Ne abbiamo parlato l’anno scorso: prima annunciando questo notevole, notevolissimo nuovo ingresso nel panorama dei festival, poi tracciando un profilo dolceamaro di come sono andate le cose dopo questa prima edizione (per noi, più dolce che amaro; ma è facile parlare quando non sei tu a metterci direttamente i soldi ed a rischiare in prima persona faccia e portafoglio; il dato di fatto però è che in quel festival lì, da utente, si stava bene e si sono viste cose belle).
La Prima Estate molla? Neanche per sogno: l’utopia di fare un festival “comodo”, bello, in una pineta, in una zona signorile ed elegante (e facilmente raggiungibile, in teoria…) come la Versilia, e di farlo con una line up all’insegna del buon gusto, delle non-concessioni a facili hipsterismi e badando più alla sostanza che alla convenienza, bene, questa utopia continua. Ed è una bellissima notizia.
Per quanto banale sia, già i nostri cuori sobbalzarono al primo annuncio, dove fra gli headliner campeggiavano i Jamiroquai: coichiari di luna degli ultimi anni, non sai mai quanto Jay sarà in forma – ma quando sale sul palco, fa sempre la differenza – e per questo se accade senti subito la voglia di esserci, perché “quel” funk-soul (post) wonderiano scalda sempre il cuore. Ora però è stata completata la lista degli headliner: la trovate qua sotto.

Fateci dire che la scelta di Nas non è per nulla scontata: non è un nome dei soliti grandi giri recenti, non è uno chiacchieratissimo tra le casalinghe e i casalinghi di Voghera, non potrebbe insomma finire a Sanremo o nei trending topic, e non è nemmeno uno hipsterissimo; ma accidenti, per chi ne sa è semplicemente uno dei rapper più grandi di tutti i tempi, punto. Artisti del genere di solito sono giganteschi in America ma amati da una nicchia di esperti in Europa: ecco perché sono quasi sempre andati lì dove il potere d’acquisto del mercato era ben più alto del nostro (Austria, Svizzera, Germania, UK, Francia).
La Prima Estate ha fatto veramente uno sforzo notevole per regalarcelo. Fosse anche solo per questo, le vogliamo bene come e più di prima. Non fate scherzi, non lasciatela sola: prevendite, qui (e occhio anche ai pacchetti). Merita tutto. Merita l’esperienza, meritano i nomi, merita il coraggio. E se nel 2023 l’esperienza da dolceamara diventasse dolce, sarebbe un salto di qualità per tutti.