Conosco Dragosh ormai da diversi anni, visto che abitiamo nella stessa città, ma mai avrei pensato di ritrovarmi faccia a faccia con lui per un intervista… Oggi, dopo il suo ultimo salto di qualità su Desolat, Dragosh ha iniziato a pieno regime l’attività di dj e producer confermando la sua professionalità e sopratutto il suo talento che già aveva mostrato con le precedenti produzioni sulla label di Steve Lawler.
Allora Dragosh…inizia a raccontarci il tuo percorso musicale…quando, come e perchè hai
imboccato la strada del producer?
Innanzitutto grazie per l’intervista!
Sono cresciuto con vari generi musicali, quello che più mi ha segnato è stato il rap. Poi, a 15 anni ho “preso in mano” per la prima volta un software per fare musica e da allora diciamo che non ho più smesso.
Ascoltando le tue prime tracce si sente molto “Jazz”…è un caso oppure sei un appasionato del genere?
Tra le mie prime uscite c’è un pò di jazz è vero, ma il preciso motivo non te lo sò dire. Mi spiego meglio: il jazz mi piace come mi piace tutta la musica in generale ma quando produco faccio quello che sento al momento e non seguo mai una “linea” precisa.
Adesso cosa ti piace di più? Segui un genere in particolare oppure ti piace improvvisare?
Cosa mi piace ora è difficile dirlo, diciamo poco del nuovo house e techno e tanto dal vecchio hiphop. Non mi è mai piaciuto seguire un genere in particolare, non seguo la moda, la tendenza o chiamala come vuoi. Dal mio punto di vista chi segue la “moda” rimane sempre un pò indietro. Quando produco penso che i miei pezzi forse verranno pubblicati mesi o anni dopo. Ad esempio, quando ho prodotto l’EP su Desolat in giro si sentiva ancora la house vecchio stile, piena di hit hat, snare e qualche percussione. Quindi quando produco non seguo niente: produco e basta!!! Se poi riesco ad essere un passo avanti rispetto agli altri allora i pezzi cerco di pubblicarli altrimenti li suono e passo ad amici.
Dalla label di Steve Lawler, VIVa MUSIC, a Desolat di Loco Dice e Martin Buttrich…raccontaci quest’esperienza.
Beh…all’inizio pubblicare per Steve Lawler è stato davvero importante per me! Ho avuto buoni feedback e la gente ha apprezzato. Desolat è venuto con fatica e tanto lavoro tempo dopo. E’ sempre stata una label dalla quale imparare molto e credevo di non arrivare mai a pubblicare per loro, ma un bel giorno Loco Dice mi ha scritto e allora ho capito che forse le cose potevano cambiare. Ripeto, l’uscita su Desolat me la sono sudata. Ricordo sempre la gente che mi guardava in biblioteca mentre componevo in cuffia Scatter Place e mi muovevo come un deficiente. Diciamo che una volta arrivato su VIVa MUSIC non mi accontentavo più di quello che avevo fatto ma volevo sempre di più. Per questo che ho lavorato sodo e ho cercato una nuova label.
Dalla Romania all’Italia…cosa ne pensi della scena Elettronica di entrambi i paesi?
In Italia sono arrivato all’età di 15 anni, fino ad allora sono stato a Bucarest e Constanta però non avevo mai avuto grossi contatti con il mondo Club e Underground. A questa domanda quindi rispondo guardando la Romania da fuori e tenendo presente il mio background romeno. Penso che la Romania sia più aperta a nuovi orizzonti in ambito musicale. Basta guardare i party che si fanno, i club e ovviamente la musica che esce da quel paese. Ovviamente non tutto è bello e buono ma alcuni grossi artisti più o meno conosciuti secondo me sono dei geni! L’Italia invece ha grosse potenzialità e artisti bravi, erò vedo che non osa e la musica che sento mi fa venire in mente un commento di un amico a Vienna: “La tipica canzone italiana”. Purtroppo è vero, tante canzoni uguali senza anima e piene di loop scaricati da internet. Non voglio criticare ma voglio solo dire di non accontentarsi del solo loop e del bel groove ma fare di più che poi i buoni risultati arrivano.
Ultimamente stai suonando un pò in tutta Europa, fai un confronto tra i club italiani e quelli stranieri… secondo te quali sono i pro e i contro della nostra realtà?
In Europa ho suonato in club e party come Ministry of Sound, SunWaves, Kinski, Batofar e altri. In Italia ho suonato poco ma ho trovato in entrambi i casi gente pronta a divertirsi e a ballare sui miei suoni. Sinceramente i posti che vorrei toccare di più con la mia musica sono la Romania e l’Italia. Romania perché parto da li e vorrei ricambiare per il background musicale che mi ha dato. Italia perché ci vivo e vedo molti club e buoni party. Questo però non dipende da me ma dai promoter, se non hai certi agganci è difficile.
Passiamo ora ad analizzare il tuo ultimo EP, uscito il 21 Febbraio su Desolat….rompo io il ghiaccio, come mai hai deciso di chiamarlo “Warm Up”? A cosa ti sei ispirato di più per crearlo?
Il titolo “Warm Up” è stato scelto insieme al manager di Desolat e credo esprima bene l’essenza deldisco. I pezzi sono perfetti, credo, per ogni occasione: dal podcast ai grandi club. Loco Dice infatti li ha suonati prima della pubblicazione al Time Warp, Cocoricò e altri club. In generale per fare musica non cerco l’ispirazione ma piuttosto il momento giusto per farla. La canzone Scatter Place l’ho fatta un pomeriggio in biblioteca, Warm Up dopo cena e così via. L’unica ispirazione, se vuoi sono le piccole grandi cose che mi fanno stare bene: la mia ragazza, la mia famiglia, i miei amici e basta credo.
Ultima domanda (quella che interessa di più a tutti i tuoi fan)…Ora che stai iniziando ad avere fama internazionale, starai sicuramente pensando al tuo futuro… Quali sono i tuoi progetti?
I prossimi progetti sono molto semplici da definire ma forse difficili da realizzare. Vorrei fare poche release/rmx e far pubblicare solo il meglio. Attualmente sto lavorando ad un progetto molto interessante con uno dei più bravi artisti underground romeni che risponde al nome di Cally, che pochi conoscono ma tutti apprezzano i suoi pezzi (pubblicati e non) suonati quasi sempre da Raresh, Rhadoo e ovviamente da me in quanto suo fan. Stiamo cercando di creare pezzi particolari e forse difficili, però vedo che stanno già facendo saltare i dancefloors. Come gigs sto lavorando con Lars e M.in di Weplayminimal Booking e prossimamente abbiamo un pò di date interessanti. Il progetto musica con Cally verrà portato avanti insieme ad altri nostri amici nonché ottimi artisti come Fabio Almeria, Nicola Belli entrambi italianissimi e talentuosi e insieme ad un altro romeno della crew, Alexandru Parlogea aka Andi. So stay tuned !!! Grazie !!!