Nel mondo dei clubs e della musica che ne fa da colonna sonora quindici anni sono un eternitá. Mode, stili e generi e sottogeneri musicali cambiano continuamente cosí come coloro che la musica la producono in studio e la “suonano” da dietro una consolle. Che una etichetta discografica attiva in questo settore arrivi al traguardo importante di quindici anni di attività è già di per sè un evento. Che poi, a questo traguardo ci si arrivi senza fare compromessi e restando fedeli a se stessi è dimostrazione di talento e caparbietà fuori dal comune. A celebrare nel 2011 il quindicesimo anno di attività è stata la label Moodmusic, fondata da Klas Sasse Lindblad. Come cigliegina sulla torta di compleanno, dello scorso mese l’uscita della compilation Moodmusic XV, raccolta di nuovi ed esclusivi brani di Henrik Schwarz, Penner + Muder, Jori Hulkkonen, Nick Chacona e Martin Dawson e tanti altri in collaborazione con lo stesso Sasse che, noto anche con il suo pseudonimo di Freestyle Man, è stimato inoltre per le sue produzioni e remixes per prestigiose labels quali Sunday Music, Poker Flat, Bedrock, Dirt Crew or Dieb Audio. In questa intervista Sasse ci racconta il passato, il presente ed il futuro della Moodmusic Records.
Racconteresti ai nostri lettori come sei arrivato a fondare la tua etichetta e cose sei arrivato a Berlino dalla tua natia Finnlandia?
Nel 1996 quando la label è stata creata ero alla ricerca di una piattaforma per la mia musica ed a quel tempo non c’erano ancora email, internet o Facebook, e mi sentivo isolato in Finnlandia. La miglior cosa da fare per me era cercare di costruire un etichetta di mia proprietà, e quando Moodmusic è partita, con l’aiuto di un mio amico che gestiva un negozio di dischi ed i contatti che aveva con i distributori, è stata una rivelazione. Una cosa tira l’altra e presto siamo arrivati alla pubblicazione di Mood-001 che portava il titolo di “Sasse presents…”
Quali sono le “highlights” del catalogo della Moodmusic in termini di successo commerciale e quelle che dal punto di vista artistico consideri le pietre miliari dell’etichetta?
Non mi lamenteri mai delle vendite ma tra il 2004 e il 2005 abbiamo venduto tanti vinili e tra questi c’erano alcune uscite che davvero si possono considerare “hits”, come il 12” Freestyle vs. DJ T. e il mio Soul Sounds EP con il micidiale Dirt Crew remix. Oggigiorno devi vedere le cose in maniera differente. Le vendite digitali non sono mai un vero riflesso del tuo successo commerciale e come proprietario di una label nemmeno mi interessano più di tanto.
Per me l’aspetto più importante è avere una solida squadra di artisti che lavorano sodo e che sono in grado di esprimere il proprio suono, rappresentare l’etichetta e le idee che ci stanno dietro nella club scene e oltre. Alcuni artisti potranno anche non vendere tanto ma sono altamente rispettati nella scena e viaggiano un sacco come dj e suonando live. Questo a volte è un miglior test rispetto ai ragazzi di Beatport che si comprano le tue uscite. Sicuro, l’aspetto finanziario è importante ma siamo artisti, e la libertà artistica è molto importante per me. Cosí ogni uscita discografica è una significativa pietra miliare per me e per gli artisti coinvolti.
Personalmente devo ammettere che negli ultimi 10 anni la tua etichetta ha rappresentato una specie di oasi di ecletticismo in tempi di conservatorismo minimale e, allo stesso tempo, ho sempre amato il modo in cui le uscite della Moodmusic in un modo o nell’altro sono sempre state fedeli allo spirito della house e della techno più classiche. Sei d’accordo con me e, se sì, ti senti vendicato dal crescente interesse che negli ultimi 2-3 anni quel tipo di suono sta di nuovo riscuotendo?
Beh per me si è sempre trattato di stare lontano dal consenso, e piuttosto di mostrare che c’è anche altra musica oltre a quella di cui scrivono le riviste specializzate o che il 90% dei djs suona. Sicuramente ora che “deep” e “classic” sono diventati di nuovo “inn” dovremmo cercare di stare 2 passi avanti, ma io cerco di mantenere la musica fedele a me stesso, cosí puó succedere che il suono della Moodmusic e l’idea generale di musica da club di successo abbiano delle similarità. Ma non ci posso fare assolutamente niente, io vado avanti dove mi porta la mia corrente e se questa è la stessa corrente di altri, cosi sia… Un’altra cosa di grande importanza per me è la vera e propria tecnica di studio, e spero che le nostre produzioni siano sempre un passo avanti rispetto ai soliti produttori da laptop che tendono ad avvalersi di loops povere tecniche di produzione.
Ci racconteresti qualcosa a proposito della compilation Moodmusic XV?
