Se c’è un dj che veramente prende a piene mani un po da ogni genere musicale, questo è Alex Bau. Nel 2002 spicca il volo con una prima uscita su CLR; da li in poi inizia a saltare sui palchi di tutto il mondo. Nel 2010 è uscito “Being Wayne Sidorsky”, un album che non accetta mezzi termini: casse secche, basslines molto decise e suoni elettronici che urlano: BERLINO! Bisognerebbe averlo solo per sentire la distorsione e la potenza di “Wayne Sidorsky” ultima traccia dell’album.
Ciao Alex, benvenuto su Soundwall.
Ormai sono anni che suoni nei locali di tutto il mondo, ma ce n’è uno che preferisci o al quale per qualche motivo tieni particolarmente?
No, sarebbe ingiusto citarne uno o anche solo alcuni. E’ possibile passare una fantastica serata al Berghain di Berlino come in un piccolo locale come il Beachclub di Fregene. Non mi interessano molto i grandi nomi, con il tempo ho capito che sono le persone a fare il party, io fornisco solo il sound.
Non suoni molto spesso in Italia ma fra poco più di un mese suonerai al Traintek. Ne sei felice?
Mi sono giunte un sacco di ottime voci su Traintek, per quanto ho sentito dai miei colleghi come Pfirter. Sono inoltre convinto del fatto che sia il luogo ideale per il mio approccio leggermente più scuro alla techno. Non vedo l’ora, sarà grandioso, ne sono certo. E non lo dico solo per essere il classico accondiscendente, fidatevi! La mia musica ne sarà fiera.
Nel 2010 è uscito il tuo “Being Wayne Sidorsky”. Hai già qualche nuova idea da mettere su vinile o pensi di dedicarti solo ai live per ora?
In realtà non ho mai suonato live, anche se i miei set possono farlo pensare.
Suonare solo la mia musica sarebbe noioso per me, sono sempre stato il tipico dj in cerca di grande musica proveniente da tutto il mondo e non è importante se è su vinile o in digitale. Questo inoltre si riflette sulla mia attività in studio. A volte mi piace chiudermi nel mio studio e creare cose nuove, a volte invece mi sento vuoto e depresso e anche dopo ore di lavoro non ci sono risultati. E’ normale, ma è il cercare di migliorare, dì arrivare al momento in cui dici “Ehi, questa traccia è una bomba, il sound spacca, quest’idea prende fuoco…” che mi porta avanti. Non è il mio lavoro, è la mia passione sia dentro che fuori dallo studio.
E’ risaputo ormai che la tua cultura musicale spazia molto. Ma ci sono uno o due album che ti hanno segnato a prescindere dal genere?
Sono stato influenzato molto da musica che ha le sue radici negli anni 80, nel Synthpop e nella wave-scene. Tutto il nuovo movimento romantico e un sacco di musica degli anni 80 ha portato ad una svolta stilistica da cui deriva tutta la musica che è venuta fuori dopo. Ma c’è stata anche tanta musica elettronica, techno, house, ambient che mi ha segnato profondamente. Anche in questo caso sarebbe ingiusto citare solo alcuni brani.
Ci sono diversi modi di comporre una traccia: in modo razionale studiandola dal sequencer, pensando a cosa vuole il pubblico o come ci si sente in quel momento. Tu solitamente cosa sfrutti per produrre?
La prima cosa importante è senza dubbio lo stato d’animo in cui ti trovi. Poi c’è naturalmente un lavoro molto pratico, ma la maggior parte dei casi va a finire così: ho una qualche idea specifica, la voglio mettere in atto e durante il processo compositivo trovo talmente tanti nuovi modi per svilupparla che nella maggior parte dei casi la traccia finale ha poco a che fare con le mie intenzioni iniziali. Mi sono reso conto che inoltre non è così solo in studio; le serate migliori sono quelle in cui non segui un piano prestabilito ma quelle in cui c’è interazione con la gente e si arriva a scegliere i dischi insieme, dischi che non avresti mai pensato di mettere quella sera!
English Version:
If there really is a dj that picks from all musical genres, that’s alex bau. In 2002 he sets of with a track produced by CLR; from then on he plays around the world.
In 2010 the album “Being Wayne Sidorsky” comes out, characterized by hard kicks, solid bass lines and electronic sounds that yell out: BERLIN! Already “Wayne Sidorsky” (last album track) makes the album worth while having.
Hi Alex, welcome on Soundwall!
It’s years that you’ve been playing around the world; is there a club do you prefer in particolare?
No, it would be unfair to name just one or even a few clubs. You can have an amazing night at Berghain in Berlin as well as you can have it outside at a small beachclub in Fregene just as I had both of them last year for instance. I don`t care too much about big names, I experienced that it`s always the people who make the party, I am just delivering the soundtrack.
You don’t play much in Italy, but in slightly more than a month you’ll play at Traintek. What do you think about it?
I heard a lot of good stories about the Traintek events, as far as I heard from my buddies like Pfirter for example I am convinced that it`s the perfect place for my slightly more dark approach to techno in its best sense. I am really looking forward to it, will be great, I am sure. And I don`t just say that in order to be the good guy, trust me. My music can be really fierce 🙂
“Being wayne sidorsky” came out in 2010; do you have others ideas for new records or do you think tou’re just gonna play live now?
Actually I never ever played live, even though my setup looks like. Playing only my own music would be boring for me personally, I was always the typical DJ, looking for great music from everywhere, no matter if on vinyl or digitally now meanwhile. And this is also reflected by my activities in the studio. Sometimes I love to be locked down in my studio and to create new stuff, sometimes I feel empty and depressed as even after hours there is no result. That`s a normal artitistic process, but trying to improve and experiencing these very special moments when you realize “Hey, this is a bomb, this sound kicks, this idea burns…” is what keeps me going all the time. It´s not my job, it´s my passion, both inside and outside the studio.
By now we know your musical knowledge is wide. Are there any particular records that have influenced you? if yes wich ones?
I was deeply influenced by a lot music with its roots in the 80ies in the Synthpop and Wave-scene. The whole new romantic movement and a lot of music in the 80ies was a stylistic breakthrough which determinded the whole music that came out afterwards. But there was also countless electronic music, Techno, House, Ambient, which left its marks on my innerself. Again it would be unfair to pick just a few tracks.
There are many ways to create a track: methodically working on the sequencer, following the likes of the pubblic or going on the moment’s feeling. how do you usally create a track?
The first and important thing is the mood you`re in, no doubt. then there is of course also a lot practical work involved, but most of the times it works like this that I have some specific idea, want to realize it and during this process I find so many new ways and options that in the most cases the final tracks don´t have anything in common with my basic intention. And I realized it`s not only like this in the studio, the best nights are the ones when you don`t follow a certain plan, but you have some interaction wiith the people and finally you find yourself playing tracks of your selection and variety you have with you, that you actually never thjought to play thois night!