“È un party.”
È così che i cinque protagonisti di Carnage definiscono il loro fresco progetto: una festa. Una festa a dieci mani, dunque, in cui il piccolo collettivo si impegna a trasformare la riviera marchigiana in una pulsante pista da ballo, capace di animare club e spiagge con il battito incalzante della cassa in quattro, e a conquistare i luoghi più rappresentativi del panorama notturno nazionale, come il Wall di Milano. Parliamo di FreakMe, Giacomo Fioranelli, Giovi P., Giovanni Mariani e Valentino Orsini: i ragazzi di Carnage affiancano il progetto di gruppo alle proprie singole carriere artistiche di dj e producer arrivando, nel caso di FreakMe, a pubblicare per etichette come Diynamic e Get Physical e a suonare, come Giacomo Fioranelli, insieme a nomi altisonanti quali Giusy Consoli, Fabrizio Mammarella, Tiger And Woods ed Ellen Allien.
Passo numero uno: qual è il disco o la traccia che vi ha cambiato la vita? La primissima. Quella che vi ha fatto capire che la musica era veramente un’emozione particolare, più intensa di altre.
Appartenendo a background completamente diversi, ognuno di noi potrebbe citare la sua “primissima”. I ricordi spaziano da “Your Love” di Frankie Knuckles, Nuyorican Soul con “It’s Alright, I Feel It!”, “I’ll House You” dei Jungle Brothers, fino a incontrare con Alan Braxe & Fred Falke la loro “Intro”. Non esistono confini circoscritti, quindi sentiamo ancora nostri pezzi come l’EP Running, “Take Me Up” di Ralphi Rosario feat. Donna Blakely, tutti suoni appartenenti a periodi diversi della nostra esperienza musicale.
Passo numero due: quando avete capito che la musica, produrla o suonarla, sarebbe stata una parte fondamentale della vostra vita?
La musica è sempre stata parte di noi, una passione comune che coltiviamo da anni. Proprio da questa passione nasce Carnage. Un progetto attivo da due anni circa, il quale racchiude una perfetta fusione tra diverse entità musicali.
Passo a margine: quali sono stati i momenti di maggior crisi, nel vostro rapporto con la musica?
Definiremmo il nostro rapporto con la musica “sano”, poiché rappresenta, per noi, l’idea di massima positività. Infatti, la struttura di Carnage si basa su quest’ idea. Fino ad ora non sono apparsi momenti di crisi degni di nota, tenendo conto della giovinezza del progetto. Cerchiamo, comunque, di evitare frustrazioni e invidie inutili.
Passi importanti: quali sono stati finora i momenti più importanti, nella vostra carriera?
Inutile dire che siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti fino ad ora. Partendo dal presupposto che il party è nato come un progetto musicale locale, la stagione invernale è stata sorprendentemente costellata da grandi collaborazioni. Ricordiamo il FUSE di Londra assieme ad Enzo Siragusa + Rossko, il successo avuto con il party di Pasqua presso la ex Chiesa di S. Leonardo nella città di Fano e collaborazioni con tanti altri artisti internazionali come Raffa FL, Julien Sandre e Philipp Jung del duo Berlinese M.A.N.D.Y.
Passi per prendere un po’ d’aria e trovare ispirazione ed energia: quali sono le vostre altre passioni? Come le sviluppate? Quanto tempo riuscite a dedicare loro?
Le nostre passioni fanno sempre e comunque riferimento alla musica oltre che alla ricerca di noi stessi come entità singole. Viaggiare per imparare ad ascoltare, fare sport per disintossicarsi, cucinare per attivare un circolo nuovo di energie…il tempo a disposizione non è molto ma cerchiamo d’incastrare tutto al meglio.
Passi perduti: quali sono finora i vostri più grandi rimpianti, musicalmente parlando?
Siamo ragazzi fondamentalmente ottimisti, quindi, fino dov’è possibile cerchiamo di vedere il lato migliore della medaglia. Rimpianti non ne abbiamo, di certo un po’ di nostalgia per i tempi passati.
