La serie “Focus On”, showcase dei talenti offerti dalla label Poker Flat, arriva al terzo volume – dopo quelli firmati da Argy e Guido Schneider – con la raccolta dedicata a Daniel Dexter. Berlinese d’adozione, Dexter si è fatto notare negli ultimi anni grazie alle sue produzioni per Mother Recordings e Poker Flat ed anche grazie alla sua attività incessante di dj che lo ha portato a girare mezzo mondo. Il suo stile viene messo bene in evidenza grazie alla tracklist di “Focus On”, compilazione di brani originali e remixes già pubblicati ed altri inediti ed esclusivi. Abbiamo fatto una chiaccherata con il simpatico Daniel per sapere qualcosa di più su di lui e sulla sua musica.
Hai cominciato la tua carriera di dj nella provinciaa tedesca. Quali sono i tuoi ricordi di quel periodo? Ti ricordi il tuo primo gig?
Si naturalmente. Il mio primo gig é stato in una piccola città bavarese chiamata Neuburg. Era il party di apertura di und club techno ed ero nella line up assieme a Pauli Steinbach del Cocoon e Massimo. Non si potevano controllare i monitors separatamente ed il volume era estremamente alto dietro la consolle. Ho una ricordo costante di quella notte perche da allora sono affetto da tinnitus. Due mesi dopo quel club è stato chiuso e spero che non sia stato per colpa mia. A parte il primo gig mi ricordo cantine buie, sound systems merdosi ed il venire pagato solo con rimborsi benzina. Erano tempi duri ma non li cambierei per nulla al mondo.
Da molti anni la tua base operativa è Berlino. Pensi che la città sia rilevante per il tuo lavoro?
Certo, perche molti altri djs e produttori vivono qui. È facile incontrarsi e lavorare assieme a nuove idee. Per esempio, una volta alla settimana mi trovo per il pranzo con il boss della mia label Steve Bug. A parte questo si puó vivere senza spendere molto a Berlino e ci sono un mucchio di bei ristoranti e clubs. Penso che se vivessi ancora nella provincia bavarese ora la mia vita sarebbe molto piu noiosa.
A proposito di capitali della musica elettronica, il tuo stile è molto influenzato dal suono di Detroit. Quali sono i tuoi artisti preferiti di quella scena e quali sono i dischi che hanno influenzato maggiormente le tue produzioni?
Amo le classiche produzioni di Jeff Mills, Carl Craig, Juan Atkins, Kenny Larkin, Derrick May e Kevin Saunderson. Alcuni dei miei pezzi favoriti di quel periodo sono “Strings of Life” di Rhythim is Rhythim, “Altered States” di Ron Trent, “Clear” di Cybotron, “Good Life” di Inner City…e tanti altri grandi brani.
Com’è che tu e Steve Bug vi siete incontrati ed avete iniziato a collaborare assieme?
Ho pubblicato un singolo su Semester Music nel 2010 e Steve era un gran fan del brano “Cherry Blossom”, così mi ha inviato un messaggio su Facebook scrivendo che gli sarebbe piaciuto avere delle mie tracce per una delle sue labels. Così gli ho spedito un primo demo di otto brani. E’ stato subito entusiasta e questo mi ha reso molto felice perche la Poker Flat è sempre stata una delle mie etichette preferite. Ha una grande tradizione ed ha fatto uscire molti grandi EPs e albums come “Sweat” di John Tejada e “The Last Resort” di Trentemöller. Penso che sia la piattaforma perfetta per la mia musica.
Ci puoi raccontare qualcosa riguardo al tuo mix contenuto in “Focus On”?
Per questo album ho selezionato le mie tracce migliori e le ho combinate con un sacco di cose nuove. E’ un viaggio attraverso quello che ho fatto in passato con uno scorcio su quello che saranno le nuove direzioni che voglio esplorare in futuro. Ho cercato di accostare i brani piu ruvidi da club ad alcune produzioni piu sperimentali e da ascolto, cosi potrete godervi l’album nel contesto da club ma anche in auto o nel salotto di casa. E finalmente sono contento del risultato finale.
Il mix include anche uno dei tuoi brani piu conosciuti, “No House For Old Men”. Mi piacerbbe sapere se davvero pensi che ci sia una specie di divario tra le generazioni degli appassionati di musica house e se pensi che ogni era abbia il suo particolare tipo di house.
Questo titolo è una specie di scherzo ed una piccola provocazione. Penso che tu possa sentire le radici delle Techno classica e della vecchia scuola House in quel brano. Queste combinate al mio stile e ad elementi di più moderna musica house. Di “No House For Old Men” Steve Bug ha detto “E’ una pezzo perfetto per vecchi come me”. Così penso che non ci sia davvero un gap generazionale, è un brano per nuovi e vecchi amanti della musica house. La buona musica resta sempre buona musica, non importa quale è la tua etá.
Quale é la tua opinione riguardo allo stato della scena elettronica e dei club in Germania al momento?