La compilation è il mio bebé. È stato lavoro duro collaborare con gli artisti coinvolti e sono veramente orgoglioso di averla finalmente nei negozi. Per me ci sono un sacco di ricordi e aneddoti in questa compilation, a cominciare dai primi anni quando io e Henrik (Schwarz ndr.) facevamo le jam live nel suo appartamento di Berlino, a storie di tours e afterparties nelle più oscure località con la gente piú divertente. Gli ultimi 15 anni sono stati una lunga corsa, e sono contento di non aver mai mollato. Sono grato di aver potuto fare esattamente quello che volevo fare.
La tracklist della compilation mostra una “Italian connection” con l’inclusione di Lele Sacchi, un dj e produttore che tutti i nostri lettori conoscono. Ci vorresti raccontare qualcosa a proposito?
Lele è un buon amico mio. Alla fine degli anni ’90 dividevo un appartamento a Francoforte con Marco Carola ed ho visitato Napoli tante volte, così devo dire di avere sempre avuto un rapporto con l’Italia. Ad ogni modo, ho invitato a suonare molte volte Lele a Berlino e lui mi ha portato a suonare ai Magazzini, al Tunnel e ad Elita. Lele ha supportato la nostra musica fin dall’inizio per cui è un buon amico ed uno degli “evergreen” in Italia quando si tratta di mantenere il proprio stile fresco per così tanti anni. Così quando ha contattato la Moodmusic con “Together”, è stato un piacere mantenere la tradizione ed includere la traccia nella compilation XV.
Ci sono musicisti, djs o produttori che ti inspirano particolarmente al momento e che idealmente (se soldi ed impegni di lavoro non fossero un problema) ti piacerebbe avere su Moodmusic?
Ci sono un mucchio di produttori in gamba di cui sono un vero fan, e la maggior parte di questi li ho giá contattati ed ho in progetto di lavorarci assieme. E’ forse meglio non fare nomi, aspettate e state a vedere che succede. Quello che mi piace della nostra scena è che quelli che vi sono coinvolti e sono ben conosciuti sono nella maggior parte dei casi persone normali come me e te. Contattarli e lavorarci assieme alla fine è abbastanza facile. Ci sono anche i dj e i produttori che pensano di essere il prossimo Gesú, ma di solito si eliminano da sé molto velocemente. La buona gente conosce altra buona gente, è cosi che funziona.
Hai progetti come Sasse o un altro dei tuoi pseudonimi per il prossimo futuro?
Avevo in progetto di realizzare un nuovo album come Sasse già dall’anno scorso ma non ho ancora avuto il tempo di iniziare a lavorarci dal momento che essere in tournée e la mia vita familiare si sono presi la maggior parte del mio tempo. Ho lavorato ad un sacco di remixes e colaborazioni nel 2011 il che è stato molto divertente. Nel 2012 continueró a fare ancora musica e godermi la vita. Ho dei layouts per l’album nello studio ma devono essere rifiniti e soprattutto ho bisogno di avere la mente libera per finirli. Un giorno, lo prometto.
Ci sono nuove uscite per la prima parte del 2012 in previsione per la Moodmusic?
Sì, tanta musica eccitante sta per uscire nel primo quarto del 2012. Michelle Owen sta lavorando al seguito dell’EP “Perchance To Dream”, che è stato molto ben accolto quando è uscito nei negozi alla fine del 2011. Inoltre abbiamo nuovi singoli di Luomo, Kruse & Neuernberg, Sandrino & Adryan e Compuphonic in previsione. Io sto finendo di lavorare ad una nuova serie di compilations che sará un omaggio alla Filter House di New York di inizio anni ’90. Tutta musica nuova ma con una autentica e cruda New York vibe. Abbiamo alcuni EP pronti che saranno seguiti da una compilation completa a Marzo. Sono davvero eccitato per il nuovo anno!
English Version:
In the world of the clubs fifteen years are an eternity. Fashion, styles, genres and subgenres change constantly as well as the ones that produce the music and “play it” at the decks. The fact that a record label reaches the important goal of fifteen years of releases it´s an event. And more so, when it gets there without compromising and staying always true to itself, that´s a sign of talent and obstinacy out of the norm. The label Moodmusic, founded by Klas Sasse Lindblad celebrated in 2011 the fifteenth year of activity and, as icing on the birthday´s cake, the last month it released the compilation Moodmusic XV, which includes new and exclusive tracks by Henrik Schwarz, Penner + Muder, Jori Hulkkonen, Nick Chacona and Martin Dawson and many others, in collaboration with Sasse which, also known with the Freestyle Man´s alias, is also very respected for his productions and remixes for prestigious labels such as Sunday Music, Poker Flat, Bedrock, Dirt Crew and Dieb Audio. In this interview Sasse tells about the past, the present and the future of Moodmusic Records.
Would you tell to our readers how did you get to found the label and how you landed in Berlin from your native Finnland?
