Per chi ha un debole verso la Chicago house e sente ogni suono di Roland T909 come una stilettata al cuore, il nome Tevo Howard non sarà una novità. Chi invece non lo conosce, può gettare cuore e orecchie in una discografia piena di bassi rotondi, drums grezze e cantati profondi. Un tuffo nella Chicago di metà anni ottanta, d’altronde Tevo ha quel suono e quella città nel sangue. Questo ragazzo afroamericano ha sempre respirato musica ma ha cominciato a produrla casualmente, nel 2005. Un paio d’anni dopo nasce la Beatiful Granville Records, ma è solo l’inizio. Tracce come “Without Me” ed “Energia” sono diventate hit underground, le produzioni su Rush Hour ne hanno certificato e amplificato il successo, consacrandone il talento. Tevo è un personaggio diverso da quelli della ribalta, sceglie sempre un basso profilo, non è mai banale e ha un approccio che sembra quasi accademico. La musica è per lui passione e amore, ma soprattutto un’opportunità per arricchirsi culturalmente. Oggi è la Tevo Howard Recordings a continuare la sua storia di artista, ma il solco è quello scavato in precedenza. Non ci siamo fatti sfuggire l’occasione per intervistarlo e conoscerlo meglio.
Ciao Tevo, intervistarti è un grandissimo piacere. Prima di tutto, come stai ma soprattutto dove sei? So che soffri la nostalgia di casa lontano da Chicago…
Grazie per le parole gentili, mi sento privilegiato ad esser dove sono adesso, cioè in Germania. Un saluto a tutti i miei amici in Italia e a Chicago.
La tua musica è intimamente legata a Chicago, profondamente influenzata dalla cultura musicale che si diffondeva in città negli anni 80. Stazioni radio come WBMX sono state fondamentali nell’orientare i gusti delle generazioni che vivevano lì in quel periodo. Cosa ne sarebbe della Chicago house senza la WBMX? Ha cambiato, la WBMX intendo, il concetto di musica “pop” a Chicago?
Direi proprio di si. Per un abitante di Chicago la musica pop ha un significato diverso rispetto a qualsiasi altra persona. Questo ovviamente dipende sia dalla posizione geografica, sia dalla diffusione della house music in città. Visto che la musica pop dipende dal contesto territoriale e dai media con cui viene servita, è chiaro come noi di Chicago non abbiamo avuto la stessa musica rispetto al resto del mondo, specialmente durante i primi anni ottanta e fino a metà anni novanta. Mi ricordo che si incrociavano le macchine mentre ascoltavano il programma del sabato sera su WBMX quando era trasmesso in diretta. Molti di noi avevano una musicassetta nello stereo per registrare lo show prima di andare a qualche festa underground.
Fra gli anni settanta e ottanta “The Electrifying Mojo” è stato una fonte essenziale di ispirazione per quasi tutti i dj di Detroit. Questo rappresenta qualcosa di simile a quanto fatto dalla WBMX a Chicago durante la tua crescita. C’è un equivalente radiofonico del Mojo per Chicago? In caso contrario, quale artista di Chicago ti ha maggiormente influenzato a quei tempi?
Non sono a conoscenza di come funzionasse la radio del Mojo a Detroit. Da bambino, a Chicago, Detroit sembrava un’altra nazione. Spesso in Europa si confondono in qualche modo le due città, mentre ci sono tante persone di Chicago che non sono mai state a Detroit. La prima volta che sono andato là ero troppo giovane per ricordare, quindi posso dire che la prima volta è stata qualche mese fa. Grande rispetto per Detroit, ma per farla breve, noi siamo Chicago. Equivale a dire che Roma è Torino o Firenze.
Seguendo leggende del calibro di Steve “Silk” Hurley o Larry Heard, tanto per nominarne qualcuno, sei adesso l’esponente più autentico della Chicago house fra le nuove generazioni. Come ci si sente?
