Una delle tendenze che sempre più spesso si è affermata negli anni è la vocazione estrema all’esterofilia e da qui la convinzione che “estero” sia sintomatico di “meglio”, anche nel mondo della club culture. Per fortuna le cose non stanno del tutto così ed infatti c’è qualcuno che rende merito ad uno dei periodi in cui l’Italia e la sua produzione musicale facevano tendenza Oltremanica ed Oltreoceano. Parliamo della fine degli anni ’80 / primi anni ’90 (quando la Italo House, nata da uno sviluppo e riammodernamento delle sonorità della Italo Disco, era il fenomeno musicale in voga) e parliamo di Joey Negro, una delle istituzioni della cultura house inglese.
Dave Lee (in arte Joey Negro) ha deciso di “celebrare” quel periodo selezionando ventiquattro tracce: tracce che comporranno “Italo House”, una raccolta in uscita a maggio per la sua etichetta Z Records in cui ha voluto ha voluto svelare lo strato “underground” di questa produzione, quello lontano dalle chart dell’epoca, e rendercene partecipe. La tracklist infatti è un viaggio epifanico tra nomi ed etichette che non hanno avuto il successo commerciale dei Black Box o di Fidelfatti, ma che rappresentano pezzi di una cultura sotterranea che unì, a modo suo, le atmosfere della Chi-house a rivisitazioni della acid UK, rappresentando un periodo di forte sperimentazione musicale italiana. Da Giovanni Vitale (Nexy Lanton) e Ricky Montanari (Love Quartet) a Gemolotto e Ralf (Shafty) per la Heartbeat, passando per le produzioni di Alex Neri e Marco Baroni (già Kamasutra, Korda, Double Dealers fino a diventare i Planet Funk) per la Palmares, fino ai Jestofunk di Claudio “Moz-Art” Rispoli su Rec in Pause e Antima Records (non dimenticando di citare Massimino, Leo Mas, Frank Minoia e Martini), “Italo House” rappresenta un tributo al lavoro di quei produttori (spesso costretti a tanti alias da non ricordarsene nemmeno, e sicuramente poco apprezzati come le loro controparti attuali) e delle etichette dell’epoca che grazie anche alla ZXY Music e alla Irma hanno potuto contagiare il resto del mondo. Grazie a Joey Negro potremo riapprezzare la freschezza e l’atmosfera “sorridente” che quella house portava con sé e chissà, magari, se si riuscisse a cogliere l’atmosfera che aleggia da un po’ di tempo nell’aria, riappropriarcene.
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CD1
01. Don Carlos – Alone (Paradise Version)
02. Paradise Orchestra – Satisfy Your Dreams (Club Mix)
03. Double Dealers feat. Opi Williams – My Love (Club Version)
04. Korda – Move Your Body (To The Sound) (Club Mix)
05. Omniverse – Never Get Enough (Sunday Morning Mix)
06. Jestofunk – I’m Gonna Love You (Club Mix)
07. Montego Bay – Everything (S-Tone Mix)
08. D-Rail – Bring It On Down (Dub)
09. Shafty – Deep Inside (Soul Trance Mix)
10. Steve Banzara – Black (Jaco Version)
11. Nexy Lanton – You Too (Atmosphere Version)
12. Mr Marvin – Entity (Jazzy)
CD2
01. Aural – Desire (Martini Club Mix)
02. Arkanoid – Alpha Centauri (Extended Remix)
03. Key Tronics Ensemble – House of Calypso
04. M.C.J feat. Sima – Sexitivity (Club Mix)
05. Lipstick Traces – I Want You (Claim Mix)
06. DJ Le Roy feat. Bocachica – Yo Te Quiero (Detroit Version)
07. Latin Blood – Deseo (Salsa Club Mix)
08. Soft House Company – What You Need (Original Mix)
09. Centric House – Alright Alright (Seaside Mix)
10. Love Quartet – Kiss Me (Don’t Be Afraid)
11.Funkmaster Sweat – House of Latin
12. Carol Bailey – Understand Me (Dreams Piano Remix)
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