Capita a volte di incontrare artisti capaci di sorprendere per la loro poliedricità e per il loro adattamento a diverse situazioni musicali, talvolta molto diverse tra loro. Capita poi di incontrarne altri, che rimangono sempre fedeli alla musica che producono, e che diventano noti perché il loro groove rimane sempre quello, inconfondibile, e ne diventa una sorta di biglietto da visita per l’artista stesso. Marc ‘MK’ Kinchen è un’artista che rientra di diritto in entrambe le categorie di cui sopra: ciò che piace di questo artista è quello d’esser rimasto sempre legato al proprio passato, costituito da un sound che rimane unico, fatto di un battito secco e crudo, tipico degli anni ’90. La ricerca del particolare, poi, e lo studio meticoloso della traccia, trasformano ogni pezzo di MK in una vera e propria opera prima. Si dice che se una cosa non cambia è perché è perfetta, quantomeno fatta molto bene. E MK, questo, lo sa fare.
Quando hai capito che fare il dj sarebbe stato il tuo lavoro?
Non considererei fare il dj un vero e proprio lavoro: tutt’ora sento che produrre è per me un lavoro, mentre suonare (quindi fare il dj) è un divertimento.
In un’intervista hai detto: “Non mi piace spendere troppo tempo per fare le cose perfette – a volte il suono che esce con degli errori è anche meglio”. Pensi che saper improvvisare sia importante nel fare musica?
Posso solo dire che l’improvvisazione funziona con me, non ho mai cercato di insegnare agli altri come fare la loro musica.
Hai lavorato molto anche per il cinema e la televisione: com’è produrre musica per un mondo così diverso dai club?
E’ completamente differente e molto aziendale, ci sono molte persone che possono dire come correggere le tue produzioni cosìcchè tu sei costretto a correggere il tuo pezzo 20-30 volte prima che per loro possa andare.
La tua musica è un mix di ritmi e sonorità tipiche degli anni ’90. Cosa ti piace di quei suoni e di quegli anni?
Per essere onesti, io in realtà non mi sono concentrato nel suono di quegli anni ma ho fin dall’inizio prodotto quel suono: ho cercato, come dire, di mantenere negli anni la crudezza di quel suono che non è mai cambiato.
Il contesto temporale d’oggi è di crisi economica. La si sente anche nel mondo della musica? Pensi che suonare musica anni ’90 sia un modo per ricordare i bei tempi e distoglierci dai problemi del quotidiano?
No, non è del tutto vero, gli anni ’90 li ricordo solo per quel tratto grezzo che prima ho menzionato e questo penso riesca a trascendere ogni barriera. C’è solamente onestà in quei ritmi e questa è senza fine. Si torna sempre al groove ed alla musica.
Come ricrei i suoni e le melodie che usi nelle tue produzioni? Che strumentazione usi in generale?
Io sono per la maggior parte digitale, uso Logic e tutti i tipi di plug in. Uso anche una NI Machine.
Hai collaborato con i big della musica moderna come Snoop Dogg, Jay-Z, Will Smith ecc. Com’è stato lavorare con loro e con quale artista ti piacerebbe lavorare?
La persona con cui mi piaciuto molto lavorare è stata sicuramente Jay-Z: potrebbe essere uno tra i tizi più simpatici che io abbia mai incontrato, così come Will Smith, Pitbull e Snoop. Ho sempre detto alla gente che una delle più importanti ragioni per cui hanno tanto successo sia la loro simpatia. La band invece con cui mi piacerebbe lavorare sono i Coldplay.
Say Aah. Vuoi raccontarci questo nuovo progetto?
A dire il vero Say Aah è l’etichetta di Scottie Deep e sembra che stia facendo abbastanza bene. Volevo lavorare con lui, ma non riesco a trovare del tempo durante il giorno.
English Version:
Sometimes you meet artists that surprise you with their versatility and their adaptation to different musical situations, sometimes very different. Happens, then, that you meet others who remain true to the music they produce, their groove remains always the same, unmistakable, and it becomes a sort of “calling card” for the artist himself. Marc Kinchen is an artist who is part in both categories mentioned above: he has always been tied to the past, which is a sound that is unique, made of raw and dry beat, typical of the ’90s. The search for the particular, then, and the meticulous study of the track, turn every track of MK in a real masterpiece. It is said that if one thing does not change is because it is perfect, at least very well done. And MK, can do it.
When did you realize that being a dj would be your job?
I don’t really consider it a job , I still feel like producing music is my job and djing is my playtime.
“I don’t like to spend too much time getting things perfect – sometimes the mistakes sound better!”. Do you think it is important improvise in making music?
I can only say that improvising works for me, I would never try to tell anyone else how to make their music.
You worked a lot for the film and television: how is produce music for a world so different from the club?
Its completely different and very corporate, so many people have input , it may take doing 20 to 30 versions b4 its right for them.
Your music is a mix of rhythms and sounds typical of the 90s. What do you like to those sounds and those years?
To be honest, I am actually not stuck on those sounds or in those years, but I how have to say the rawness of the overall feel is still something I always try to maintain so many years after.
Today we live in a time of economic crisis. Do you feel it also in the world of music? Do you think that playing music 90s is a way to remember the good times and distract us from the problems of everyday life?
No not at all, the 90’s just has that certain raw feel I mentioned and it transcends time barriers I think. There is simple honesty in the rhythms and those are timeless. It always comes back to the groove.
How to recreate the sounds and melodies you use in your productions? What kind of equipment do you use in general?
I am mostly digital, I use logic and all types of plug ins, I also use Maschine by NI.
You have worked with the bigs of modern music like Snoop Dogg, Jay-Z, Will Smith and so on. How it was working with them and with who would like to work?
The people that that I really enjoy working with on that level are most definitely Jay-Z, he might be one of the nicest dudes I have ever met, as well as Will Smith, Pitbull and Snoop, I always tell people that is one of major reasons they are so successful. The band I really want to work with is Coldplay.
Say Aah. You want to tell us about this new project?
Say Aah is my brother Scottie Deep’s Label, he seems to be doing pretty good with it. I wanted to work on it with him, but there is just not enough time in the day.