È un grande onore. Comunque non ci sono parole per spiegare quanto sia stato importante conoscere i grandi artisti di questo genere. Una volta ho ringraziato Robert Owens per aver costruito la strada su cui cammino. Adesso tocca sicuramente a me ispirare e contagiare gli altri, come a loro tempo fecero i pioneri della house con me. In altre parole, il sogno che avevo da bambino è stato reso possibile da gente come Larry Heard e Steve Hurley. Sono stati fra i primi ad ispirarmi e rendermi orgoglioso di essere nato a Chicago.
La house è ampiamente cresciuta a livello internazionale e il suo centro sembra essere lontano da Chicago. Parlando esclusivamemnte di musica house, sembrerebbe che Chicago abbia un grande futuro alle sue spalle, invece che dinanzi. Cosa ne pensi?
Chicago ha avuto una lunga storia per essere “avanti” in musica e cultura. Come abitante di Chicago mi sento assolutamente di affermare che sia ancora così. Lì puoi apprezzare e abbracciare qualsiasi stile di musica, e cosa più importante, non verrai mai guardato dall’alto verso il basso per via di questa scelta. Per quanto mi riguarda, giudicare qualcuno per la musica che ascolta è qualcosa che appartiene al passato, ma è largamente dovuto alla cultura imposta nella maggior parte del mondo. Che si tratti di Jazz, Country, Rock and Roll, Pop, House o qualsiasi altro genere, noi siamo prima di tutto delle persone. Criticare qualcuno perché preferisce la Chicago juke music all’ house è qualcosa che non capita spesso a Chicago, e se qualcuno lo fa è generalmente emarginato. Preferisco dire, fammi ascoltare la tua migliore traccia juke invece di dire che fai schifo perché la ascolti. Ciao DJ Spin e Sluggo a Chicago.
Qualche artista locale (di Chicago) a cui manca un meritato successo?
Johnny Fonseca, che è un ex skateboarder della Real Skateboards negli anni novanta. È mio partner dal 2005 e per farla semplice può gestire qualsiasi gente li balli di fronte. Abbiamo suonato insieme per un totale di 4 anni a Chicago, ma in un locale underground, senza esposizione mediatica. Io e Johnny abbiamo riempito la sala del People Lounge (1560 N. Milwaukee) per tre anni, tante storie da raccontare, bella musica. Johnny suonava di tutto, dalla salsa ai classici house…metteva anche classic Hip-Hop…poteva mettere qualsiasi cosa di cui ce ne fosse bisogno.
Hai gestito la leggendaria Beatiful Grannville Records (BGR) da quando la Tevo Howard Recordings (TTHR) ha preso il suo posto nel 2011. Ho letto storie diverse a riguardo, sia che è stata chiusa per concorrenza spietata, sia per una tua scelta artistica. Puoi fare chiarezza su questo punto e dirci dove TTHR si differenzia da BGR?
BGR ha chiuso sia perché il progetto era completo e sia perché ho realizzato che label più grandi la stavano osteggiando. TTHR è stata impostata come una label più grande, in grado di coprire più aspetti di uno specifico genere musicale. Offriamo un catalogo di artisti sia emergenti che completamente nuovi. TTHR si occupa anche di arrangiamenti e composizioni, visto che questi aspetti rappresentano la mia naturale evoluzione da artista.
Rick Poppa howard è tuo padre ed è un musicista blues con cui hai prodotto 4 singoli. Puoi raccontarci dell’impronta paterna presente nella tua musica? Qual è stato il processo che ha portato alla composizione di tracce come “Do What You Have To Do” oppure “I Won’t Lay Back”?
È vero che seguo le orme di mio padre. È anche vero che lui suona professionalmente batteria e percussioni. Comunque soltanto la sua voce è stata inserita nei dischi che abbiam fatto e devo dire che ha fatto un gran lavoro. Tutta la musica che produciamo insieme è arrangiata da me, mentre i testi sono scritti da mio padre Rick. La prima sessione per registrare in studio è stato uno dei momenti più belli passati in compagnia di mio padre. Mi ricordo che abbiam scritto 5 canzoni, io la musica e mio padre i testi. Alcune delle tracce che abbiamo scritto durante quei tre giorni di registrazione nello studio BGR includono “About fourteen” e la unreleased “Keep Holdin’ on”. Più tardi, avrei prodotto ciò che pensavo fosse il meglio di quelle 5 tracce su vinile, e la prima di queste produzioni è poi diventata Beatiful Granville Records 001 o BGR001.
