L’album di Mumdance & Logos. File under: brute.

Non è uno di quei sound che puoi inquadrare con un semplice tag. Chi lo inserisce nell’onda anomala del nuovo grime può anche avere una base fondata, ma lo fa più per soddisfare l’urgenza personale di sfoggiare lo status di giornalista- di-nicchia-aggiornato-sui-nuovi-trend. E lo faranno, sia chiaro. Ma fidatevi di noi: chiunque dia un tag di genere a “Proto“, primo vero album strutturato della coppia Mumdance & Logos, beh, non ne ha compreso la portata. La cosa migliore l’han fatta i ragazzi di Mixmag, che nell’ospitare in premiere “Move Your Body”, su SoundCloud hanno aggiunto un solo tag: #brute. Chiaro come il sole. Perché al di là delle singole sfumature tecniche (che son tante e tutte da gustare, a partire da quella genuina posa old skool hardcore di “Dance Energy (89 Mix)” da brividi alla schiena), lo stato dell’arte delle produzioni di questa coppia di visionari è esattamente questa. Una energia distruttiva, demoniaca, che ha già destrutturato qualsiasi possibile ordine schematico e ormai è come un corvo maledetto che ha preso il volo nella notte più nera. Minaccioso, letale, senza scrupoli. Se quel che andate cercando è la visione allucinata capace di sfondare la barriera della banalità e magari vi siete stancati di aspettare che la techno contemporanea torni a essere il faro di questo approccio compositivo, beh eccovi un po’ di cibo per la mente. Il disco più allucinato e intransigente che ascolterete in questo primo squarcio di 2015.