Penso che lo stato della scena elettronica in Germania e specialmente a Berlino sia migliore che mai. La musica house non ha perso nulla della sua rilevanza e la scena a livello mondiale ne è ancora pazza. I clubs a Berlino sono pieni e ogni settimana puoi suonare in un nuovo angolo della città. La scena EDM sta crescendo, specialmente negli Sati Uniti. Ci sono in giro un sacco di pezzi house e deep house che mostrano influssi dal sound degli anni ’80 al pop. Non sono troppo interessato a questo tipo di trend perche il mood delle mie produzioni è abbastanza scuro e melanconico. Le mie radici sono nel più ruvido e classico suono house.
Quali sono i tuoi piani per il 2013?
Innanzitutto mi godrò l’uscita del mio album, dopodiché non vedo l’ora di partire per un tour in promozione dell’album con un mucchio di shows in giro per il mondo. Verso la fine dell’anno poi la Poker Flat pubblicherà una raccolta di remixes per la quale abbiamo gia le conferme di Uner, Kollektiv Turmstrasse e Ian Pooley mentre nella tarda primavera darò alle stampe un nuovo singolo su Mother Recordings.
English Version:
The “Focus On” series, showcase of the label Poker Flat’s talents, reaches the third volume – after the Argy and Guido Schneider’s ones – with the collection dedicated to Daniel Dexter. Berlin based and hardcore globetrotting dj, Dexter gained loads of attention through his productions for Mother Recordings and Poker Flat. His style is highlighted by the “Focus On” tracklist, compilation of already released original tracks and remixes and new and exclusives ones. We had a chat with Daniel to know something more about him and his music.
You started your career as dj in the german province. Which are your memories of that period? Do you remember your first proper dj gig?
Yes, of course. My first dj gig was in a small bavarian city called Neuburg. It was the opening party of a Techno club and I was on the bill with Pauli Steinbach from Cocoon and Massimo. You couldn’t control the monitor speakers separately and it was extremely loud behind the DJ desk. I have an abiding memory on this night, cause I got my tinnitus there. Two months later the club was closed and I hope I’m not the one to blame. Beside this first gig I remember dark cellars, shitty sound systems and get paid only in petrol allowance. It was a hard time but I wouldn’t miss it.
Since many years you are based in Berlin. Do you think that the city is relevant for your work?
Of course, because many other djs and producers are living here. It’s easy to meet and work together on ideas. For example, I have a weekly lunch with my label boss Steve Bug. Besides that you can still live cheap in Berlin and we have a lot of great restaurants and clubs here. I think if I would live still in the bavarian countryside my life would be much more dull.
Talking about electronic music´s capitals, your style is strongly influenced by the Detroit sound. Which are your favourite artists of that scene and the records that informed your productions the most?
I love the classic productions of Jeff Mills, Carl Craig, Juan Atkins, Kenny Larkin, Derrick May and Kevin Saunderson. Some of my favourite tunes from this time are Rhythim is Rhythim-Strings of Life, Ron Trent-Altered States, Cybotron–Clear, Inner City–Good Life… and too many other good tunes.
How did you and Steve Bug got in touch and started collaborating?
I released a single on Semester Music in 2010 and Steve was a big fan of the tune “Cherry Blossom”, so he dropped me a message on Facebook that he wanted me to send him tracks for one of his labels. Then I sent him a first demo with 8 tunes. He was absolutely into the tracks and I was really happy, cause Poker Flat was always one of my favourite labels. It has a long tradition and the label released many great EPs and albums like John Tejada-Sweat or the Trentemöller’s “The Last Resort”. I think it’s the perfect platform for my music.
Can you tell to our readers something about your “Focus On” mix?
Yes, for this album I selected my best single tracks and combined them with a lot of new stuff. It is a journey through what I’ve done in the past and a hint to the directions I want to explore in the future. I tried to combine my rough club tracks with some more experimental and home listening stuff, so you’ll be able to enjoy the album in a club context but as well in the car or your living room. And finally I’m happy with it.
The mix includes one of your best known tracks “No House For Old Men”. I would like to ask you if you really feel there’s a sort of gap between the generations of House music lovers and if you think that every era has its “own” kind of House?
This title is a kind of joke and a little provocation. I think you can hear the roots of classic Detroit Techno and old-school House in it. These are combined with my own style and elements of the modern House music. Steve Bug said about “No House For Old Men” that “It is the perfect track for old men like me”. So I think there is not really a generation gap, it’s a tune for young and old House music lovers. Good music is good music, no matter what age you are.
What’s your opinion about the state of the german club and electronic music scene at the moment?
I think the state of the electronic music scene in Germany and especially in Berlin is better than ever. House music lost nothing of its relevance and the world wide party scene is still going crazy about that. The clubs in Berlin are packed and you can play every week in another corner of your city. The EDM scene is growing, especially in the States. We can find currently a lot of house and deep house tracks with influences from the 80’s sound and Pop. I’m not so much into this trend, because the mood of the Daniel Dexter tracks is quite dark and melancholic, my roots are in the rougher classic house sound.
What have you got planned for the 2013?
At first I will enjoy the release of my album, after this I’m looking forward to play an album tour with a lot of shows around the globe. Later this year Poker Flat will release a remix single later and we’ve confirmed great guys like Uner, Kollektiv Turmstraße and Ian Pooley for that. And I will release a new single on Mother Recordings in late spring.