Tevo, le tue produzioni sono pura qualità e non produci mai qualcosa che non sia degno di nota. La tua cura maniacale è testimoniata dalle etichette su cui hai prodotto, poche e molto rispettate per il loro suono. “Hour House is Your Rush” è una di queste, hai addirittura fatto due album (“Pandora’s Box” e “Crystal Republic”) con la label olandese. Puoi raccontarci la storia di questa collaborazione?
Hour House is Hour Rush è stato per me un progetto di passaggio come artista. Infatti, erano in grado di rendere più accessibile la musica underground, permettendomi di essere ascoltato da un audience più vasta.
Hai alcuni progetti paralleli che vanno avanti, come Flo Crew e Ruby. Quest’ultima è stata prodotta per la prima volta sulla label italiana “Rebirth”. Puoi raccontarci meglio di entrambi i progetti e in particolar modo del tuo rapporto con Shield (aka Daniele Contini, nonché proprietario della Rebirth)?
Shield è un gran lavoratore e ho imparato molto da lui, si impegna e lo continuerà a fare con la Rebirth Records. È riuscito a produrre l’esordio di uno dei miei progetti preferiti, RUBY, che è una band composta da me, Lionel Melgar e Gustavo Guerra. Per me il gruppo è speciale in quanto consiste in una band di vecchi amici e raccoglie più di vent’anni di musica fatta insieme, visto che siamo cresciuti suonando insieme. Loro sono le persone che ho avuto accanto in questi anni di musica e il mondo dovrebbe conoscerle, visto che ai miei occhi sono fra i migliori che Chicago possa offrire. Ad ogni modo, FLO Crew (For Lover’s Only) era un progetto del 2008 in cui potevo strimpellare il basso. Adesso è un progetto chiuso che continua a vivere solamente nelle prime e rare copie dei dischi. La band era composta da: batteria, basso, piano, tastiera, due strumenti a fiato e la voce. Il progetto era incentrato sull’amore, da quando nasce a quando finisce.
Dopo il tuo ultimo EP personale (Monument) prodotto su Buzzin’ Fly, cosa arriverà dopo? Nuove produzioni?
La prossima uscita su TTHR è il primo EP dei Ruby, si intitola Foreword e arriverà a novembre. Per me è un progetto estremamente importante, sono impaziente di presentare al mondo gli amici con cui sono cresciuto dal punto di vista musicale.
Qualche artista o etichetta che stai seguendo?
Melvin “Traxx” Oliphant III (Nation Records) e Kate Simko.
Tevo, sei un artista eclettico: musicista di successo, dj di talento e addirittura scrittore di novelle. In più, tieni in grande considerazione la tua formazione. Quali sono i tuoi obiettivi immediati e quali quelli a lungo termine?
I miei obiettivi più prossimi sono quelli di insegnare a livello universitario. Quelli a lungo termine sono di continuare gli studi, magari in qualche università governativa statunitense con un indirizzo in scienze diplomatiche.
English Version:
To those who have a weakness for Chicago house and feel every beat made by a Roland T909 as a stab into the hearth, the name Tevo Howard does not sound new. Who does not know him instead, could throw its hearth and ears into a discography full of round basses, raw drums and deep voices. A dive into the mid 80s Chicago, after all Tevo has that city and that sound in the blood. This afro-american guy has always breathed music, but he started producing it by accident in 2005. A couple of years later the label Beatiful Granville Records came to life, but that was just the beginning. Tracks like “Without me” and “Spend some time” became underground hit, and the productions on Rush Hour guaranteed and amplified his success, celebrating his talent. Tevo is different from others djs in the limelight, low profile, never trivial and an approach which seems almost academic. Music means passion and love to him, but also an opportunity to culturally enrich himself. Nowadays, the Tevo Howard Recordings is continuing his history as an artist, but the path is the same carved before. We did not miss the chance for an interview to know him better.
