Un duo ben noto come gli Audiofly (all’Anagrafe Luca Saporito e Anthony Middleton) hanno una loro precisa ragion d’essere che, se fino a poco tempo fa poteva riguardare i loro stati d’animo e le evoluzione del suono prediletto, da qualche anno (precisamente dal 2011) sembra racchiusa nella label Maison D’Etre. Finora distinta dal groove tipicamente house dei principali attori che han già dato il massimo apporto su Supernature, sorella maggiore dell’ultima nata e prima label degli Audiofly, Maison D’Etre apre le porte a due talenti in ascesa totale. Igor Vicente e Vernon Bara alias Ultrasone sono i nuovi e gli ultimi volti che compaiono nel roster accompagnati dalle ritmiche uniche e distintive che li caratterizzano.
Assemblando “Tokyo Dusk”, EP di livello assoluto (release artwork compreso), Ultrasone danno la vita a tre brani davvero di impressionante fattura. Tema di fondo indubbiamente articolato nell’universo house soffre e sfrutta le contaminazioni degli ultimi anni, soprattutto nel groove e nella metrica della melodia. “Electric Orchestra” è irripetibile nelle sue battute e invasa costantemente da suoni puntiformi. Questo brano è esattamente il cambio passo che occorre in certi casi, dolce quanto basta per non esagerare, duro quanto serve per far capire che è finito il warm up. In parole povere, si parte!
“High Dawn” è una passaggiata che va dalle tenebre alla luce. Certamente il più scuro dell’intero EP, poggia su due pilastri la propria forza: kick e bassline dettano le regole di un gioco a cui prendono parte un’infinità di effetti in delay ed echos. “Tokyo Dusk” chiude l’out degli Ultrasone per Maison D’Etre. Si torna a più pacati giri/minuto e nelle realtà più soft del groove lenti, pur essendo sempre legati al suono inconfondibilmente strumentale proprio della release. L’emozione dell’alba sulla pista, i “magic moments” che ben conosciamo e che ci accompagnano da una vita.
Suono di spessore e tecnica di livello davvero alto per il sesto rilascio di casa Maison D’Etre. Imperdibile per gli amanti di questo suono, provare per credere.