come to play together?
The three of us met while going out to parties and clubs in L.A., about 8 years ago. We were friends for a while before we decided to start throwing parties and dj together.
Where the name Droog comes from and what does it mean?
Droog is a reference to one of our favorite films – and books – called Clockwork Orange. The group of main characters called themselves “droogies” which is derivative from Russian for “friend.” We thought it sounded catchy and liked the multiple meanings of it.
How is the music scene in Los Angeles, I’m curious to know about your ‘rooftop party’ and which role has assumed your label Culprit in that scene?
The scene is really booming in many ways… Both the massive festival and rave scene and the smaller more underground one. I mean, there have been cool warehouse parties in Los Angeles for many years, like Doc Martin’s legendary Sublevel and Droid’s techno events. But now there is greater variety of stuff than ever, i think. And Culprit has done a fair amount to bring some of the European deeper sound to L.A. in the past 5 years. Rooftop parties at the Standard have been our signature events and have helped unite a lot of the sub-scenes every month. It’s our favorite place to throw parties in L.A., without a doubt.
I mentioned already so I’ve to ask you about Culprit Record: What was the idea that brought you to give life to that label? Are you proud of its success?
After a few years of throwing events in the city and becoming close to artists of the new generation of house and techno, like Jamie Jones, Matt Tolfrey, Soul Clap and Tanner Ross etc., it was obvious to us that the next step is to create a vehicle for releasing original music that would help push the L.A. scene were trying to create to the global level of exposure. Culprit was the centerpiece of that plan and we are very proud of its success
How do you balance your works with the djing, also because they have completely different timetables (day&night)? If there were no bills to pay or health insurance would you leave your works for dedicate yourself to music only?
Well, two of us have indeed left whatever we were doing before to focus on music, which is a challenge financially, as many artists will tell you. But with everything that we are doing, such as the label, throwing events, making music and traveling to dj, its almost impossible to hold down a regular job and do this.
I read that sometimes only 2 of you go for a gig while the third remanis in L.A. or play in another plas, how do you ‘share’ the gig?
Sometimes it’s two, other times its solo…it’s very hard for promoters to afford three of us at a time so we are flexible in how we approach it. We flip a coin as to who goes where…
And when you are all on the console how do you divide the work during a performance? What equipment do you use? Nerer thougt about/tried a live set?
We just go back and forth with short mini-sets, its tough to contribute something cool while another person is playing…if we ever get to doing live sets, that’s when more than one person can be involved at the same time. But we don’t feel like we’ve created enough music to even consider a live set. We are djs, first and foremost, so we are focusing on that.
As regards your studio what equipment do you use?
We use Ableton as our software of choice, with a nice collection of plug-ins and vast sample libraries that we took years to put together. We have access to some nice pieces of outboard gear to supplement that, like Juno 106, Moog Voyager and SE-1 synths.
Among the productions: how it has developed the collaboration with Inxec?
We’ve been friends with Chris “Inxec” for a few years before we got into the studio with him a year and a half ago. He was staying at my (Andrei’s) house while passing through LA and we just decided to play around in the studio. What came out was the EP for Crosstown and a track that’s coming out on No. 19 Music. Since then we’ve been producing together regularly even though we are rarely in the same city. It’s just comfortable working with Chris, he is awesome.
On March 31 you played for the first time in Italy, what do you think musically speaking of our country?
Do you have some surprises for the Italian public?
Italy is definitely one of the centers of our scene now, so many talented producers are coming out from there, including some that we have been working with at Culprit like Nico Lahs and Lula Circus. It’s exciting to be making our debut in Italy, its been our goal for a while. We have a lot of fresh Culprit jams mixed in with some classic stuff ready for you!
Finally, the classic question: what should we expect from you (Droog) and from the Culprit Record in the next months?
We have a lot of stuff coming out production-wise, a lot of it with Inxec and some solo stuff: just had a remix on Noir Music 2, a remix of Gavin Herlihy for Get Physical, a track for No. 19 compilation, an EP of original tracks for Supernature and more… Culprit also has some exciting things in store like two EPs from the amazing jozif, stuff from Matt Tolfrey & Lazaro Casanova ft. Nikko Gibler, Ahmet Sisman, new exciting names like Climbers etc…
Thanks for your time! We’re waiting to hear you!