Passi che consigliereste: quali sono secondo voi i cinque album (o brani) che consigliereste e che non dovrebbero mancare nella discografia di tutte le persone a cui volete bene o che stimate?
Bellissima domanda! Avendo ciascuno di noi il proprio album “del cuore”, diventa complicato consigliare “qualche traccia”. Non può assolutamente mancare “The Velvet Underground & Nico”, primo album dei Velvet Underground pubblicato nel 1967, oppure, “A Night at the Opera” quarto album in studio dei Queen pubblicato nel 1975.
Passi in biblioteca o videoteca: quali libri o film consigliereste?
Amando letteratura e cinematografia, ci piacerebbe consigliare “Last night a dj saved my life” di Bill Brewser e Frank Broughton, “Siddharta” di Hermann Hesse, e per quanto riguarda il cinema la nostra scelta cade su “Human Traffic” di Justin Kerrigan, “Cadillac Records” di Darnell Martin, “Quando l’amore brucia l’anima” di James Mangold e “Il pianista” di “Roman Polański”.
Passi fondamentali: qual è il risultato artistico di cui finora andate più orgogliosi?
In generale siamo orgogliosi dell’ultimo anno che ha portato con sé soddisfazioni e ottimi risultati.
Passi virtuali: come state vivendo l’onnipresenza del web nelle nostre vite in questi anni? Visto tra l’altro che questa è una intervista che stiamo facendo per un media online…
Sicuramente il web ha influenzato le nostre vite, ora possiamo ottenere tutto con un semplice click. Diventa necessario per chi ha un’attività o un’organizzazione come la nostra: senza saremmo sconosciuti, quasi senza identità. Al giorno d’oggi si cresce attraverso la rete, si diventa amici, seguaci e fan.
Passi in compagnia: quali sono i dj e producer con cui sentite più affinità, e con cui vorreste sempre e comunque condividere parole, progetti, obiettivi?
Il nostro stile musicale varia tra sonorità tech, house e techno, quindi non sentiamo la necessità di allinearci allo stile di nessuno in particolare. Ammiriamo il lavoro di tanti dj/producers che popolano la scena underground. Fra questi troviamo Motor City Drum Ensemble, Roman Flügel, David August, M.A.N.D.Y., Santos e tanti altri…entrare in contatto con questi profili, maestri nel settore, non è un gioco da ragazzi ma la vita a volte riserva delle sorprese. Noi siamo ottimisti, teniamo “le dita incrociate”.
Passi incrociati: qual è la situazione, musicale e non, più assurda che vi è capitato di vivere?
Abbiamo assaggiato situazioni diverse, molte analoghe, in quanto viviamo a contatto diretto con la night life. Tra le più simpatiche ricordiamo: le richieste di generi o tracce opposte al mood del party in cui ci si trova, oppure la domanda da parte di un promoter di anticipare la prestazione di un collega, togliendo spazio al dj precedente. La peggiore è sicuramente il “cut” di un dj set senza preavviso. Inconcepibile.
Passi sbagliati: quali sono le cose che più vi danno fastidio nella scena musicale italiana?
L’Italia ha grandi potenzialità come tanti altri paesi, ma in questo settore (al momento) le nostre ricchezze artistiche sembrano essere in stand-by. Forse per dare spazio ad un’immagine del clubbing diversa da quella che noi sogniamo. Esistono ancora delle realtà sane e genuine che troviamo sicuramente più vicine alle nostre idee, perché oltre al business c’è bisogno di buona musica!
Passi che state per compiere: quali sono i vostri prossimi progetti?
L’idea di realizzare un’etichetta indipendente, dedicata agli artisti di Carnage (e non solo), si trova in cima alla nostra lista. Successivamente potrebbe seguire un’agenzia di booking. Chi lo sa!
Passi sinestetici: salutateci non con delle parole, ma con una traccia, non importa se vostra o di altri.
Vi salutiamo omaggiando la nostra punta di diamante FreakMe, proponendo una delle sue release più note, grazie all’incredibile remix dei NiCe7, uscita su Get Physical Music ad aprile 2015: “Cornelius (NiCe7 Remix)”. Buon Divertimento!