Hi Tevo, it’s an infinite pleasure interviewing you. First of all, how are you and most importantly where are you? I know you’re a kind of homesick away from Chicago…
Thanks for the kind words, I feel blessed to be here myself, in Germany. Hello to all my friends in Italy and Chicago.
Your music is intimately intertwined with Chicago, heavily influenced by a specific music culture which flourished there in the 80s. Radio stations as WBMX, were fundamental at forging a precise taste for those generations living in Chicago between 70s and 80s. What would be of Chicago house music without WBMX? Did it (WBMX) change the concept of “pop” music within the “Windy City”?
I would definitely say, yes. Pop music to a Chicagoan has a different definition than anywhere else in the world. This is due to, of course, subjective geographic locations of an individual as well as the embrace of House music for the funky onion of a town. As Pop music is subjective in any context to a given specific location via that locations media sources, it is simply that we as Chicagoans did not embrace the same musics as the rest of the world, especially during the early 80s through the mid 90s. I remember a time when cars drove by playing the Saturday night shows from BMX when they were being aired live. Many of us would have a cassette tape in the stereo system recording the show before going out to underground parties.
Between 70s and 80s, the Electrifying Mojo has been an essential font of inspiration for almost every dj from Detroit. This is something similar to what WBMX represented in Chicago during your childhood. Is there a radio equivalent for the Mojo, in Chicago? If not, which “Chicagoan” artist influenced you most at that early time?
Not sure of all the structures of Mojo radio Detroit. As a Child in Chicago, Detroit seemed like another country. It is often here in Europe to have these two places mixed up to some degree, while there are many Chicagoans that have never been to Detroit. The first time I went there I was too young to remember, so I say the first time I ever went to Detroit was just a few months back. Much respect to Detroit, but plainly put, we are Chicago. It is the equievelent of saying Rome is Turin or Florence.
Following legends as Steve “Silk” Hurley or Larry Heard (just to name a few), you are now the most genuine exponent of the Chicago House culture within the younger generation. How you feeling about that?
It is a great honor. However, I can not explain how important it is to know who the great composers are in this genre. I once thanked Robert Owens for carving the path that I walk through. It is definitely a time to inspire and spread to others for me, as the path I walk through was carved by the great pioneers who were definitely before me. In other words, the dream that I had as a child was made more possible by people such as Larry Heard and Steve Hurley. They are the ones who in part first inspired me, and made me proud to be a Chicagoan.
House music has made its way internationally and its centre seems to be far from Chicago. Regarding house music, it would seems that Chicago has a bright future behind its shoulder, and not ahead. What do you reckon?
Chicago has had a long history of being ahead of its time in music and culture. As a Chicagoan, I would definitely attest that Chicago is still ahead of its time. There you can enjoy and embrace any style of music, importantly, and not be looked down upon because of it. To me, judging someone for the music they listen to is a thing of the past, yet it is highly imposed by cultures in most parts of the world. Jazz, Country, Rock and Roll, Pop, House, or any other genre that can be embraced by an individual. But all and all we are all human beings first and foremost. I would first say that knocking an individual for liking Chicago Juke Music over House Music is something that simply does not happen often in Chicago and if it does the person saying it is often outcasted by the general listener. I would rather say, show me your best Juke track instead of saying that someone sucks because they listen to it. Hello DJ Spin and Sluggo in Chicago.
Any local artists who is missing a deserved success?
Johnny Fonseca, who skateboarded for Real Skateboards in the 90s has been one of my partners since circa 2005, and plainly put controls any crowd that you put him in front of. We played together a total of 4 years in Chicago, but at an underground location without press exposure. Johnny and I filled the room there at People lounge 1560 N. Milwaukee for 3 of those years, many stories to be told, beautiful music. Johnny plays anything from Salsa to old time House classics… He also can deliver your essential HipHop classics… putting to the table anything you necessitize.
