Questa è la settimana del clubbing “dei fuochi d’artificio”, quello delle feste che si rincorrono senza sosta e dei dj dai cachet ricchi di zeri che invadono le arene più calde della Penisola. Ferragosto, e i giorni che lo circondano, rappresenta il momento dell’estate in cui la scena europea, o almeno quella che si affaccia sul Mediterraneo, regala il suo meglio – o peggio, a seconda dei suoi punti di vista. E’ il punto più alto della giostra estiva e al tempo stesso i blocchi di partenza da cui lanciare la volata verso la nuova stagione: in un batter d’occhi, infatti, avremo nuovamente un tetto sopra di noi, indosseremo le nostre giacche di pelle e torneremo a respirare l’aria viziata dei club che amiamo frequentare.
Prendetelo e vivetelo per quello che è, mentre Suoni & Battiti si porta avanti col lavoro e vi regala un assaggio di ciò che ci aspetta.
[title subtitle=”Midland – Before We Leave (Phonica White)”][/title]
In giro da qualche tempo, ma distribuito in larga scala solo nell’ultima settimana, “Before We Leave” è l’ultimo EP firmato da Harry Agius, in arte Midland. A quattro anni da “Play The Game EP”, il dj e produttore di Leeds torna su Phonica Records presentando un’original “breve” (cinque minuti abbondanti) ma nella quale riesce a miscelare nel migliore dei modi gli elementi che hanno fatto la forza della sua discografia: il tiro house strizza l’occhio ai lavori dei vari Tevo Howard e Chez Damier, ma la bassline è quella delle sue cose meglio riuscite su Aus Music. Insomma, un altro tiro da tre per il britannico.
[title subtitle=”Vadim Svoboda – Patterns Selected (The Double R)”][/title]
Gli amanti di un suono asciutto e minimale, quelli che da anni seguono il giro [a:rpia:r], hanno il dovere di appuntare sul loro taccuino il nome di Vadim Svoboda, nuovo talento francese catapultato sotto i riflettori da Radio Slave e STABLO che hanno deciso di pubblicare sulla loro The Double R le dieci tracce di “Patterns Selected”, suddividendole in una serie di EP davvero imperdibile. Groovose ed energiche, le quattro uscite presentano sì i tratti distintivi che hanno eletto la scuola rumena come una delle più apprezzate degli ultimi anni, ma al tempo stesso non rinnegano il background house dell’autore. Il risultato è un compromesso, riuscitissimo, tra due modi di pensare l’house tanto distanti quanto a loro modo indispensabili.
[title subtitle=”Delta Funktionen – D-Wave Two.1 (Radio Matrix)”][/title]
La storia è più o meno la stessa: un artista di livello, uno di quelli con qualcosa da dire e poco incline ai compromessi, apre una sua label e ci sbatte dentro il suo materiale e quello dei suoi amici più intimi. Una cosa del genere l’avrete sentita uscire dalla bocca di decine di nomi (Jimmy Edgar? I Visionquest?) e ora aspettatevi di leggerla sulle interviste che attendono Delta Funktionen: l’olandese per inaugurare Radio Matrix, infatti, ha pescato quattro dei suoi lavori più incazzati, c’ha sbattuto su una bella copertina nero-azzurra e s’è sbrigato a distribuire il tutto per vedere la sua prima release nei negozi in tempo per l’inizio della fase a gironi di Champions League, quando birra e club torneranno a dettar legge in barba ai chiringuiti e alle festicciole in spiaggia. L’EP ha un carattere spigoloso e irrascibile, inutile dire che “D-Wave Two.1” ci piace.
[title subtitle=”Alma Construct – RS1408 (R&S Records)”][/title]
R&S Records è una di quelle label da cui non si sa mai cosa aspettarsi. Una cosa è certa: loro sono grandiosi, la loro musica è incredibile e il mondo dell’elettronica non sarebbe lo stesso senza. Giù il cappello per l’EP di Alma Construct.
[title subtitle=”V.A. – Panorama Bar 06 (Part. 1 & 2) (Ostgut Ton)”][/title]
Quando, qualche mese fa, vi avevamo anticipato che la sesta compilation della collana Panorama Bar non sarebbe uscita in CD, ma che sarebbe stata resa disponibile solo in formato digitale, sono stato il primo a restarci male e a storcere la bocca. Messa da parte la “delusione del collezionista”, resta un dubbio più che legittimo: cosa ha da offrire una compilation in free download rispetto a un podcast o a un set registrato in un club? Nulla, proprio così: nulla. Se c’è una cosa che, fortunatamente non è stata intaccata è l’ottima abitudine di mettere in vendita un sampler (in questo caso due) con le tracce inedite raccolte per l’occasione. In occasione di “Panorama Bar 06”, Ryan Elliott ha scelto, oltre ai “soliti” Dettmann e Höppner, anche Terrence Dixon, i Tuff City Kids, Makam (loro, con tutta probabilità, i migliori lavori dei due EP), i Borrowed Identity, Deadbeat, The Oliverwho Factory, Newworldaquarium e Roman Flügel. Comunque non possiamo lamentarci.
[title subtitle=”Sterac aka Steve Rachmad – The Hypnoticus (Delsin Records)”][/title]
“The Hypnoticus” rappresenta la seconda zampata estiva per Steve Rachamad, dopo il suo attesissimo Klockworks e a due anni dal suo ultimo lavoro ufficiale come Sterac (il remix di “I Fell Love” di Donna Summer). La leggenda olandese piazza su Delsin Records due tool techno ipnotici e agili, ottimi per preparare le “marce alte” del proprio set oppure per preparare il dancefloor a un imminente sterzata acid. Quella di Rachmad è roba buona sempre, che non scade mai.
[title subtitle=”Edit Select & Teste – The Rewipes (Edit Select)”][/title]
Uscita nel 1992, “The Wipe” è probabilmente una delle tracce techno più famose di sempre, oltre a rappresentare il fiore all’occhiello della discografia dei Teste. Editata di recente da Tony Scott per essere suonata nei suoi dj set, la nuova versione della traccia è piaciuta talmente tanto ai Teste da autorizzarne la pubblicazione e far tornare loro la voglia di produrre dopo un’astinenza lunga un ventennio: nasce così la validissima “The Ascend”, pronta ad affiancare uno degli edit più attesi della storia recente della techno.