Si sono aperte le votazioni per la Dj Mag Top 100 DJ’s: sì, ci saranno i soliti in cima. Ma almeno quest’anno possiamo evitare commenti, frasi, post polemici quando uscirà, dimostrando di aver imparato qualcosa?
Il music biz non segue i principi del barone di De Coubertin, perciò crediamo che sia l’ora di smetterla di stare a sorprenderci di certe classifiche che hanno portata mondiale e che risentono anche degli investimenti commerciali e promozionali di tanti big, specialmente provenienti dalla trance e dall’EDM (che sono poi i generi dance più suonati e ascoltati nel mondo), per cui la classifica di Dj Mag è un ottimo veicolo pubblicitario per la loro booking agency. Parliamo di vere e proprie industrie create per macinare soldi (si trovano un po’ di numeri, anche indicativi, sui compensi dei Van Bureen, dei Tiësto, degli Aoki) di certo non paragonabili a una piccola label indipendente berlinese, basterebbe anche solo questo per capire senza scomodare i mercati di riferimento di Dj Mag stessa. Non è perciò il caso di comprendere che è una classifica fatta per un certo tipo di pubblico, che probabilmente non troverete a un Time Warp qualsiasi ma forse al Tomorrowland?
Se siete un fan di Skrillex, di Ingrosso, di Guetta o di Van Buuren andate, votate e sostenete il vostro preferito: è il vostro terreno. Potete votare anche per i vostri beniamini, per cui avete fatto file di ore davanti qualche club di Kreuzberg o di Dalston, però poi non lamentatevi se non li vedete tra la Top 20 perché per voi solitamente c’è quella di RA. È solo questione di clientela.