You’ve run the legendary Beatiful Granville Records since Tevo Howard Recordings took its place in 2011. I read different stories about that change, once it was because of a cutthroat competition, while the other was due to your artistic choice. May you clarify this point and tell us where THR is different from BGR?
BGR or Beautiful Granville Records closed, both, because the project was complete and because I realized that larger agencies were taking from the company at its roots. TTHR or Tevo Howard Recordings, sets out to be a larger agency covering more ground considering specific genre. We feature a complete catalog of artists both up and coming as well as new. TTHR also features more in tonal arrangement and composition, as those aspects are the natural progression of me as an artist.
Rick Poppa Howard is your father and a blues musician, you have released 4 singles with him. May you tell us about the imprint he gave to your music and your career? What about the process which brought to life tracks as “Do what you have to do” or “I won’t lay back”?
It is true that I follow in my father’s footsteps. It is also true that he is a professionally trained kit drummer and percussionist. However, his singing is what was Featured on our releases together, and I have to say he does do an incredible job. All music in the productions released so far were composed and arranged by me, while all lyrics were written by my father Rick Howard. The first session in the studio, for the record, was one of my favorite times being in my father’s company. I remember that we wrote about 5 songs, I the music, and my father the lyrics. Some of the tracks we wrote during that 3 day session in BGR studio include About Fourteen, and the unreleased Keep Holdin’ On. Later, I would release what I thought was the best of those 5 tracks on vinyl, and the first of these releases came to be known as Beautiful Granville Records 001, or BGR001.
Tevo, your productions are pure quality and you never gave to birth something which was not deserving. Your maniac cure is reflected by the labels you have released on, few and well respected for their sound. Hour House Is Your Rush is one of them, you even made two albums (Pandora’s Box and Crystal Republic) under the Dutch label. May you tell us the story of this collaboration?
Hour House is Your Rush was a moving project for me as an artist as they were able to push this form of underground music to a brighter page where the underground artist is made available to a wider scale audience.
You have several side projects going on, as Flow Crew and Ruby. The last one has been firstly released few months ago on the Italian label “Rebirth”. May you tell us more about both projects and especially your relation with Shield (aka Daniele Contrini, Rebirth’s owner)?
Shield is a very hard worker, I have learned, and is dedicated to the music profession first and foremost beyond doubt with Rebirth Records. He was able release the premier of one of my favorite projects to date, RUBY, which is a band consisting of the following formal members: Lionel Melgar; Gustavo Guerra; and (Myself) Tevo Howard. The band plays special for me particularly as the band consists of old friends at the musician’s table. Ultimately, the band embraces more than 20 years of music together for the band members, as we did grow up playing instruments together. Further, these were the actual people that I have gotten through the years with in music… the world should know them, in my eyes they are some of the best Chicago has to offer. By the way, FLO Crew (For Lover’s Only) was an early 2008 project in which I was able to pick up and pluck the bass guitar. Now a distinct and closed project, its revival lies only in the early and rare recordings. As a theme, this was originally a 7 piece outfit: Drum Kit Player; bass; piano; electric piano; singer; and two piece horn section. The project focused on love in all aspects, from breakup to makeup.
After your last personal EP (Monument) released on Buzzin’ Fly, what’s next for you? New releases?
Next on TTHR is Ruby’s Foreword EP, which should be hitting the shelves in November. This is an incredible project for me, as I am eager to introduce the world to my friends that got me through working it out at the musician’s hand.
Which artist or label are you digging at the moment?
Melvin “Traxx” Oliphant III (Nation Records) and Kate Simko.
Tevo you are an eclectic artist: successful musician, talented dj and even a novellas’ writer. Additionally, your hunger for further education does not seem to stop. What are your immediate goals? What your long term ones?
My immediate goals are to teach at the university level. My long term goals are to attend more school, possibly a governmental program at a U.S. government university for a possible address at diplomacy.