In 1996 when the label was created I was looking for a platform for my music and at that time there was no email, internet of facebook, so I felt kinda isolated in Finland. For me it was the best thing to try to build an own label, and when Moodmusic finally started with the help from a friend of mine who was running a record store and the connections he had to distributors, it was a revelation. So one thing lead to another, and soon we released Mood-001 which was called “Sasse presents…”.
Which are the highlights of the Moodmusic s catalogue in terms of commercial success and the ones that artisticly you consider the label´s milestones ?
I would never complain about sales but back in 2004-2005 we used to sell alot of vinyl and there was a few releases which really could be considered hits, like the Freestyle Man vs DJ T. release and my own Soul Sounds EP with the killer Dirt Crew Remix. Nowadays you have to look at it differently, digital sales are never a real reflection of your commercial success, nor does it interest me as label owner that much anymore. For me the most important aspect is to have a solid, hard working crew of artists delivering their own sound, representing the label and the ideas behind it in the club scene and beyond. Some artists might not sell that much but are highly regarded in the scene and travel alot djing or playing live. And that´s sometimes a much better litmus-test than if the Beatport kids are buying your release. Sure, financial aspects are important but we´re all artists, and artistic freedom is very important to me. So every release is a significant milestone to me personally and the artist involved really.
Personally, I must admit that in the last 10 years your label represented a kind of oasis of eclecticism in times of minimal conservatorism and, at the same time, I used to love the way the Moodmusic´s releases in a way or another always stay true to the spirit of the classic house or techno. Do you agree with me and, if yes, do you feel vindicated by the growing interest that in the last 2-3 years that kind of sound is regaining?
Well for me it´s always been about steering away from the consensus, rather trying to show there is more to music than what the magazines are writing about or what 90% of the djs play. Surely now, when deep and classic are very “inn” we ought to be 2 steps ahead, but I try to keep the music true to myself, so it might be that the sound of Moodmusic and the general idea of popular club music might have some similarities. But there´s absolutely nothing I can about it, I just go with my flow and if that´s the flow of others, let it be… Another big thing for me personally is proper studio engineering, and I hope our productions are always one step ahead from the usual laptop producers who tend to rely on loops and poor productions techniques.
Would you tell us something about the compilation Moodmusic XV?
The compilation is my baby. It was hard work to collaborate with all the artists on it and I´m very proud we have it finally in the shops. For me personally there is a lot of memories and anecdotes in this compilation, starting from the early years when we used to jam live with Henrik in his Berlin apartment, to stories from tours and afterparties in the most obscure locations with the funniest of people. The last 15 years was a long ride, and I´m kind of happy to say I did not give up – I´m so grateful I could do exactly what I wanted to do.
The tracklist of the compilation shows a kind of “Italian connection” with the inclusion of Lele Sacchi, a DJ/Producer that all our readers know. Would you tell us something about it?
Yes, Lele is a very good friend of mine. In the end of the ’90s I used to share a flat with Marco Carola in Frankfurt and visited Napoli many times so I have to say I always had a connection with Italy. Anyways, I booked Lele many times in Berlin and he brought me over to play at Magazzini, Tunnel and Elita. Lele has been supporting our music from day one so he´s really a good old pal and one of the originators in Italy when it comes to keeping your style fresh for so many years.So when he approached Moodmusic with “Together”, it was a pleasure to keep the tradition and include it on the XV compilation.
Are there any musicians, djs or producers who inspire you particularly at the moment and ideally (if money and work schedule wans´t an issue) you would love to have on Moodmusic?
Well, there are alot of hard working producers out there who I´m really fan of, and most of them I´ve contacted and with most of them I have plans to work with. So maybe better to not to drop any names, just wait and see. What I love about our scene is that the people who are involved and who are well known are in most cases just normal people like me and you. So approaching and working with them is quite easy at the end. Then there are the djs and producers who think they are the next Jesus, but usually they are eliminating themselves from the scene very quickly. Good people know other good people, it just works.
Have you got plans as Sasse or another of your aliases for the next future?
I´ve had plans to release a new Sasse album since last year but did not have time to start on it as touring and my family life has been taking most of my time really. And I did alot of remixes and collaborations in 2011 which was so much fun, so in 2012 I will continue doing more music and enjoying life. I have some layouts in the studio but they need refining and most importantly I need a free mind to finish them. One day, I promise.
Any new release for this first part of the 2012 in the Moodmusic´s pipeline?
Yes lots of exciting music to come out in the first quarter of 2012… Michelle Owen is working on her follow to “Perchance To Dream EP” which was very well received when it hit the shops in late 2011. Also, we have new singles from Luomo, Kruse & Nuernberg, Sandrino & Adryan and Compuphonic in the pipeline. And I´m currently finishing work on a new compilation series paying homage to the early 90s NYC filter house, it´s all new music but with that raw, authentic New York vibe to it. We have a first bunch of EPs ready which will be followed by a full compilation in March. So I´m really excited about the new year!