Carlo Affatigato li segnala abitualmente nella rubrica Crumbs; Damir Ivic ne parla spesso in termini entusiastici in articoli quadro o singole monografie su queste colonne; sempre più frequentemente li troviamo protagonisti sui palchi più attenti e dinamici. Sono i beat makers italiani: un manipolo assai folto di collezionisti vinilici incalliti, digger agguerriti, campioni del campionamento e pigia-tasti poetici e romantici. Molti hanno radici hip hop evolute in chiave abstract ma altrettanti hanno da subito preso altre direzioni sonore. Insieme fanno una vera e propria scena che si ritrova abitualmente sul gruppo BEAT.IT di Facebook lanciato, in tempi non sospetti, da Andrea Uliana aka Railster e dalla quale sono emersi (tra gli altri) l’afro-futurista DJ Khalab finito su Black Acre assieme alla scheggia impazzita Clap Clap aka Digi G’Alessio, Godblesscomputers, Capibara, Planet Soap, Lies e un mucchio di altri nomi dei quali sempre più frequentemente si parla.
Il prossimo 14 giugno saranno tutti insieme protagonisti della prima convention per produttori e beatmakers, voluta dai tipi di Fresh Yo! negli spazi fiorentini di Full Music. L’evento sarà una via di mezzo tra un raduno di appassionati e uno showcase nazionale. Comprenderà un po’ tutti gli aspetti relazionati al mondo del beat making. Sarà possibile registrare delle jam session a piccoli gruppi ed esibirsi nell’area live. Lo spazio sarà aperto al pubblico che potrà curiosare fra i live, effettuare compravendita di strumentazione, spulciare il mercatino di vinili e assistere alle proiezioni di documentari sull’argomento. La serata, infine, acquisterà le fattezze di un vero e proprio show con le esibizioni live di alcuni dei protagonisti dell’evento e il set finale a cura dei due eroi locali Biga e Millelemmi.