Andiamo coi fatti: il Sensation in Italia, quest’anno, non si farà. Gli organizzatori si sono tirati indietro, verrebbe da dire quasi a ridosso dell’evento. Nel farlo, non lasciano spazio a generiche supposizioni ma puntano il dito – con chiarezza molto lodevole, volendo – su una motivazione specifica: nel comunicato si parla di una improvvisa e si immagina imprevista “ricategorizzazione” dello Sensation nella categoria “intrattenimento danzante”: categoria che, a naso, ci sembra anche calzante per un evento come quello. Sarebbe curioso capire in quale categoria il tutto fosse stato inserito prima, sta di fatto che con questa nuova posizione fiscale disposta da SIAE ed Agenzia delle Entrate il Sensation lamenta un aumento dei costi complessivi del 28%, “portando tutto” – citiamo parola per parola il comunicato ufficiale – “al 48% di tassazione e diritti, che rende la situazione economica di Sensation Italia non affrontabile“.
Ora. Che in Italia la morsa fiscale dell’Agenzia delle Entrate e quella della SIAE siano a livelli ridicoli (e usiamo “ridicoli” per non cadere nel turpiloquio), non ci piove. Detto ciò, ci pare per lo meno strano che una organizzazione così rodata come il Sensation non abbia messo in conto il fatto di poter ricadere almeno come ipotesi nella categoria “intrattenimento danzante”; ovviamente in questa categoria non ci ricadeva con le edizioni passate, ma si sa che le cose cambiano, e quando poi cambiano anche gli stati maggiori di certi uffici (come successo proprio in questi giorni a Bologna con la SIAE, ad esempio, ma non sappiamo se la cosa sia una conseguenza diretta) il rischio che questo succeda è ancora più alto.
Altra considerazione: questa presa di posizione fa quasi pensare che in Italia, se si fa un evento di “intrattenimento danzante”, non sia assolutamente possibile rientrare dei costi. No? Ovviamente non è così, come ben sanno tutti gli esercenti e gli organizzatori che fanno le cose a modo (e sa il cielo quanta fatica devono fare, quotidianamente). Questa presa di posizione del Sensation, poi, con questo annullamento inappellabile ed improvviso, sarebbe interessante da capire se sarebbe stata presa comunque e in ogni caso se l’evento fosse già risultato sold out. Che dite? Siamo troppo cattivelli se diciamo di no? Pensiamo troppo male? Sono supposizioni. Amici del Sensantion, non scatenate i vostri avvocati, lasciateci lo spazio per supposizioni che magari sono completamente errate, ok?
Ci mancherà la presenza di un Sensation White in Italia? Nì. Un evento bello, spettacolare, prodotto benissimo, dove però il nome di chi sta in consolle non conta più di tanto (e infatti nella comunicazione ufficiale va cercato sempre col lanternino, anzi, certe volte non basta nemmeno quello); ed eventi così potranno anche conquistare la nostra ammirazione e il nostro plauso convinto per la professionalità e la grande spettacolarità ma il cuore, ecco, il cuore batte altrove, per quanto ci riguarda. Ecco: se proprio vogliamo eleggere i nostri eventi preferiti dove non importa chi suona e chi sta in consolle, state sicuri che sono situazioni in cui la tassazione non è un problema – l’unico problema è far andare almeno a pari chi si prende la briga di organizzare le cose vivendo per la musica e per le buone vibrazioni, più che per i lustrini del pop e del fatturato.
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[item title=”Sensation Italia Cancellato”]
Siamo molto spiacenti di comunicarvi che Sensation Italia è stato cancellato.
A causa di aumenti imprevisti delle imposte applicabili a Sensation rispetto allo scorso anno, Sensation International BV e Mistica Music Srl sono costretti a cancellare Sensation ltalia, previsto il 18 aprile a Bologna.
L’Agenzia delle Entrate italiana e la SIAE hanno ricategorizzato Sensation nella sezione “intrattenimento danzante” causando un aumento dell’IVA e dell’imposta sull’intrattenimento. Ciò comporta un aumento del 28% dei costi, che rende la situazione economica di Sensation Italia non affrontabile.
Siamo quindi costretti a cancellare Sensation Italia 2015 dal programma. Ci scusiamo con quelli di voi che hanno acquistato i biglietti. Riceverete automaticamente il rimborso dei vostri biglietti entro un mese. I rimborsi saranno effettuati tramite ri-accredito sulla carta di credito usata per l’acquisto o ogni altro metodo di pagamento utilizzato.
Per qualsiasi problema con il vostro rimborso, vi preghiamo di contattare ecomm.customerservice@ticketone.it.
Per eventuali ulteriori domande, vi preghiamo di inviare una mail a bologna2015@sensation.com
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